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Bud Light e un altro passo verso la morte del DEI

La vicenda di Bud Light e la controversa partnership con l'influencer transgender Dylan Mulvaney ha scatenato un dibattito acceso negli Stati Uniti, con ripercussioni che vanno ben oltre il mondo del marketing e toccano le corde della politica e della cultura. Anson Frericks, ex dirigente di Anheuser-Busch InBev, nel suo libro "Last Call for Bud Light" offre uno sguardo dall'interno su come le politiche di Diversity, Equity, and Inclusion (DEI) abbiano contribuito al disastro del marchio.

Lo spostamento culturale e il disastro di Bud Light

Secondo Frericks, uno dei punti di svolta è stato il trasferimento della sede centrale da St. Louis a New York, un cambiamento che ha portato con sé una nuova mentalità, più urbana e progressista, ma anche distante dai valori del cuore degli Stati Uniti. La decisione di puntare su campagne pubblicitarie con un'impronta LGBTQ+, sebbene ben intenzionata, si è rivelata un boomerang, alienando una parte consistente della clientela tradizionale di Bud Light. Frericks sottolinea come la cultura DEI, pur promuovendo valori importanti, sia stata implementata in modo rigido e ideologico, con obiettivi di diversità che hanno finito per prevalere sulla qualità e sulla competenza. Questo approccio, secondo l'ex dirigente, ha distratto l'azienda dal suo obiettivo principale: migliorare il business e soddisfare i propri azionisti.

Le conseguenze politiche e il futuro del DEI

La vicenda di Bud Light ha avuto un impatto significativo sul dibattito politico americano, con figure come Vivek Ramaswamy che hanno cavalcato l'onda della polemica per criticare le politiche DEI. L'ordine esecutivo di Trump che vieta le iniziative DEI potrebbe accelerare un'inversione di tendenza nel mondo aziendale, con alcune aziende pronte a fare marcia indietro su politiche che non considerano più in linea con i propri interessi. Tuttavia, Frericks avverte che non siamo alla fine del DEI. Alcune aziende, convinte dei valori di diversità e inclusione, continueranno a perseguire queste politiche, anche a costo di affrontare nuove polemiche. La sfida, secondo Frericks, è trovare un equilibrio tra valori sociali e obiettivi di business, evitando di imporre ideologie che rischiano di alienare i clienti e danneggiare il marchio.

 

8.2.25
I Metallica donano 500K dollari in soccorso agli incendi di Los Angeles

Metallica, la leggendaria band metal, ha recentemente annunciato una donazione di 500.000 dollari per sostenere gli sforzi di soccorso contro gli incendi che stanno devastando l'area di Los Angeles. Attraverso la loro fondazione All Within My Hands, il gruppo ha espresso la propria solidarietà a una comunità colpita da una crisi senza precedenti, con oltre 24 vittime e quasi 100.000 persone costrette a evacuare le proprie abitazioni. 

In una dichiarazione, i membri della band hanno sottolineato l'urgenza della situazione: “Gli incendi, iniziati il 7 gennaio, continuano a causare distruzione e non mostrano segni di rallentamento. Le condizioni critiche sono amplificate dai venti di Santa Ana, che potrebbero raggiungere i 70 MPH nei prossimi giorni.” Metallica ha evidenziato che dietro ai numeri ci sono storie di famiglie distrutte e mezzi di sostentamento compromessi. 

La donazione sarà destinata al California Community Foundation’s Wildfire Recovery Fund e al Pasadena Community Foundation’s Eaton Canyon Fire Relief and Recovery Fund, contribuendo così a un processo di recupero fondamentale per la comunità. In un momento in cui la musica può unire e ispirare, Metallica dimostra che anche le celebrità possono fare la differenza in situazioni di emergenza.

