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Un COPASIR provvisorio con più poteri per fronteggiare le eventuali minacce cyber che potrebbero alterare il prossimo risultato elettorale

La paura è che in Italia possano capitare gli stessi fenomeni visti per gli Stati uniti nel 2016. I russi nel nostro paese ormai sono ovunque e anche dietro gli attacchi cyber: per i quali da notare che non esiste prova alcuna di collegamento tra gruppi criminali e origine/mandato russa. Ma per la politica e la stampa italiana, se le cose durante le elezioni vanno male, sarà colpa dei russi, come per i recenti attacchi all'energia, operati unicamente a causa della scarsa formazione e resilienza dei sistemi degli enti e organizzazioni coinvolti.

Durante l'audizione di questa mattina il sottosegretario ha parlato di una notizia arrivata dalla Svizzera sul possibile uso dei server elvetici da parte di crew di hacker russi intenzionate a lanciare assalti cibernetici nei Paesi occidentali, Italia in primis. I servizi segreti d'Oltralpe, ha spiegato Gabrielli, smentiscono di avere elementi che documentano l'utilizzo diretto dei server, ma neanche lo possono escludere a priori. L'allerta, dunque, rimane.

Sul tema degli attacchi cyber ad aziende ed enti della filiera energetica (oggi il terzo caso in una settimana), Urso riferisce: "È stato rilevato che il decreto Aiuti bis, attualmente all'esame del Senato, già contiene norme riguardanti la possibilità da parte del Presidente del Consiglio di attivare misure di intelligence, anche proattive, in ambito cibernetico riconoscendo al Copasir significativi poteri di controllo su tali attività".

da Repubblica

CDP firma via libera a Polo Strategico Nazionale ma rinvia l'offerta per il futuro della rete TIM

Il 24 agosto CDP, Leonardo, Sogei e TIM stessa hanno costituito la nuova società Newco a capo del progetto sul Polo Strategico Nazionale (PSN) per l’erogazione di servizi cloud per la Pubblica Amministrazione. Ma ora CDP preferisce aspettare l'esito delle elezioni prima di impegnarsi in un'offerta per la rete TIM, programmata per metà mese, rinviando il tutto alla settimana dal 26 settembre. Quindi di TIM, parte anche di Newco per la sicurezza nazionale, non se ne sa ancora niente. "Se, come sostengono i sondaggi, a vincere sarà il centrodestra guidato da Giorgia Meloni il dossier della rete unica potrebbe cambiare, con un ribaltamento che potrebbe vedere Tim come pivot dell’operazione". Ma a dire il vero nemmeno la Meloni sa bene come andrà questa partita e che posizione prendere.

Le sorti della rete unica Telecom Italia TIM-Open Fiber saranno determinate dopo le elezioni, ma comunque prima della fine di settembre. Secondo quanto riportato da Andrea Biondi per Il Sole24Ore, nella settimana tra il 26 e il 30 dovrebbe essere recapitata l'offerta non vincolante che, tramite Open Fiber, vedrà Cdp come pivot.

da Soldionline

Tra Lega e FdI scende il freddo. La destra divisa su tutti i temi principali

Crescono i dissapori tra Fratelli d'Italia e la Lega su come affrontare e risolvere nell'immediato l'emergenza energetica: un tema, quello del caro bollette, che inevitabilmente coinvolge le sanzioni contro Mosca

Complice il clima di campagna elettorale, crescono i dissapori tra Fratelli d'Italia e la Lega su come affrontare e risolvere nell'immediato l'emergenza energetica: un tema, quello del caro bollette, che inevitabilmente coinvolge le sanzioni contro Mosca e la tenuta dei conti pubblici. Sul primo punto la Lega ha un approccio più problematico, è il leader leghista Matteo Salvini ad esporlo a Villa d'Este a Cernobbio nell'incontro domenicale del Forum Ambrosetti. "abbiamo sempre votato le sanzioni e le manteniamo ma chiediamoci se stanno funzionando- afferma Salvini - e soprattutto proteggiamo l'Italia. L'Europa - osserva da Cernobbio - copra le spese per imprese e famiglie".

