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Mistero intorno alla scomparsa della Venere di Daniela Santanché: aperto fascicolo dalla Procura della Corte dei Conti

Il caso della "Venere Italia 23", meglio conosciuta come l'influencer virtuale creata da Daniela Santanché, continua ad alimentare discussioni e speculazioni. Secondo quanto riportato da fonti affidabili, la Procura della Corte dei Conti del Lazio ha deciso di avviare un fascicolo di indagine sulla campagna "Open to Meraviglia". Questa iniziativa, promossa dal Ministero del Turismo, è ormai ferma da oltre due mesi sui social media, destando curiosità e preoccupazione, soprattutto in piena stagione turistica.

L'ultimo post pubblicato su Instagram dalla "Venere Italia 23" risale al 27 giugno, quando l'influencer virtuale si trovava a Taormina, condividendo momenti di relax e bellezze paesaggistiche. Da allora, però, è calato un silenzio assordante: la protagonista della campagna "Open to Meraviglia" sembra essersi dileguata nel nulla. Questo ha spinto il Procuratore Regionale per il Lazio, Pio Silvestri, ad avviare un'istruttoria per chiarire le ragioni di questo repentino silenzio.

È interessante notare che l'operazione di lancio dell'influencer virtuale ha richiesto un investimento considerevole da parte dello Stato. Lo spot di presentazione della "Venere Italia 23" ha comportato una spesa di 138.000 euro, appena sotto la soglia che richiederebbe l'attivazione di una gara d'appalto. Questa decisione è stata presa a livello governativo, con il coinvolgimento diretto di Palazzo Chigi. Il Dipartimento per l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha adottato la delibera a inizio aprile, affidando il servizio di creazione e realizzazione di un video promozionale per la campagna "per la valorizzazione dell'immagine dell'Italia e delle risorse turistiche del Paese".

Il motivo addotto per giustificare l'assenza di una gara è stato l'urgenza, considerando che il video promozionale doveva essere presentato durante un evento organizzato dal Ministero del Turismo il 20 aprile 2023. Tuttavia, i recenti sviluppi hanno sollevato dubbi sulla validità di questa giustificazione.

Il silenzio dell'influencer virtuale, secondo quanto dichiarato dal Ministero del Turismo in risposta alle domande di Huffpost, non è stato causato da ostacoli o problemi con l'agenzia di comunicazione responsabile della campagna. Piuttosto, è stata definita come "una scelta ponderata" finalizzata a ottimizzare le campagne pubblicitarie sul portale italia.it. Il Ministero ha sottolineato che questa strategia sta dando risultati positivi e che la "Venere Italia 23" tornerà a essere protagonista quando verranno implementate le prossime migliorie alla piattaforma.

L'avvio del fascicolo di indagine da parte della Procura della Corte dei Conti del Lazio rappresenta un nuovo capitolo in questa intrigante vicenda. Il mistero intorno alla scomparsa dell'influencer virtuale continua a sollevare domande e alimentare le congetture, mentre l'opinione pubblica attende con ansia ulteriori sviluppi e spiegazioni da parte delle autorità competenti.

 

Sottodominio della Regione Lazio compromesso da contenuti HOT: l'insicurezza è ovunque

Un recente attacco cibernetico ha colpito un sottodominio della Regione Lazio, gettando luce sulla necessità di affrontare il problema della compromissione della sicurezza e della protezione dei dati digitali.

Il sottodominio istituzionale "salute.lazio.it" è stato vittima di un attacco malintenzionato, durante il quale è stato trasformato in un ospite per contenuti espliciti. È importante sottolineare che questo dominio non deve essere confuso con il legittimo "salutelazio.it". L'attacco è stato eseguito da individui senza scrupoli, i quali hanno creato un sito contenente materiale inappropriato legato alla radice lazio.it. Questa compromissione evidente della sicurezza mette in luce diverse questioni che richiedono una risposta celere ed efficace.

L'incidente solleva preoccupazioni in merito alle falle di sicurezza che i criminali informatici hanno potuto sfruttare. Tra le possibili cause figurano vulnerabilità nel sistema di gestione dei contenuti (CMS), compromissione del sistema di nome a dominio (DNS), utilizzo di password deboli o compromesse, accesso non autorizzato al server, possibili attacchi di DNS spoofing o redirezione e inefficace gestione delle credenziali degli utenti con accesso al sottodominio.

Il contesto attuale pone l'accento sulla necessità di intensificare gli sforzi per proteggere le infrastrutture digitali. La sicurezza online non è soltanto una preoccupazione tecnica, ma un elemento cruciale per garantire la protezione delle informazioni sensibili e la fiducia degli utenti. Gli attacchi cibernetici possono avere conseguenze devastanti, minando la reputazione di organizzazioni e istituzioni, oltre a compromettere la privacy degli utenti.