 

24.1.25
L’anno 2024 sembra aver segnato l'assoluto fallimento delle democrazie occidentali come paladine dei diritti umani

Il 2024 ha segnato un anno di profonda crisi per i diritti umani a livello globale, evidenziando un fallimento assoluto da parte dell'Occidente nel guidare la lotta per la giustizia e l'uguaglianza. Secondo un rapporto di Amnesty International, il mondo ha assistito a un'inversione preoccupante rispetto ai progressi ottenuti in decenni di attivismo per i diritti umani, con violazioni che non si limitano più ai paesi considerati "lontani" dai nostri standard democratici, ma che colpiscono anche le nazioni occidentali stesse.  

La crisi della leadership internazionale 

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha sottolineato come la mancanza di una leadership autorevole nel contesto internazionale abbia contribuito a questa regressione. Gli organismi internazionali, come il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sono stati paralizzati dall'inerzia e dai doppi standard degli Stati membri. Questo ha portato a una situazione in cui le violazioni dei diritti umani avvengono senza una risposta adeguata da parte della comunità internazionale. La guerra in Siria e i conflitti in Medio Oriente sono solo alcuni esempi in cui l'Occidente ha fallito nel garantire la pace e la sicurezza.  

Proteste e resistenza della società civile  

Nonostante questo contesto desolante, il 2024 ha visto una mobilitazione senza precedenti da parte della società civile. Le manifestazioni contro le violazioni dei diritti umani, in particolare quelle legate al conflitto israelo-palestinese, hanno riunito milioni di persone in tutto il mondo. Queste proteste rappresentano una risposta collettiva alla crisi dei diritti umani e un chiaro segnale che la popolazione globale non è disposta a rimanere in silenzio di fronte all'ingiustizia.  

Un futuro incerto  

Il rapporto di Human Rights Watch ha descritto il 2024 come un anno negativo per i diritti umani, richiamando l'attenzione sulla necessità di un impegno rinnovato per la protezione delle libertà individuali. La comunità internazionale deve affrontare il proprio fallimento morale e rimettere al centro dell'agenda politica i principi fondamentali su cui si basa l'ordine mondiale post-bellico. Se non si agirà con decisione, il rischio è quello di vedere ulteriormente erosi i diritti già conquistati, con conseguenze devastanti per le generazioni future.

20.1.25
Vaticano: lotta contro gli abusi e ingresso di persone omosessuali in seminario. Alcuni nuovi cambiamenti alla normativa CEI

Il 9 gennaio 2025 segna un momento cruciale per la formazione dei sacerdoti in Italia, con l'entrata in vigore di un nuovo documento normativo approvato dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI). Questo testo, che sostituisce le linee guida del 2005, è frutto di un lungo processo di revisione e si propone di affrontare questioni fondamentali per il futuro del sacerdozio.  

Il documento, intitolato "La formazione dei presbiteri nelle chiese in Italia. Orientamenti e norme per i seminari", sarà attuato ad experimentum per tre anni e si articola in cinque capitoli. Tra i temi trattati ci sono la lotta contro gli abusi, l'ingresso di persone omosessuali nei seminari, la collaborazione con psicologi e figure femminili, e l'importanza dell'uso consapevole dei social media.

Nuove linee guida sulla formazione

La formazione dei futuri sacerdoti è divisa in due fasi: la prima si concentra sulla costruzione della consistenza interiore e sulla vita spirituale, mentre la seconda enfatizza il coinvolgimento della comunità cristiana. Questo approccio mira a garantire che i candidati siano ben preparati non solo a livello accademico, ma anche spirituale e relazionale. 

Particolare attenzione è riservata all'ammissione di persone con tendenze omosessuali. La CEI ha chiarito che, pur rispettando le persone, non possono essere ammessi coloro che praticano l'omosessualità o sostengono la cultura gay. Tuttavia, si sottolinea l'importanza di considerare il candidato nella sua interezza, valutando le sue capacità di vivere la castità nel celibato.

Protezione e responsabilità

Un altro punto cruciale del documento riguarda la protezione dei minori e delle persone vulnerabili. La CEI sottolinea che la formazione non deve limitarsi a contenuti giuridici, ma deve includere una riflessione profonda sulle motivazioni personali dei formatori. È essenziale che chi desidera entrare in seminario sia esaminato con scrupolosità per evitare situazioni problematiche.