da Today

La Lega porta il far west anche a Firenze, il capogruppo Alessio di Giulio dà lezioni di razzismo

Il capogruppo della Lega, Alessio Di Giulio, si riprende in un video selfie il cui contenuto è tra i peggiori interventi razzisti di questa campagna elettorale e perfino di tutta la storia repubblicana. "Il 25 settembre vota Lega per non vederli più qui". Il video lo trovate qua sotto, un vero esempio di come non si fa politica. Chissà cosa ne pensa Renzi di questa tornata elettorale nella sua Firenze 


La frase di Meloni, tra immigrazione e violenze sessuali, contro il PD fa aizzare la sinistra. Che risponde

La Meloni non perde occasione, in questa campagna elettorale, di sfoggiare tutta la sua eleganza e maestria nel seminare quei consensi delle parti più estremiste del Paese. Quelle che odiano il diverso (diverso da chi?). “Per i dem clandestino batte donna violentata”. Le reazioni Pd alla frase della Meloni: “Recita da moderata ma pratica intolleranza”

Serracchiani: “Non è solo volgarità verbale: è lo specchio di chi recita moderazione e pratica intolleranza. La violenza contro le donne non ha scuse, attenuanti, ragioni”. Lo ha scritto su Twitter Debora Serracchiani, Capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati commentando le parole di Giorgia Meloni, che ieri ha dichiarato che “nella morra cinese della sinistra, clandestino batte donna violentata“.

Malpezzi: “La scelta delle parole svela molto di chi le pronuncia: potrà fare la finta moderata per le cancellerie internazionali, ma Giorgia Meloni rimane sempre questa. Il suo vero volto è quello del comizio di Vox“. Così su Twitter la senatrice del Pd Simona Malpezzi.

da Fatto Quotidiano 

Ipsos conferma: il M5s ha raggiunto la Lega, FdI sopra il Pd, Calenda e Renzi solo al 5%

Per i sondaggi la destra ha già vinto, ma non è detto che Mattarella confermi la coalizione vincente. Mandato esplorativo a Meloni?

Fratelli d’Italia si conferma il primo partito e ha distanziato di un punto percentuale il Pd. Il M5s invece è la formazione che è cresciuta più di tutti nell’ultimo mese, passando dall’11,3 al 13,4%: ora i Cinquestelle sono appaiati alla Lega. Il sondaggio di Ipsos per il Corriere della Sera, firmato da Nando Pagnoncelli, conferma in parte le tendenze già emerse dalla rilevazione di Euromedia Research: il partito di Giorgia Meloni guadagna ancora ed è stimato al 24% dei consensi, mentre i dem restano stabili al 23%. Alle loro spalle invece si registra la frenata di Matteo Salvini e del Carroccio, al contrario del M5s di Giuseppe Conte che sembra aver cominciato una risalita nelle intenzioni di voto. La differenza è che Ipsos stima per la prima volta a lista Azione/Italia viva e le attribuisce un 5%, molto lontano dall’8% attribuito a Forza Italia. Secondo le rilevazioni dell’istituto diretto da Alessandra Ghisleri, invece, Calenda e Renzi avrebbero già superato Berlusconi.

da Fatto Quotidiano

La Destra che ci serve. Covid, Meloni lancia la commissione d’inchiesta: "Tra le prime cose che faremo" - e Sgarbi cavalca l'onda NoVax

Una campagna elettorale ricca di commissioni d'inchiesta. Si promettono processi a destra e a Sinistra. La Meloni contro le misura da pandemia COVID, di modo da assicurarsi una bella fetta di NOVAX. Letta per conquistare il pubblico anti Putin con le ingerenze della Russia sulla caduta di Draghi. E Sgarbi promette libertà con una abolizione di Green Pass ed eventuali coprifuoco, così, tanto per dire qualcosa sul futuro

Vittorio Sgarbi (Rinascimento): "La mia candidatura non è del centro destra e basta, è dei cittadini che vogliono essere liberi contro il Green Pass e contro il coprifuoco. Al tempo, ho parlato a lungo di questo con Giorgia Meloni e lei disse che non si capiva ragione al mondo per chiudere i ristoranti alle 6. I ristoranti possono avere cento persone al giorno e chiudere ad orari normali. Questa è ancora la sua posizione"

Letta: “Chi ha fatto cadere Draghi ora pretende misure per la crisi?”