Affrontare un attacco come quello al sottodominio "salute.lazio.it" richiede un'indagine approfondita al fine di determinare le cause esatte dell'incidente. È essenziale identificare le vulnerabilità che sono state sfruttate e mettere in atto le misure correttive necessarie. Ciò implica un miglioramento delle pratiche di sicurezza, l'adozione di protocolli di autenticazione robusti e una costante vigilanza contro possibili minacce.

Le istituzioni, le aziende e gli individui devono lavorare insieme per creare un ambiente digitale più sicuro. La formazione in materia di sicurezza informatica, l'implementazione di pratiche di buona gestione delle password e la vigilanza costante contro le minacce emergenti sono passi essenziali per affrontare le sfide della sicurezza online.

In un mondo sempre più connesso, la sicurezza online è una responsabilità condivisa. La compromissione della sicurezza di un sottodominio istituzionale nel cuore della Regione Lazio è un promemoria di quanto sia cruciale affrontare le minacce cibernetiche con serietà e determinazione. Solo attraverso sforzi collettivi e misure di sicurezza rigorose possiamo proteggere il nostro patrimonio digitale e preservare la fiducia nell'era dell'informazione.

 

BPER Banca Introduce un Nuovo Modello di Workplace nell'Hub di Palazzo Diamantino a Milano

In risposta all'evoluzione dell'ambiente lavorativo in seguito alla pandemia, BPER Banca ha presentato il suo nuovo modello di Workplace presso l'hub di Palazzo Diamantino a Milano, stabilendo un nuovo standard per l'ambiente di lavoro dell'azienda. Il cambio di paradigma riflette la necessità di adattarsi alle mutevoli dinamiche lavorative e la nuova sede è stata progettata per offrire spazi efficienti, flessibili, tecnologicamente all'avanguardia e sostenibili, in grado di soddisfare le diverse attività dei dipendenti.

Cristina Benedetti, Responsabile dell'Area Real Estate Active Management, spiega: "Il nuovo modello di workplace di BPER si può riassumere con queste parole: 'Nel posto giusto al momento giusto.' Ciò significa che BPER mette a disposizione spazi diversi in base alle esigenze quotidiane dei dipendenti." Prosegue: "Abbiamo postazioni di lavoro in spazi condivisi, piccoli uffici e sale riunioni per due fino a venti persone, tutte dotate di tecnologia all'avanguardia. Inoltre, ci sono cabine insonorizzate per telefonate private o videoconferenze. Offriamo anche spazi di cooperazione informale per piccole riunioni tra colleghi."

Il layout dei nuovi uffici di BPER permette una transizione fluida tra spazi dedicati alle operazioni, attività sociali (riunioni, team building, workshop) e lavoro concentrato, il tutto con l'obiettivo di ottimizzare la produttività e mantenere elevati standard qualitativi. Le scelte architettoniche e d'arredo privilegiano l'obiettivo di aumentare la produttività e l'efficienza dei dipendenti all'interno di un ambiente moderno e funzionale che promuove il loro benessere, in linea con gli obiettivi ESG dell'azienda.

Il nuovo modello di workplace introduce non solo cambiamenti fisici nella disposizione degli uffici, ma anche innovazioni tecnologiche, in particolare riguardanti le postazioni di lavoro e le scrivanie, in conformità con la politica "Clean Desk". Stefano Moretti, Responsabile delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Mobili, spiega: "Siamo passati da un paradigma basato su dispositivi fissi alle scrivanie dei singoli utenti a una nuova realtà in cui ci sono strumenti comuni come monitor e docking station disponibili. I colleghi possono collegare il proprio laptop a queste postazioni comuni dopo averle prenotate in anticipo." Aggiunge: "Anche le altre aree sono dotate di strumenti tecnologici per favorire la collaborazione e soddisfare le diverse esigenze, in particolare per quanto riguarda le sale riunioni. A seconda della dimensione, abbiamo dispositivi per videoconferenze utilizzati per sessioni video remote."

Uno degli elementi di punta del nuovo hub BPER è l'ampio utilizzo dei sistemi di videoconferenza Cisco, già consolidati negli uffici direttivi dell'azienda con il supporto del partner VEM Sistemi. Presso Palazzo Diamantino, tutte le sale riunioni, in base alla loro dimensione e alle esigenze di utilizzo, sono state dotate degli endpoint di ultima generazione di Cisco. Questi dispositivi offrono una gestione ottimale dell'audio e del video all'interno delle sale, garantendo una comunicazione sicura, un adeguato monitoraggio delle sessioni e un'eccellente esperienza utente per tutte le esigenze della forza lavoro.

Per gestire le prenotazioni degli spazi, dalle postazioni di lavoro alle aree comuni, BPER ha introdotto un'applicazione accessibile sia da PC che da smartphone. I dipendenti possono facilmente prenotare qualsiasi risorsa condivisa ogni volta che ne hanno bisogno.