L'importanza della comunità

Il documento promuove anche un approccio comunitario alla pastorale vocazionale, evidenziando come l'intera comunità ecclesiale debba essere coinvolta nel processo di accompagnamento dei giovani. Viene proposta l'istituzione di gruppi di formatori composti da uomini e donne, laici e consacrati, per arricchire il percorso educativo.

Riflessioni sul digitale

Infine, un aspetto innovativo del documento è l'attenzione rivolta ai social media. I seminaristi sono incoraggiati a sviluppare una consapevolezza critica riguardo all'ambiente digitale in cui vivono. Il testo sottolinea che è fondamentale saper gestire le opportunità e i rischi legati all'uso delle nuove tecnologie. In conclusione, questi nuovi orientamenti rappresentano un passo significativo verso una formazione sacerdotale più inclusiva e consapevole delle sfide contemporanee. La CEI dimostra così il suo impegno a garantire che i futuri sacerdoti siano preparati non solo spiritualmente ma anche socialmente, pronti ad affrontare le complessità del mondo moderno.

 

11.1.25
La resilienza di Wikipedia: le azioni della destra americana sull'informazione decentralizzata?

La recente polemica innescata da Elon Musk contro Wikipedia offre un’interessante lente d’ingrandimento su un tema cruciale: il controllo dell’informazione in un’epoca digitale. Musk, insieme ad altri personaggi di spicco della destra americana, ha criticato il modello aperto dell’enciclopedia online, etichettandola come "Wokepedia" e contestandone l’imparzialità. Ma cosa c’è dietro queste accuse e quali sono le implicazioni per la libertà di informazione? Molly White ne spiega dettagliatamente gli aspetti, in un eccellente articolo nella sua newsletter.

Un conflitto ideologico

Le critiche a Wikipedia non sono nuove, ma ciò che le distingue oggi è il loro posizionamento all’interno di un dibattito più ampio. La destra americana, sostenuta da personaggi come Musk, accusa la piattaforma di avere un bias sistematico a favore di posizioni progressiste. Tuttavia, i criteri di affidabilità delle fonti adottati da Wikipedia sono trasparenti e si basano su principi consolidati di accuratezza editoriale, indipendentemente dall’orientamento politico.

Queste accuse, spesso amplificate da disinformazione, ignorano il fatto che Wikipedia è gestita da una comunità di volontari globali che operano attraverso un rigoroso processo di revisione. Inoltre, gli attacchi alla Wikimedia Foundation, che finanzia l’infrastruttura e i progetti correlati, non considerano gli sforzi dedicati a migliorare l’affidabilità dei contenuti e a combattere la disinformazione.

L’importanza dell’indipendenza

Wikipedia rappresenta una delle poche piattaforme che resistono ai tentativi di controllo da parte di governi, corporazioni e potenti individui. La sua struttura decentralizzata e il modello no-profit rendono difficile per chiunque dettare le regole del gioco. Questo la rende un bersaglio per chi vorrebbe influenzare il flusso di informazioni per scopi personali o politici.

7.1.25
10 arresti in Cina per aver scritto Erotica Gay. Cultura LGBTQ+ ancora lontana

Dieci persone sono state arrestate in Cina per aver scritto una storia erotica gay, in un contesto di repressione crescente contro la libertà di espressione e la cultura LGBTQ+. Questo episodio fa parte di una campagna più ampia del governo cinese, che mira a controllare e limitare le rappresentazioni della comunità LGBTQ+ nei media e nella letteratura. 

Le autorità hanno giustificato queste azioni affermando che tali opere promuovono comportamenti ritenuti immorali e contrari ai valori tradizionali cinesi. Tuttavia, i critici sostengono che questa repressione rappresenti una violazione dei diritti umani e un tentativo di silenziare le voci dissidenti.  