“Con quale credibilità chi trentasette giorni fa ha fatto cadere il governo Draghi pretende oggi dal governo Draghi misure per la crisi energetica?”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta, rivolgendosi a Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.

Meloni: “Inchiesta su gestione pandemia tra prime cose che farò”

“Uno studio dell’Istituto Mario Negri pubblicato sull’autorevole rivista scientifica ‘The Lancet’ certifica che l’utilizzo di antinfiammatori riduce del 90% le ospedalizzazioni dovute al Covid. Quanti medici hanno rivolto invano continui appelli al ministro Speranza per rivedere i protocolli di cure domiciliari e superare la ‘tachipirina e vigile attesa’?”. Lo scrive in un post la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che poi annuncia: “Una delle prime cose che faremo ad inizio della prossima legislatura sarà quella di istituire una Commissione d’inchiesta sulla disastrosa gestione della pandemia. È arrivato il momento della trasparenza, ognuno sarà chiamato ad assumersi le proprie responsabilità”.

da Il Fatto Quotidiano

È questa l'Italia che ci serve, dopo il voto?

Letta, tra una pancetta e un guanciale, resta perplesso sul pericolo russo. "Forte ingerenza di Mosca per favorire la destra"

Il livello della campagna elettorale della sinistra, sviluppata insieme al social media manager di Letta, sta toccando vette elevatissime. Tra i discorsi più "attinenti" con lo scenario italiano, si può evidenziare che l'hashtag/tormentone "Scegli", sta decisamente sfuggendo di mano, arrivando fino agli inferi della cucina e delle ricette popolari. Oggi si parla di guanciale e pancetta

 "La Russia è entrata in questa campagna elettorale. C'è una forte ingerenza della Russia a favore della destra, perché sa che la nostra posizione continuerà a essere contraria a Putin". Lo dice il leader del Pd, Enrico Letta, in un'intervista al giornale spagnolo El Periodico. Secondo Letta, una delle "minacce principali" per l'Italia è quella di finire "fuori dal cuore dell'Europa" e a fianco di Polonia e Ungheria", due Paesi "guidati oggi da governi sanzionati dall'Ue. Intanto, Silvio Berlusconi, intervenendo al telefono alla presentazione dei candidati di Forza Italia in Lombardia, dichiara sul tema del costo dell'energia: "Ho chiesto per primo al governo di intervenire e ho notizia che si stia predisponendo un decreto". Il leader leghista Salvini parla di operazione verità e afferma: se prezzo non scende bisognerà razionare luce e gas".

da TGCOM24

Letta spera in altro sostegno di Fedez e Ferragni. Intanto Chiara ha tirato fuori gli attributi e i politici?

C'è voluta la discesa in campo di Chiara Ferragni per far partire il flame delle donne del PD e della sinistra in genere, sull'argomento aborto. L'inchiesta sulle marche del The Guardian è uscita, ma nessun politico c'ha fatto caso! Fino a ieri