All'interno del nuovo modello di workplace, la tecnologia svolge un ruolo fondamentale sia negli uffici che nelle aree comuni. È ampiamente integrata a tutti i livelli per garantire agli utenti un'usabilità ottimale in tutto l'hub di Diamantino, offrendo elevate prestazioni e un'esperienza utente più stimolante e accattivante rispetto agli uffici domestici. Di conseguenza, i dipendenti sono più entusiasti di lavorare in questi uffici.

Durante questo significativo cambiamento, BPER ha supportato i suoi dipendenti con una campagna di comunicazione interna, sia in anticipo rispetto al trasferimento nei nuovi uffici che durante la fase di adozione. L'azienda ha raccolto i feedback dei dipendenti, rivelando un alto livello di soddisfazione e apprezzamento per la nuova organizzazione della giornata lavorativa. Oltre a migliorare la soddisfazione dei dipendenti nell'uso degli spazi, il nuovo layout ha anche permesso di ridurre i costi di gestione. Il meccanismo di rotazione per la presenza in ufficio e la prenotazione delle postazioni ha notevolmente migliorato l'organizzazione delle risorse.

Il nuovo modello di workplace di BPER Banca mostra l'impegno dell'azienda nell'adattarsi all'ambiente lavorativo post-pandemia. Offrendo spazi versatili e tecnologicamente avanzati, BPER mira a potenziare la produttività dei dipendenti, favorire la collaborazione e garantire il benessere della forza lavoro in un ambiente di lavoro sostenibile e all'avanguardia.

Cosa leggiamo su Wikipedia

Wikipedia sta diventando ancora più importante: nuovi strumenti di intelligenza artificiale generativa vengono addestrati sui dati del sito, scrive Eleanor Hawkins nella sua nuova newsletter settimanale, Axios Communicators.

  • "Film e" attori " sono due delle categorie di successo di Wikipedia.

I principali argomenti attuali includono ChatGPT, lo show di successo della HBO "The Last of Us" e Lisa Marie Presley.

 

Twitter consentirà addebiti per articoli

Il CEO Elon Musk ha dichiarato ieri che Twitter inizierà a consentire agli editori di addebitare agli utenti per articolo a maggio.

  • Perché è importante: è un'altra sfida di Musk a Substack, che offre un'opzione à la carte ai lettori che non vogliono iscriversi a una newsletter protetta da paywall.

Rispondendo a un tweet su un argomento diverso, Musk ha detto oggi: "L'obiettivo è rendere questa piattaforma il massimo della ricerca della verità o, detto in un altro modo, il meno falso rispetto a tutto il resto".

 

Simpatie per Hitler e pedopornografia online, sono i nostri QAnon. 3 arresti

Simpatizzavano per Hilter, scambiavano materiale suprematista di tipo xenofobo, misogino, omofobo, antisemita e filonazista e condividevano file pedopornografici tra gli utenti di una chat Telegram

Per questo motivo la polizia, coordinata dalla Dda di Genova, ha eseguito tre misure cautelari (due in carcere e una ai domiciliari) nei confronti di altrettanti giovani accusati di far parte della chat. Secondo il gip, che ha emesso l'ordinanza, alcuni avevano anche inaugurato una "campagna di addestramento" al tiro con armi ad aria compressa utilizzando come bersaglio effigi di cariche dello Stato in zone abbandonate di Genova "nell'ottica di un progetto stragista di enormi dimensioni alle istituzioni".

 da TGCOM24

Twitter, Musk stuzzica il ritorno di Trump

 

Elon Musk ha twittato ieri sera un sondaggio di 24 ore, chiedendo ai suoi 117 milioni di follower se l'account Twitter dell'ex presidente Trump dovesse essere ripristinato.

11 milioni di voti sono arrivati ​​durante le prime 15 ore, con il 52% a favore della reintegrazione e il 48% contrario.

Come procede la cyber war in Ucraina, esercito IT e nuovi attacchi

L'esercito IT dell'Ucraina si è spostato verso attacchi più dirompenti, inclusi attacchi di negazione del servizio distribuito (DDoS) e malware di tipo wiper

Questa organizzazione informatica è una forza di hacking irregolare coordinata da funzionari del governo ucraino tramite Telegram e altri social media. 

Uno dei compiti principali dell'esercito informatico ucraino rimane la fuga di documenti dalle grandi aziende russe, in particolare quelle con profondi legami con il governo, comprese le informazioni personali dei dipendenti, i progetti per i sistemi informatici, i contratti con i partner e i database interni

Una guida generale sugli hacker ucraini è stata fornita dal terzo attore informatico più potente al mondo, il Regno Unito, al primo posto in termini di difesa, intelligence, norme e capacità offensive. 