La notizia ha suscitato indignazione sia a livello nazionale che internazionale, con attivisti che chiedono maggiore protezione per le persone LGBTQ+ in Cina e una revisione delle leggi che limitano la libertà di espressione. Questo evento evidenzia le sfide continue affrontate dalla comunità LGBTQ+ nel paese, dove la stigmatizzazione e la discriminazione rimangono prevalenti.  

In un contesto globale sempre più aperto e inclusivo, la Cina sembra invece intraprendere un percorso opposto, mettendo in discussione il futuro della libertà artistica e dell'espressione individuale nel paese.

 

5.1.25
Lavoratrici domestiche keniote non sposate, con figli sono prive di diritti umani in Arabia Saudita

In un contesto di crescente attenzione internazionale sui diritti umani, la situazione delle madri single keniote in Arabia Saudita dovrebbe far riflettere. Molte di queste donne si trovano intrappolate nello stato, poiché i visti di uscita per i loro figli nati al di fuori del matrimonio vengono sistematicamente negati. Questa realtà complessa mette in evidenza le contraddizioni tra le politiche di accoglienza e il trattamento riservato alle donne nel paese.  

La situazione delle madri single

Le madri single keniote in Arabia Saudita affrontano una battaglia legale e burocratica per ottenere il permesso di lasciare il paese con i loro bambini. Le autorità saudite, infatti, non riconoscono i diritti dei figli nati al di fuori del matrimonio, costringendo queste donne a vivere in una sorta di limbo legale. Questo fenomeno non è solo una questione di diritti individuali, ma riflette anche le norme culturali e legali che regolano la vita delle donne in Arabia Saudita, dove la tutela maschile è ancora predominante. 

 Le ripercussioni sociali ed economiche

Questa situazione ha gravi ripercussioni non solo sulle vite delle madri e dei loro figli, ma anche sull'economia locale e sulla società keniota nel suo insieme. Anche i bambini nati fuori dal matrimonio in Arabia Saudita non hanno diritto ai certificati di nascita e il loro status privo di documenti significa che non possono accedere ai diritti e ai servizi di base, comprese le cure mediche e l’istruzione, e non possono viaggiare fuori dal Paese.

Le donne che cercano opportunità lavorative all'estero si trovano spesso a dover affrontare discriminazioni e ostacoli che limitano la loro libertà e autonomia. La mancanza di accesso ai diritti fondamentali influisce sulla loro capacità di contribuire economicamente sia per le famiglie che per le comunità d'origine.  

Un appello alla comunità internazionale

È fondamentale che la comunità internazionale presti attenzione a queste ingiustizie e lavori per garantire che i diritti delle donne siano rispettati ovunque. Organizzazioni per i diritti umani stanno già sollevando la questione, chiedendo un intervento da parte dei governi e delle istituzioni internazionali affinché venga garantito un trattamento equo e dignitoso per tutte le madri single, indipendentemente dalla loro nazionalità. 

La lotta delle madri single keniote in Arabia Saudita è un microcosmo delle sfide più ampie che molte donne affrontano in tutto il mondo. È essenziale continuare a monitorare questa situazione e promuovere politiche che sostengano l'uguaglianza di genere e il rispetto dei diritti umani.

 

Profitti crescono e qualità del servizio diminuisce. Robert Reich condivide una frustrazione che fa riflettere

L'autore e commentatore Robert Reich ha recentemente condiviso un'esperienza frustrante mentre si trovava all'aeroporto di San Francisco, in attesa di un volo per Newark, New Jersey. La sua partenza, inizialmente prevista per le 13:00, è stata ritardata tre volte, con una nuova ora di partenza fissata alle 16:40. Mentre la compagnia aerea United Airlines attribuiva il ritardo a forti venti nel Nordest, Reich ha scoperto che un altro volo per Newark era partito puntualmente, suggerendo che il problema reale fosse la carenza di controllori del traffico aereo a Newark.  