Pochi giorni fa il quotidiano britannico The Guardian ha pubblicato un articolo dedicato alle politiche restrittive adottate dal partito di Giorgia Meloni nelle Marche in materia di aborto. Il timore di molti analisti è che anche nel nostro Paese possa succedere qualcosa di simile a quanto accaduto negli Stati Uniti, dove le scelte politiche di Trump hanno portato a una progressiva riduzione dell’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza fino ad arrivare allo storico ribaltamento della sentenza Roe vs Wade. Secondo il Guardian, le Marche potrebbero essere un laboratorio politico dove il partito di Meloni sta sperimentato politiche più restrittive in materia di aborto da applicare poi a livello nazionale: una delle prime mosse del consiglio regionale a guida Fratelli d’Italia è stata infatti quella di opporsi alla somministrazioni della RU486 nei consultori e negli ospedali pubblici in cui il 71% dei medici è obiettore di coscienza e dove oggi, grazie all’appoggio del partito di Meloni, gli attivisti contrari all’aborto sono i benvenuti: “Ci sono alcuni ospedali dove ci sono solo obiettori –  ha dichiarato al Guardian Tiziana Antonucci, vice-presidente di AIED, consultorio familiare attivo ad Ascoli Piceno – Ma anche negli ospedali dove non ci sono obiettori, il servizio è inadeguato. Quando la sinistra era al potere non facevano nulla per cambiarlo, temendo di perdere il voto cattolico. Ora ne abbiamo il diritto e rimaniamo bloccati in questa situazione sempre più difficile”.

da Fanpage

Mentr il PD sta dietro di almeno 20 punti, Letta è preoccupato per la legge elettorale che lo avvantaggerebbe

Il leader del Pd: "Con questa legge elettorale noi siamo l'unica alternativa per chi crede che l'Italia governata da Meloni e Salvini sarebbe un arretramento". Renzi: "Letta e la Meloni fingono di litigare ma vanno d'accordo"

Il voto è "uno spartiacque" per "lavoro, diritti e tasse": si può stare solo "di qua o di là". Lo sostiene il leader del Pd, Enrico Letta, che spiega come la legge elettorale attuale comporta che "i piccoli partiti non possono eleggere nessuno", e quindi "o si vota per una destra con Meloni e Salvini oppure l'unica alternativa che possa competere siamo noi, è un fatto oggettivo". E spiega che il suo partito vuole "dare agli italiani un'alternativa per chi crede che l'Italia governata da Meloni e Salvini sarebbe un arretramento". Ma mentre lo scontro fra centrodestra e centrosinistra resta aspro, secondo Matteo Renzi, leader di Italia Viva, Letta e la Meloni "fingono di litigare, ma in realtà vanno d'accordo".

da TGCOM24

Chiara Ferragni attacca la Meloni per le politiche anti aborto. L'invito a non votare FdI

Arriva come una doccia fredda l'attacco contro Fratelli d'Italia dall'influencer più seguita del Paese. Chiara Ferragni solleva, con i suoi milioni di followers, le preoccupazioni per un'Italia anti abortista

''Ora è il nostro tempo di agire e far si che queste cose non accadono'', scrive Chiara Ferragni in una storia su Instagram, con sullo sfondo la foto di una sala operatoria.

L'intervento è politico perchè , denuncia ''Fdi ha reso praticamente impossibile abortire nelle Marche che governa.

Una politica che rischia di diventare nazionale se la destra vince le elezioni''.

Le Marche da cui, proprio ieri è partita la campagna elettorale della leader Fdi Giorgia Meloni sul palco ad Ancona. 

da Ansa

L'elenco completo di tutte le liste dei candidati alle elezioni 2022

Il pdf che condividiamo riporta l'elenco completo di tutti i candidati delle liste chiuse ieri sera ore 20.00, per le prossime elezioni 2022 del 25 settembre.

Il PDF: https://we.tl/t-3SRuDUNoUn

Elezioni 2022, liste candidati chiuse. In campo i soliti noti e molti scontenti

Tra la destra che spara a caso senza rileggere Tweet e comunicati stampa, contro immigrazione e soliti carrozzoni di sicurezza sociale, inciampando sulle più elementari bucce di banane. Silvio Berlusconi lancia in Sicilia la sua Fascìna, che non parla, ma che ha il voto assicurato nel collegio. La Meloni continua il botta e risposta social condividendo video illeciti (stupro della povera 55enne ucraina) per il quale ha scatenato anche indagini del Garante e delle autorità italiane.