Il National Cyber Security Center e la National Cyber Force, una partnership congiunta tra GCHQ e Ministero della Difesa con capacità cibernetiche offensive, svolgono un ruolo importante nello svolgimento di operazioni informatiche contro Mosca

Il Linux Day è questo sabato 22 ottobre. L'evento in tutta Italia, ecco come torna a Cagliari




Free/open source software, programmazione avanzata, vivere senza Google e didattica digitale tra gli argomenti di quest'edizione

Il Linux Day è una manifestazione nazionale articolata in eventi locali che ha lo scopo di promuovere Linux e il software libero. Il Linux Day è promosso da ILS (Italian Linux Society) e organizzato localmente dai LUG italiani e dagli altri gruppi che condividono le finalità della manifestazione.

La responsabilità dei singoli eventi locali è lasciata ai rispettivi gruppi organizzatori, che hanno libertà di scelta per quanto riguarda i dettagli delle iniziative locali, nel rispetto delle linee guida generali della manifestazione. La prima edizione del Linux Day si è tenuta il 1 dicembre 2001 in circa quaranta città sparse su tutto il territorio nazionale. Il numero è notevolmente cresciuto negli anni divenendo ormai un appuntamento immancabile nel panorama del software libero italiano.

Torna anche in Sardegna l’acclamata manifestazione italiana dedicata a Linux, al software libero e alla cultura aperta. Dopo due anni di pausa sabato 22 ottobre 2022, a Cagliari, si tiene il Linux Day, in contemporanea in varie città italiane.

La ventesima edizione, organizzata dal GULCh (Gruppo Utenti Linux Cagliari), sarà ospitata nell’Aula mutimediale dell’I.I.S Dionigi Scano, dalle 9 alle 13, (in via Cesare Cabras a Monserrato) a ingresso libero.

Saranno affrontati scenari ritenuti impossibili (come vivere senza Google), lo stato dell’arte della didattica a distanza, la necessità della privacy, le avanguardie della sistemistica che appassioneranno i tecnici e i neofiti.

Tutti temi di alto interesse per i moltissimi giovani che, accanto agli esperti, parteciperanno alla giornata di conferenze e seminari dedicata a Linux e ai sistemi informatici Open Source/FLOSS si propone di far conoscere Linux e il software libero ai neofiti e di approfondire alcune tematiche con gli esperti.

DETTAGLIO DEL PROGRAMMA

Dopo la presentazione della manifestazione, a cura di Dario Fadda, Fabrizio Gianneschi parlerà di Vivere senza Google, per capire se, in una società dove il "potere digitale" è concentrato nelle mani di pochissimi, sia ancora possibile andare controcorrente, e liberarsi del guinzaglio dorato dei vari Google, Amazon e Meta.

A seguire Massimiliano Dessì introdurrà il primo talk tecnico, dedicato a Real World Kubernetes Controller, e mostrerà cosa siano e che problema risolvano i Controller Kubernetes, esaminando in particolare tre diversi Controller Open source realizzati dall' ingegneria Red Hat per vari utilizzi. Si prosegue con Stefano Sabatini, che in Introduzione a Rust fornirà una breve panoramica sui principi alla base di questo linguaggio, con una introduzione alla sintassi e agli strumenti usati per la compilazione di codice.

Si ritorna a temi più generali con Giovanni Battista Gallus, che parlerà di Didattica digitale, software libero e privacy, ripercorrendo le soluzioni emergenziali che sono state utilizzate durante il periodo pandemico, e che sono consistite quasi invariabilmente in piattaforme proprietarie, gestite dalle più importanti multinazionali, non progettate per le esigenze delle scuole e dei minori.Ci si chiederà quali siano i rischi per la privacy degli studenti (e dei docenti), e quali siano le soluzioni alternative.

Chiude la giornata un altro talk tecnico di Massimiliano Dessì, CEKit Container image creation tool: si mostrerà come creare in maniera avanzata i container docker usando CEKit, che permette di poter creare in maniera modulare e testabile immagini docker complesse

GULCh (Gruppo Utenti Linux Cagliari) - Il Gruppo Utenti Linux di Cagliari (GULCh) è un'associazione informale senza scopo di lucro, che dal 1996 promuove la diffusione e la conoscenza di GNU/Linux favorendo al contempo l'aggregazione e lo scambio di esperienze tra persone unite dall'amicizia e dalla stima reciproca.

Appuntamento Sabato 22 Ottobre 2022 dalle 9:00 alle 13.00 presso l’I.I.S. Dionigi Scano - Aula Multimediale, Via Cesare Cabras, Monserrato.