Reich ha espresso il sospetto che United stesse cercando di minimizzare il numero di voli in ritardo, sacrificando il suo volo per evitare un doppio problema. La sua frustrazione è aumentata quando ha tentato di contattare l'hotel Hilton di Elizabeth, New Jersey, per avvisarli del suo arrivo tardivo. Ha trovato solo risposte automatiche e difficoltà a comunicare con un operatore umano, evidenziando la mancanza di assistenza clienti efficace.  

C'entra anche la digitalizzazione. Questo è il risultato naturale dell'uso di tanti computer che impongono decisioni imprevedibili e regole complesse e infastidiscono il cliente per ogni eventuale mancato rispetto delle stesse.

Questa esperienza lo ha portato a riflettere sulle ragioni che spingono le persone a sostenere leader autoritari o figure politiche radicali. Nonostante le grandi aziende americane come United Airlines e Hilton Hotels stiano registrando profitti record e un aumento dei compensi per i CEO, i consumatori e i lavoratori continuano a ricevere servizi scadenti a prezzi sempre più elevati. Reich sottolinea che questa disconnessione tra il successo delle aziende e l'insoddisfazione dei clienti potrebbe alimentare il sostegno per chi promette cambiamenti radicali, anche a costo della democrazia.  

La condivisione di Reich non solo racconta una storia personale di frustrazione legata ai viaggi aerei, ma offre anche una critica più ampia alla situazione economica attuale negli Stati Uniti, dove i profitti aziendali crescono mentre la qualità del servizio al cliente diminuisce.

 

4.1.25
Trasformare la polarizzazione tossica in dialogo produttivo: una nuova prospettiva digitale

Nel cuore del dibattito sulla polarizzazione politica e sociale, emerge una nuova speranza: l'uso di piattaforme digitali partecipative come Pol.is per promuovere un dialogo costruttivo. Recentemente, un progetto di ricerca condotto in un laboratorio interdisciplinare di intelligenza artificiale ha sperimentato un approccio innovativo, ridefinendo il ruolo delle piattaforme digitali nella gestione del dibattito pubblico su temi controversi come religione, sessualità e migrazione.

La sfida della polarizzazione

La polarizzazione è spesso vista come un ostacolo alla governance e alla deliberazione democratica. Tuttavia, può anche stimolare partecipazione politica e favorire scelte elettorali più nette. Il problema si presenta quando questa polarizzazione diventa tossica, degenerando in dinamiche che disumanizzano gli avversari politici e bloccano il dialogo. Le piattaforme social sono spesso accusate di amplificare questi fenomeni, promuovendo contenuti estremi che generano interazioni e quindi profitti.

Un nuovo approccio: la "re-mediatizzazione"

Il progetto ha introdotto il concetto di "re-mediatizzazione", un processo che cerca di trasformare le logiche mediali delle piattaforme per favorire un tipo di polarizzazione produttiva, piuttosto che tossica. Questo approccio si basa sull’utilizzo di strumenti digitali che combinano logiche mediali tradizionali con quelle dell’audience, permettendo alle comunità di co-creare contenuti e analisi che riflettano le loro opinioni in modo strutturato e costruttivo.

Pol.is: una piattaforma per il dialogo

Pol.is, una piattaforma open-source, si distingue per la sua capacità di raccogliere e visualizzare opinioni in tempo reale. Gli utenti possono condividere anonimamente affermazioni su un tema e votare su quelle proposte da altri, senza rispondere direttamente. Questo riduce il rischio di comunicazioni tossiche e favorisce una mappatura visiva delle opinioni, evidenziando punti di consenso e dissenso.

Un esempio significativo è stato il progetto “Tolerance Carousel”, realizzato all’Università di Utrecht. Qui, i partecipanti hanno esplorato temi come la tolleranza religiosa, l’immigrazione e la sessualità attraverso videoracconti storici seguiti da sessioni di dibattito mediato da Pol.is. L’esperimento ha mostrato come la piattaforma possa facilitare discussioni inclusive, portando a una polarizzazione più produttiva e a un maggiore rispetto delle differenze.