Qualcuno si è ritirato spontaneamente, qualcun altro è stato costretto a farlo. La partita delle liste per le candidature alle prossime elezioni ha alimentato malumori e polemiche tra gli esclusi. Tra le file di Forza Italia, l’ex governatrice del Lazio, Renata Polverini, ha rinunciato alla candidatura di «pura testimonianza» al Senato. Parlando a Il Messaggero ha espresso «rammarico» e definito «non dignitosa per me né per la mia storia» la proposta del partito. Esclusi anche Simone Baldelli, vice presidente dei deputati azzurri, e Andrea Ruggieri, che ha commentato: «La regola d’ingaggio era tutelare anzitutto gli uscenti. Ma pur essendo io un deputato uscente, che a Forza Italia ha fatto sempre fare una bella figura, mi sono stati preferiti esordienti anonimi e senza titolo».

da Open.online

Agenda politica di destra cavalca l'onda della sicurezza diffondendo video inopporturni. La povera donna stuprata a Piacenza finisce online

In Italia sembra che se si vede un atto osceno, che mette in difficoltà una persona (in questo caso una donna) e lo si osserva sfociare in violenza e rischio per la persona, diventi uno spettacolo da riprendere con lo smartphone, ma guai ad intervenire in soccorso della povera vittima.  

A Piacenza una 55enne Ucraina è stata buttata a terra da un 27enne della Guinea e violentata, con tutto ciò che uno stupro comporta. Se ne parla perché la scena è stata vista e ripresa da un abitante della zona, che dal proprio balcone ha unicamente fatto il video, senza intervenire. Per poi diffondere il video in Rete. Tutto lo scenario diventa subito uno sfondo per la campagna elettorale di destra che continua a condividerne le immagini, focalizzando l'attenzione sul criminale di colore nero, senza pensare minimamente alla persona ferita.

Il caso della violenza sessuale avvenuta a Piacenza domenica mattina diventa oggetto di contesa da campagna elettorale. E al centro della polemica finisce in particolare la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, sotto accusa per aver condiviso sui social un video che riprende lo stupro. Se inizialmente la questione è stata sollevata dal segretario del Pd Enrico Letta, ora l’episodio del post social della presidente di Fdi è finito anche su alcuni media internazionali come Reuters, il Telegraph e il Guardian. Nel frattempo la Procura di Piacenza ha aperto un’inchiesta sulla diffusione del filmato, finito su alcuni giornali online e poi rimosso, mentre un’istruttoria è stata avviata anche dal Garante della Privacy “per accertare eventuali responsabilità da parte dei soggetti che a vario titolo e per finalità diverse” hanno diffuso il video. L’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna ha definito il fatto “di una gravità inaudita, inaccettabile dal punto di vista professionale e umano, contraria alle norme deontologiche alla base della professione giornalistica”, chiarendo che “non c’è clic che possa valere più della tutela della vittima, non c’è giornalismo se non c’è rispetto della deontologia”. “Pubblicare il video di uno stupro è un’altra violenza nei confronti della donna che lo ha subito” ribadiscono le Commissioni Pari Opportunità dei sindacati Fnsi, Usigrai e del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e l’associazione Giulia Giornaliste che, in una nota congiunta, “condannano chi usa il corpo delle donne solo per raccogliere visualizzazioni”.

da Il Fatto Quotidiano

Ciò che scrivi online rimane, Claudia Majolo pensava che nei social post di 5 anni venissero dimenticati. Internet non dimentica, Forza Italia unica via

Claudia Majolo esclusa dalle liste del M5S per i suoi messaggi sui social tra il 2013 e il 2018. Tra i post incriminati: "Berlusconi Amore Mio" e "I grillini vogliono solo mettere il culo sulla sedia".

Conte non perdona quello che veniva definito "Amore per Silvio Berlusconi". 