LINK AL PROGRAMMA DEL LINUX DAY: https://bit.ly/3D8l0OQ


Quanto si sta diffondendo lo spyware commerciale e il Grande Fratello distribuito tra servizi Big Tech

Big Tech sta spiegando le sue ali, e questa volta nell'ambito delle tecnologie di guerra ibrida. Non ci dovrebbero essere dubbi sul fatto che i dati che condividi volontariamente con i social network e i chat messenger vengono utilizzati dal cosiddetto Grande Fratello e dalle agenzie governative per tracciare le tue attività e contro di te, sia modo, non importa se sei Hunter Biden o un normale utente di Facebook


L'anno scorso, più di 1.000 persone sono state vittime dello spyware israeliano Pegasus, venduto segretamente da NSO Group solo a diverse forze dell'ordine e agenzie di intelligence governative "affidabili". L'elenco comprendeva diversi membri della famiglia reale araba, almeno 65 dirigenti d'azienda, 85 attivisti per i diritti umani, 189 giornalisti e più di 600 ministri di gabinetto, diplomatici e ufficiali militari e di sicurezza, oltre a 10 primi ministri, tre presidenti e un re
 

Spagna, Germania, Regno Unito, Nord Africa, America Latina. Solo quest'anno, ci sono state nuove segnalazioni di vittime di Pegasus in almeno una mezza dozzina di paesi, da El Salvador al Regno Unito. Proprio questo mese, gruppi per i diritti digitali hanno affermato che giornalisti e attivisti messicani sono stati presi di mira con lo spyware (https://ejercitoespia.r3d.mx/) dopo che il presidente del paese si è impegnato a non utilizzare tali strumenti

E che dire degli Stati Uniti dove la corona di Lady Liberty ha ufficialmente riaperto al pubblico lo scorso martedì? Secondo l'American Civil Liberties Union (https://www.aclu.org/), gli effetti collaterali della sorveglianza possono includere la perdita della privacy, la possibilità di abusi, effetti agghiaccianti sulla creatività e sulla libertà di espressione delle informazioni. Pertanto, la raccolta da parte del governo degli Stati Uniti di tali dati personali sensibili è di per sé un'invasione della privacy

E nel frattempo, uno dei principali appaltatori del Pentagono, L3Harris Technologies, è in trattative con NSO Group per acquistare Pegasus (https://www.washingtonpost.com/national-security/2022/06/14/l3harris-nso-sale-pegasus/). Le persone che hanno familiarità con la questione dicono che l'accordo è quasi concluso.

In uno sviluppo parallelo, L3Harris acquisirà l'operatore satellitare Viasat (https://www.financierworldwide.com/fw-news/2022/10/6/l3harris-acquires-viasat-in-2bn-deal), Inc.'s attività radio tattiche – Tactical Data Links (TDL) – per circa 1,96 miliardi di dollari. Conosciuto anche come Link 16, la rete TDL di Viasat è integrata su aerei militari, veicoli terrestri e basi operative di combattenti e mercenari in Ucraina

Insieme a Pegasus, l'acquisizione di Link 16, che include alcune risorse spaziali, amplierà le capacità di comunicazione e networking di L3Harris ben oltre il conflitto in Ucraina. Significa che l'appaltatore della difesa statunitense acquisirà capacità di sorveglianza e spionaggio quasi illimitate per intercettare e tracciare i dati degli utenti su più domini in tutto il mondo. Dimentica le tue libertà civili! Il Grande Fratello non dorme mai!

Biden apre ufficialmente la guerra ai semiconduttori: niente microchip USA in Cina, stop alle esportazioni

L'amministrazione Biden impone nuove restrizioni all'accesso della Cina alla tecnologia dei semiconduttori statunitense utilizzando la cosiddetta regola del prodotto diretto straniero, che impedisce alle aziende di tutto il mondo di vendere determinati chip informatici avanzati ad acquirenti cinesi senza una licenza del governo americano

Secondo le persone a conoscenza della situazione, un'escalation degli sforzi di Washington per soffocare le ambizioni industriali di Pechino rappresenta un rischio per la crescita del settore da 550 miliardi di dollari, che ha già lottato con i rischi di frammentazione durante la pandemia di COVID-19

Alcuni esperti affermano che questo motiverà le aziende cinesi a raddoppiare le risorse per ottenere scoperte. Si suppone che le restrizioni pianificate infliggeranno un duro colpo non solo alle società di chip statunitensi, ma anche alla catena industriale globale di semiconduttori, che punta su Pechino per la crescita dei ricavi, dato il peso della Cina come il più grande mercato di chip del mondo

Che fine farà TIM e la rete Open Fiber o Fibercoop? Non si vorrà fare uno sgarbo al progetto di Fratelli d'Italia

A meno che non si voglia regalare tutto ai francesi, compresi i risparmi postali degli italiani, forse FdI ha un progetto per TIM. E se CDP fa un'offerta prima che si insedi il governo, significa che vuole mettere il bastone tra le ruote a Giorgia Meloni. Intanto della sicurezza nazionale, con le mani di Vivendi in mezzo, frega sempre niente a nessuno

Secondo il Progetto Minerva elaborato da Fratelli d’Italia, CDP che ha già il 9,8% di TIM, lancia un’OPA su TIM

Ipotizziamo ora che CDP faccia una offerta con un premio tipico di queste operazioni, un premio che riguardi sia le azioni ordinarie che le risparmio, e che riesca ad arrivare ad avere in totale il 40% delle azioni di TIM ordinarie sufficienti per controllare e gestire la società e il 40% delle azioni di risparmio. 