Risultati promettenti

La ricerca ha identificato modelli ricorrenti nelle dinamiche dei gruppi, come il "fringe effect" (l’effetto delle opinioni marginali) e il "glider pattern" (un’asimmetria nel consenso). Questi modelli offrono spunti preziosi per facilitare la deliberazione pubblica, suggerendo che anche i gruppi più polarizzati possono trovare terreni comuni.

Verso un futuro inclusivo

L’esperienza dimostra che è possibile trasformare le piattaforme digitali in strumenti per la costruzione di dialoghi più sani e inclusivi. Questo approccio richiede però un cambio di paradigma: le politiche di moderazione dei contenuti devono evolversi, passando da una logica "subordinata" delle piattaforme a una logica che valorizzi l’audience e promuova l’empatia e la comprensione reciproca.

In un mondo sempre più digitalizzato, l'uso creativo e responsabile delle piattaforme può rappresentare un passo decisivo verso una società più equa e partecipativa. Progetti come quello condotto a Utrecht offrono una visione concreta di come la tecnologia possa essere usata per rafforzare la democrazia e favorire il dialogo costruttivo su temi complessi.

 

29.12.24
Scuola, il “delicato” passaggio dalla materna alle elementari. “Rassicurare e dare fiducia ai bimbi”, i consigli della psicoanalista Lucattini

 

Quel delicato passaggio tra scuola materna e primo anno delle elementari. I bambini lo desiderano, i genitori a volte lo temono. Come aiutare i nostri bimbi in questa fase bella e inevitabile. I consigli della psicoanalista Adelia Lucattini a Notizie.com 

 L’impatto con l’inizio della scuola elementare, sebbene attesa  per tutto l’ultimo anno di scuola materna, è anche fonte di stress per i bambini. I piccoli alunni impiegano infatti ben sei mesi, dal primo giorno di scuola, per abituarsi ai nuovi ritmi e ai nuovi insegnanti. Scuola, quel passaggio tra materna e prima elementare. I consigli della psicoanalista Adelia Lucattini, foto Notizie.com E quando mancano  pochi giorni dall’inizio del prossimo anno scolastico, anche tanti genitori sono in ansia per i propri piccoli, preoccupati per il passaggio tra la scuola dell’infanzia e la  prima elementare. 

La psicanalista Adelia Lucattini (della Società Psicoanalitica Italiana)  indica metodi e consigli per approcciare questa tappa bella e inevitabile nella vita di ogni nostro figlio. Scuola, il “delicato” passaggio dalla materna alle elementari. “Rassicurare e dare fiducia ai bimbi”, i consigli della psicoanalista Lucattini La psicoanalista Adelia Lucattini a Notizie.com, foto Notizie.com “All’inizio di un nuovo ciclo le reazioni d’ansia dei bambini sono normali e attese da genitori e insegnanti. Dal punto di vista dello sviluppo, l’ansia è espressione di un adattamento e utile per il bambino, poiché lo avvisa di un cambiamento che percepisce sotto forma di “minaccia” psichica. È noto che i cambiamenti attivino resistenze psicologiche con una finalità difensiva dell’integrità interiore, emotiva e psichica. 

L’ansia da separazione durante lo sviluppo è il primo di una serie di “segnali” che la mente invia quando si trova davanti all’ignoto, vissuto come un potenziale pericolo. Nell’infanzia, l’apparire di cambiamenti e novità, l’inizio della scuola elementare è uno di questi, il primo percepito come importante anche dai bambini, si possono avere reazioni emotive importanti. Se non riconosciuta e gestita, l’ansia fisiologica, naturale, può trasformarsi in un disturbo d’ansia vero e proprio che può interferire con lo sviluppo armonico del bambino e quindi anche con le competenze scolastiche”.  