Nel 2018 scriveva “Berlusconi amore mio” e nel 2013 definì gli iscritti del Movimento Cinque Stelle “capre”, oggi si era proposta alle parlamentarie e le aveva vinte ma il M5s la esclude dalla candidatura in virtù di quei trascorsi belluini pro Cav e decisamente non proprio a favore del movimento fondato da Beppe Grillo.

La vicenda ha come protagonista Claudia Majolo, ex fan del leader di Forza Italia, candidata M5s inserita in un primo momento nel plurinominale Campania 1 – 01. 

Ecco, la Majolo dal canto suo e secondo il Fatto Quotidiano si definisce “attonita e amareggiata” per quella che ritiene essere una “clamorosa esclusione” e avrebbe detto: “Ci tengo a sottolineare che si tratta di post di 10 anni fa, pubblicati quando avevo 22 anni.

Lo dico con grande franchezza: sono anni che pubblico post a sostegno di Conte. Mi stupisco della tempistica”. E ancora: “Mi è arrivata una e-mail, dove vengo informata che la mia candidatura è stata scartata. Non lo trovo giusto, ho fatto tanto per il comparto avvocati e praticanti. Dei post di 10 anni fa non possono pregiudicare tutto questo”. Oggi “sono vicina al presidente Conte come lo sono stata in questi ultimi anni, mi rivedo nel suo ideale: sia come neo-avvocato sia come iscritta al M5S.

Ci credevo molto in Conte”.

 da Notizie.it


Elezioni: al via la scelta delle trasmissioni TV tribune politiche. Punti chiave dei programmi? La propaganda

Conte: “Accetto invito di Mentana per 23/9”

“Approfitto dell’occasione per accettare l’invito di Enrico Mentana del 23 settembre per un confronto con tutti i leader e non solo con i due che litigano in pubblico e si accordano in privato”. Lo annuncia su Facebook il presidente M5S Giuseppe Conte. “Complimenti al direttore del TG di La7: la tv privata si offre al servizio pubblico in linea con una effettiva tutela della "par condicio" e del diritto dei cittadini ad essere pienamente informati”, aggiunge Conte. 

da Il Fatto Quotidiano

Tremonti: 'Alle elezioni mi candiderò con FdI'‍

"Direi di sì e lunedì tutto sarà pubblico. Comunque se vuole tolgo il 'direi' e dico sì'". Così l'ex ministro Giulio Tremonti annuncia la sua candidatura per Fratelli d'Italia alle prossime elezioni. L'ha detto a 'Mezz'ora in più' in onda su Rai3

 da Ansa

Tatiana Navka, moglie del portavoce di Putin si diverte e balla in Grecia. E le sanzioni? Alla faccia di Sanna che invece si diverte nel suo paese

Ci si indigna tanto per i video di Sanna Marin, premier finlandese mentre è ad un party estivo nel suo paese, ma per Tatiana Navka tutto normale? Sui suoi social video di divertimenti in vacanza in Grecia, peccato che il personaggio non potrebbe viaggiare per via delle sanzioni: è la moglie di Peskov, portavoce di Putin

Il caso è scoppiato quando Tatiana Navka, la moglie del portavoce di Putin e del Cremlino, Dimitry Peskov, ha postato su Instagram un video che la ritrae mentre spacca piatti di porcellana sul pavimento a una festa. Fino a qui niente (o quasi) di strano. La polemica nasce perché lei stessa nella didascalia della foto scrive: «Spaccare piatti per terra è parte dei divertimenti notturni in Grecia. A me sembra divertente, cosa ne pensate?». Il suo nome infatti è nella lista dei personaggi sanzionati dall'Unione Europea. Navka ha oltre un milione di follower e nonostante i commenti siano stati bloccati su Instagram, il video su tutti i social (Twitter compreso) ha fatto rapidamente il giro del mondo. Il tutto mentre l'Europa discute se vietare i visti turistici ai cittadini russi. Intanto i giornalisti greci chiedono spiegazioni al governo.