In questo caso CDP dovrebbe spendere circa 2,5 miliardi di euro. 

Va anche specificato che nel caso che l’OPA dovesse avere una offerta di azioni superiore e che quindi portasse la percentuale azionaria di CDP in TIM al 50%, l’incremento di costo per l’operazione sarebbe pari a circa 250 milioni di euro.

Vendendo subito TIM Brasil, assieme ai clienti retail fissi e mobili ed altri asset di rete ridondanti nelle Aree nere, il debito netto di TIM si ridurrebbe a circa 3 miliardi di euro.

Il successivo passaggio, a questo punto, è l’acquisto da parte della “nuova” TIM a guida CDP, della quota CDP di Open Fiber

Tenendo conto anche di un premio, questa quota vale circa miliardi di euro. TIM fa l’acquisizione, incrementando il suo debito di 3 miliardi di euro. Il debito complessivo della nuova società sarà, a questo punto, di 10 miliardi di euro (miliardi di TIM3 miliardi per l’acquisto di Open Fiber e 4 miliardi di debito di Open Fiber stessa), molto meno dei 17miliardi del piano precedente.

Ulteriore quanto importante miglioria per CDP riguarda l’impatto sul flusso di cassa positivo di circa 500 milioni con il Progetto Minerva e negativo invece di un valore compreso tra 1,23 miliardi per il piano CDP-Open Fiber.

La conclusione è abbastanza chiara 

Per CDP il piano con Open Fiber previsto dal MoU firmato con TIM presenta svantaggi rispetto al Progetto Minerva che riguardano:

  • Il debito che CDP deve consolidare e che rimane sulla società della rete.

La società unica della rete avrebbe infatti un debito di 17 miliardi nel caso del Piano CDP-Open Fiber (con conseguenze in termini di valore di Borsa e capacità di investimento), molto maggiore rispetto ai 10 miliardi nel caso del Progetto Minerva.

  • La cassa necessaria per CDP per arrivare alla costituzione della società della rete è minore.

CDP si ritroverebbe con un saldo positivo di 500 milioni nel caso del Progetto Minerva, contro un esborso di 1,2/3 miliardi nel caso del Piano CDP-Open Fiber.

Oltre a questo, nella soluzione prevista dal Piano CDP-Open FiberTIM resta come società dei servizi, con criticità sulla sostenibilità economica e con il problema della gestione degli esuberi di personale.


 da Key4Biz

Angelo Tofalo lancia la nuova AT Agency: cybersecurity per tutti


Sicuramente non è mancata la rete di conoscenze e amicizie strette durante i mandati politici alla Difesa e al COPASIR, ora tutto di ricicla e torneranno molto utili per fare affari monetizzando il tutto. Angelo Tofalo si dà al business dell'intelligence e della cybersecurity


“Oggi, con la nascita della “AT Agency”, inizia per me una nuova ed entusiasmante avventura” – lo scrive Angelo Tofalo, già deputato e Sottosegretario alla Difesa in due legislature che alla presenza del notaio Vittorio Occorsio ha costituito, insieme alla sorella Antonia Tofalo, la società di consulenza strategica della quale sarà CEO.
AT Agency si pone come veicolo di consulenza strategica aziendale principalmente per i settori Difesa, Intelligence, Sicurezza e Cybersicurezza, con un interesse particolare alla transizione digitale che sta avvenendo a livello globale. Allo stesso tempo, grazie ad un’unione di competenze, la nuova realtà avrà la capacità di seguire investitori e clienti stranieri che vogliono sviluppare attività in Italia e soprattutto realtà italiane che cercano di investire e di inserirsi su mercati internazionali. – “Già nei prossimi giorni incontreremo stakeholder e società del nostro portfolio per avviare, ufficialmente, i primi progetti e le partnership” – conclude l’ingegnere Angelo Tofalo.

da Agenda politica 


Un COPASIR provvisorio con più poteri per fronteggiare le eventuali minacce cyber che potrebbero alterare il prossimo risultato elettorale

La paura è che in Italia possano capitare gli stessi fenomeni visti per gli Stati uniti nel 2016. I russi nel nostro paese ormai sono ovunque e anche dietro gli attacchi cyber: per i quali da notare che non esiste prova alcuna di collegamento tra gruppi criminali e origine/mandato russa. Ma per la politica e la stampa italiana, se le cose durante le elezioni vanno male, sarà colpa dei russi, come per i recenti attacchi all'energia, operati unicamente a causa della scarsa formazione e resilienza dei sistemi degli enti e organizzazioni coinvolti.