 “Numerosi studi di psiconeuroendocrinologia, dimostrano che già durante la prima settimana a scuola – prosegue Lucattini – tutti i bambini hanno un aumento del cortisolo mattutino e pomeridiano rispetto ai livelli basali, e che il cortisolo resta elevato per 3-6 mesi per poi normalizzarsi. Il cortisolo è un ormone prodotto dal surrene e serve ad essere reattivi ed efficienti, poiché inibisce le funzioni corporee non indispensabili nel breve periodo, garantendo il massimo sostegno agli organi vitali (cervello, cuore, polmoni, fegato e reni), inoltre, sostiene anche il tono dell’umore. È anche definito l’”ormone dello stress”, perché la sua produzione aumenta in condizioni di stress psicologico e eccessivo affaticamento fisico. Al di là delle apparenze, i bambini possono essere ansiosi molto prima di quanto ci si aspetterebbe. In questi casi, è necessario rassicurare e infondere fiducia nei bambini, è importante spiegare che la scuola elementare è bellissima! Impareranno tante cose nuove e avranno nuovi amici, continueranno a giocare e, se vogliono, potranno andare a trovare le insegnanti della scuola materna. Impareranno a leggere e scrivere. Non c’è davvero nessun rischio di restare indietro, tutti riescono ad imparare poiché è una cosa naturale e le maestre insegneranno loro come si fa”.  

È stato dimostrato che l’esposizione ripetuta a esperienze stressanti (microtraumi cumulativi) negli anni precedenti ai primi anni di scuola, può essere associata a maggiore ansia con ricadute negative sugli apprendimenti. “Una delle difficoltà principali è l’impatto con nuove regole educative, relazionali e sociali tipiche della scuola, che in famiglia non si hanno. La scuola per definizione “scolarizza”, educa e insegna cioè a vivere in un gruppo al di fuori del contesto familiare. La famiglia educa a valori e norme relazionali e interpersonali, con una forte valenza affettiva, intima e particolare. 

Naturalmente educa e trasmette valori che sono necessari non solo nella vita ma anche a scuola. I due sistemi educativi si integrano, completano e arricchiscono a vicenda. Quando c’è una carenza, da una delle due parti, famiglia o scuola, allora si manifestano e sorgono i problemi”  prosegue Adelia Lucattini, “Sarebbe utile, che i genitori prima dell’inizio della scuola, provenendo tra l’altro dalle vacanze estive, inizino dal riorganizzare il tempo dei loro bambini, a regolare un po’ di più la loro vita, ad esempio, stabilendo orari fissi per i pasti e del momento di andare a dormire, limitando cartoni animati e giochi elettronici anche se adatti alla loro età. Una buona organizzazione, diminuisce efficacemente il trauma del primo impatto con la scuola”. 

 

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3.9.23
Massimo Boldi sul litigio con De Sica: “La verità è che…”

 

Durante un’intervista esclusiva a VelvetCinema.it, Massimo Boldi ha svelato la verità in merito alla supposta litigata avvenuta tra lui e il noto collega Christian De Sica. Massimo Boldi è senza dubbio uno dei volti più riconoscibili della commedia italiana e, nel corso di un’intervista esclusiva a VelvetCinema.it, ci ha tenuto a chiarire alcune voci sul suo rapporto con Christian De Sica. Massimo Boldi e Christian De Sica – Notizie.com 

Boldi e il figlio del leggendario regista di Ladri di Biciclette, nel corso degli anni 80 e 90, hanno letteralmente riempito i cinema della penisola con la distribuzione dei celebri cine-panettoni, ma alcune voci ne narravano una supposta rottura sul piano umano. Boldi svela la verità 