Il Messaggero

Solidarietà al premier finlandese Sanna Marin, arrivano i video sui social

In Finlandia, sui social, questo è quello che sta succedendo in queste ore. Partito un nuovo movimento a supporto del premier Sanna Marin, presa di mira per video di balli nei quali si evidenziava il suo divertimento di ferragosto.


Non si placano le polemiche contro la premier finlandese Sanna Marin, dopo la diffusione in rete di un video in cui balla e si diverte durante una festa privata. Ma a fianco della diatriba, si stanno moltiplicando anche le parole di supporto e difesa della premier Marin. Nelle ultime ore, le donne finlandesi stanno pubblicando sui propri account social dei video in cui ballano e si divertono, esattamente come la premier Marin. E la premier finlandese viene taggata nei vari post accompagnati dalla didascalia: «Solidarietà a Sanna». Un’iniziativa nata spontaneamente, in cui le donne rivendicano il proprio diritto a divertirsi e ad avere una vita anche al di fuori del lavoro, nel tentativo di scacciare pregiudizi di genere e generazionali, data la giovane età della premier 36enne. Nella giornata di ieri, rispondendo alle diverse accuse piovutele addosso dopo la diffusione del video, Marin ha dichiarato: «Spero che nel 2022 venga considerato accettabile che anche le persone che ricoprono ruoli decisionali possano trascorrere una serata di relax, cantando e ballando. Insomma, spero che anche noi possiamo essere considerate delle persone».

 Open.online

"Attacco hacker russo prima del voto" - ci si prepara il capro espiatorio per i prossimi attacchi a PA

Sono settimane di attacchi informatici durante tutta l'estate. Ultimi gli enti pubblici proprio di questi giorni, ASL di Torino e ARPAC Campania, ma è importante proteggere le prossime elezioni dal cattivo hacker russo. In effetti mesi fa era tutta colpa di Kaspersky, ma nessuno ha notato differenza tra il prima e il dopo la sua eliminazione.

“Possibile un attacco russo prima del voto”: il Copasir lancia l'allarme sulle prossime elezioni in programma il 25 settembre. Adolfo Urso di FdI, numero uno del Copasir, ha avvertito: "È più pericoloso ciò che non appare. Le dichiarazioni di Medvedev valgono quelle che valgono, quelle di un personaggio grottesco". Chiaro riferimento alle parole dell'ex presidente russo, che nei giorni scorsi ha rivolto un invito inquietante agli europei: "Alle urne punite i vostri governi".

LiberoQuotidiano

Affermare che gli aborti richiedano "maturità" è assurdo

È assurdo sostenere che abortire richieda più "maturità" che avere un bambino, ma questo è ciò che ha stabilito un giudice in Florida.

Quell'adolescente ha bisogno di arrivare in uno stato che gli permetta di abortire. Si spera che il suo tutore possa aiutarlo.

Un tribunale della Florida ha ritenuto che una sedicenne incinta e senza genitori non è abbastanza matura per abortire, ma, a quanto pare, è abbastanza matura per crescere un bambino dopo essere stata costretta al parto dallo stato.

Questo caso illustra l'assoluta assurdità e la profonda crudeltà delle leggi sul consenso dei genitori, che sono in vigore in 21 stati. Mentre le leggi sul consenso dei genitori sembrano abbastanza ragionevoli sulla loro faccia, chi non vorrebbe sapere se il proprio figlio stesse abortendo? – sono in pratica alternativamente duplicativi o pericolosi. Se un genitore sostiene l'autonomia corporea del proprio figlio e lo ha cresciuto fino a farlo diventare un adolescente maturo e premuroso, quell'adolescente si sentirà a suo agio nel parlare ai propri genitori di una gravidanza non pianificata, oppure avrà la capacità e i mezzi per prendere la propria decisione e ottenere stessi a un fornitore di aborti. Se un genitore abusa o non sostiene i diritti fondamentali del figlio, perché lo stato dovrebbe mettere a rischio i giovani richiedendo che i loro genitori siano informati?

 Jill Filipovic

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