Durante l'audizione di questa mattina il sottosegretario ha parlato di una notizia arrivata dalla Svizzera sul possibile uso dei server elvetici da parte di crew di hacker russi intenzionate a lanciare assalti cibernetici nei Paesi occidentali, Italia in primis. I servizi segreti d'Oltralpe, ha spiegato Gabrielli, smentiscono di avere elementi che documentano l'utilizzo diretto dei server, ma neanche lo possono escludere a priori. L'allerta, dunque, rimane.

Sul tema degli attacchi cyber ad aziende ed enti della filiera energetica (oggi il terzo caso in una settimana), Urso riferisce: "È stato rilevato che il decreto Aiuti bis, attualmente all'esame del Senato, già contiene norme riguardanti la possibilità da parte del Presidente del Consiglio di attivare misure di intelligence, anche proattive, in ambito cibernetico riconoscendo al Copasir significativi poteri di controllo su tali attività".

da Repubblica

Gas in pericolo anche cyber. Gli hacker hanno colpito con il ransomware l’italiana Canarbino

 


Altro cyber attacco verso realtà italiane del settore energia. Dopo GSE e Eni arriva a stretto giro anche una delle 21 filiali di Canarbino, import export di gas

E siamo a tre, in una settimana. Da Sarzana arriva la notizia di un terzo devastante attacco cyber a un'azienda italiana del settore energia. Dopo gli assalti a Gse ed Eni (entrambi ancora in fase di recovery, il sito di Gse è tornato in funzione solo oggi), ad essere colpito è il gruppo privato Canarbino, uno dei più importanti player dell'import/export di gas a livello nazionale ed europeo. Nato nel 2010, è presente in tutta la filiera del gas e dell’energia elettrica attraverso diverse società, alcune delle quali operano come wholesaler, altre come retailer.
Sul cyberattacco sta indagando il comparto genovese della Polizia Postale. A quanto si riesce a riscostruire finora, una delle controllate della Canarbino con sede a Sarzana è stata a vittima di un ransomware di ultima generazione, ossia di un virus che ne ha criptato tutti i dati rendendo inservibile i sistemi. Non è chiaro se sia già stato chiesto un riscatto in criptovalute per liberare i database, come è prassi in questo tipo di estorsioni.

da Repubblica

CDP firma via libera a Polo Strategico Nazionale ma rinvia l'offerta per il futuro della rete TIM

Il 24 agosto CDP, Leonardo, Sogei e TIM stessa hanno costituito la nuova società Newco a capo del progetto sul Polo Strategico Nazionale (PSN) per l’erogazione di servizi cloud per la Pubblica Amministrazione. Ma ora CDP preferisce aspettare l'esito delle elezioni prima di impegnarsi in un'offerta per la rete TIM, programmata per metà mese, rinviando il tutto alla settimana dal 26 settembre. Quindi di TIM, parte anche di Newco per la sicurezza nazionale, non se ne sa ancora niente. "Se, come sostengono i sondaggi, a vincere sarà il centrodestra guidato da Giorgia Meloni il dossier della rete unica potrebbe cambiare, con un ribaltamento che potrebbe vedere Tim come pivot dell’operazione". Ma a dire il vero nemmeno la Meloni sa bene come andrà questa partita e che posizione prendere.

Le sorti della rete unica Telecom Italia TIM-Open Fiber saranno determinate dopo le elezioni, ma comunque prima della fine di settembre. Secondo quanto riportato da Andrea Biondi per Il Sole24Ore, nella settimana tra il 26 e il 30 dovrebbe essere recapitata l'offerta non vincolante che, tramite Open Fiber, vedrà Cdp come pivot.

da Soldionline

Smart working, in Italia è un optional per fragili, non un miglioramento tecnologico

L'assurdo in Italia è sempre dietro l'angolo. Oggi si chiama smart working che, grazie alla pandemia COVID19 è diventato una realtà anche nel bel Paese. Però il problema è proprio culturale e di avanzamento tecnologico, infatti nonostante gli ultimi due anni, i nostri politici ancora lo vedono come una forma forzata di lavoro, una situazione extra da attribuire a persone particolarmente in difficoltà, come i fragili e i genitori di bimbi piccoli. In tutto il mondo è una realtà assoldata ormai da decenni e ci sono aziende che l'hanno sempre promosso con equità a chiunque (Google, Microsoft, Amazon e qualsiasi altra multinazionale di servizi).

 In arrivo l'emendamento proposto dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, per la proroga dello smart working per i lavoratori fragili e per i genitori dei figli under 14 che, a quanto si apprende, è stato presentato nella giornata di ieri a Palazzo Chigi.

La proroga sarebbe fino al prossimo 31 dicembre.

Come annunciato dal ministro, quindi, l'emendamento sarà presentato in sede di conversione del dl Aiuti bis al Senato e la relativa copertura per i lavoratori del settore pubblico - sempre a quanto si apprende - è stata reperita con fondi propri del ministero del Lavoro.

da Ansa

Facebook e Twitter eliminano le reti di bot pro-occidentali


Twitter e Facebook hanno cancellato una rete di account sospetti che si dice siano coinvolti in "operazioni di influenza segrete" online, compresi gli sforzi per promuovere il sentimento "filo-occidentale" e demonizzare gli avversari statunitensi, secondo i dati aziendali analizzati dai ricercatori della Stanford University

Tra luglio e agosto, le piattaforme hanno rimosso "due set di account sovrapposti" per "manipolazione", "spam" e "comportamento non autentico coordinato", hanno affermato i ricercatori, osservando di aver trovato una simile "rete di account interconnessa" su altri sei siti di social media. Gli account utilizzavano "tattiche ingannevoli" per "promuovere narrazioni filo-occidentali" e molti hanno continuato a operare per quasi cinque anni

Sebbene né Twitter né Meta potessero dire chi gestiva gli account, Twitter ha indicato gli Stati Uniti e il Regno Unito come i "presunti paesi di origine", mentre Meta ha affermato che l'attività è stata fatta risalire agli Stati Uniti

Hackerata LastPass, la società che gestisce le password di 30 milioni di persone. Non proprio, qualcosa di molto più piccolo in realtà

In realtà non c'è stato nessun "hackeraggio", il problema stava nella sicurezza del singolo sviluppatore che si è fatto fregare le proprie credenziali. Tramite le quali è stato possibile visionare parte del codice sorgente della applicazione. Molto diverso che inneggiare subito all'attacco hacker criminale contro 30 milioni di password.

LastPass, uno dei gestori di password più popolari al mondo, ha confermato di aver avuto un “incidente di sicurezza”, cioè, perdìla diversamente, di essere stata hackerata. Un incidente molto grave per chi gestisce la sicurezza altrui.

La scorsa settimana l’azienda ha iniziato ad avvisare i suoi utenti di un “recente incidente di sicurezza” in cui una “parte non autorizzata” ha ottenuto l’accesso a un account di sviluppatore e ha avuto accesso a parti del codice sorgente del suo gestore di password e ad “alcune informazioni tecniche proprietarie di LastPass”, secondo quanto riportato da The Verge

L’azienda ha dichiarato che è stata rubata una parte del codice sorgente, ma che non sono state sottratte password.

da Scenari Economici

Ingerenze russe? Forse dovremo prima guardare dentro le nostre stesse tasche. Adela ha spiato per dieci anni nel comando NATO di Napoli

E come lei è capitato anche ad altri, anche di recente. Ricordate Walter Biot, ufficiale della Marina italiana che per 5.000 euro ha venduto dati sensibili della difesa ai russi? Qualcuno ha controllato contatti e relazioni dei medici russi che sono arrivati nell'inverno 2021 allo Spallanzani di Roma? A volte basta anche inserire la pendrive USB sbagliata per compromettere il sistema sanitario (settore che dal 2021 qualche problema di sicurezza informatica l'ha avuto) - Vedi caso Regione Lazio e a catena tutti gli altri attacchi alla sanità pubblica

(ANSA) - Un'inchiesta condotta per dieci mesi dal quotidiano Repubblica insieme al sito investigativo Bellingcat, al settimanale tedesco Der Spiegel e a The Insider ha ricostruito la missione segreta di quella che viene definita "la protagonista della più clamorosa operazione d'intelligence" realizzata dalla Russia in Italia. Lo riportano oggi i siti online degli autori dell'indagine. Si tratta della trentenne Maria Adela Kuhfeldt Rivera, nata in Perù da padre tedesco e inseritasi nei circoli mondani di Napoli per riuscire poi a infiltrarsi tra il personale della base Nato e della VI Flotta statunitense.

 "La traccia principale che la collega ai servizi segreti di Mosca - spiega Repubblica - è il passaporto russo usato per entrare in Italia: appartiene alla stessa serie speciale utilizzata dagli 007 del Gru, l'intelligence militare agli ordini del Cremlino". "La nostra inchiesta - afferma il quotidiano - non è riuscita a ricostruire quali informazioni siano state ottenute dalla spia, né se sia stata capace di seminare virus informatici nei telefoni e nei computer dei suoi amici. E' però entrata in contatto con figure chiave della Nato e della Marina statunitense: nessun agente russo era mai riuscito a penetrare così in profondità il vertice dell'Alleanza atlantica".

da La Repubblica

L'Italia si preoccupa di rimuovere l'antivirus russo Kaspersky da tutta la pubblica amministrazione. Ma sembra di capire che il problema della nostra difesa, non sia un ottimo software antivirus, ma la facilità di penetrazione che offriamo, a qualsiasi livello di potere




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