 Ne abbiamo avute tante nel corso dei decenni, ma quella di Boldi-De Sica è senza dubbio tra le coppie di comici più riuscite di sempre, grazie ad una complementarietà rara, che ne ha inevitabilmente sancito la leggenda. L’operazione cine-panettoni, sostenuta dalla produzione dei Luigi e Aurelio De Laurentis e dalla regia e la sceneggiatura di Carlo ed Enrico Vanzina, si è letteralmente fusa al tessuto sociale della penisola, garantendo guadagni e popolarità fuori dal comune. I colleghi di Velvet Cinema, hanno affrontato il tema “litigio tra Boldi e De Sica” in maniera trasparente e diretta, domandando direttamente a Massimo se questa fantomatica rottura sia mai avvenuta: “Questa è una favola che gira. No, non abbiamo mai litigato. Possiamo aver discusso, lo farai anche tu con tua madre e tuo padre. Sono cose normali, ma non abbiamo mai litigato davvero”. Dopo aver ricordato alcune scene irriverenti di Vacanze di Natale 1995, l’intervista si conclude con un appello di Boldi, che invita a salvare le sale, andando ad alimentare anche l’industria audiovisiva nostrana: “Una cosa importante diciamola, inizia una nuova stagione cinematografica, la gente non va al cinema. 

Vanno a vedere solo i film americani, i cartoni animati, Barbie e non vengono a vedere Cipollino. Porca miseria. Bisogna cercare di incentivare perché se no le sale chiudono e diventa un problema anche per chi fa cinema. Se dovessimo fare un film facciamo Natale a Sestri Levante”. Una fotografia tragicamente veritiera di un mercato cinematografico a dir poco arido, nel quale le produzioni italiane faticano persino a sbarcare in sala. 

 

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2.9.23
Mistero intorno alla scomparsa della Venere di Daniela Santanché: aperto fascicolo dalla Procura della Corte dei Conti

Il caso della "Venere Italia 23", meglio conosciuta come l'influencer virtuale creata da Daniela Santanché, continua ad alimentare discussioni e speculazioni. Secondo quanto riportato da fonti affidabili, la Procura della Corte dei Conti del Lazio ha deciso di avviare un fascicolo di indagine sulla campagna "Open to Meraviglia". Questa iniziativa, promossa dal Ministero del Turismo, è ormai ferma da oltre due mesi sui social media, destando curiosità e preoccupazione, soprattutto in piena stagione turistica.

L'ultimo post pubblicato su Instagram dalla "Venere Italia 23" risale al 27 giugno, quando l'influencer virtuale si trovava a Taormina, condividendo momenti di relax e bellezze paesaggistiche. Da allora, però, è calato un silenzio assordante: la protagonista della campagna "Open to Meraviglia" sembra essersi dileguata nel nulla. Questo ha spinto il Procuratore Regionale per il Lazio, Pio Silvestri, ad avviare un'istruttoria per chiarire le ragioni di questo repentino silenzio.

È interessante notare che l'operazione di lancio dell'influencer virtuale ha richiesto un investimento considerevole da parte dello Stato. Lo spot di presentazione della "Venere Italia 23" ha comportato una spesa di 138.000 euro, appena sotto la soglia che richiederebbe l'attivazione di una gara d'appalto. Questa decisione è stata presa a livello governativo, con il coinvolgimento diretto di Palazzo Chigi. Il Dipartimento per l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha adottato la delibera a inizio aprile, affidando il servizio di creazione e realizzazione di un video promozionale per la campagna "per la valorizzazione dell'immagine dell'Italia e delle risorse turistiche del Paese".

Il motivo addotto per giustificare l'assenza di una gara è stato l'urgenza, considerando che il video promozionale doveva essere presentato durante un evento organizzato dal Ministero del Turismo il 20 aprile 2023. Tuttavia, i recenti sviluppi hanno sollevato dubbi sulla validità di questa giustificazione.

Il silenzio dell'influencer virtuale, secondo quanto dichiarato dal Ministero del Turismo in risposta alle domande di Huffpost, non è stato causato da ostacoli o problemi con l'agenzia di comunicazione responsabile della campagna. Piuttosto, è stata definita come "una scelta ponderata" finalizzata a ottimizzare le campagne pubblicitarie sul portale italia.it. Il Ministero ha sottolineato che questa strategia sta dando risultati positivi e che la "Venere Italia 23" tornerà a essere protagonista quando verranno implementate le prossime migliorie alla piattaforma.

L'avvio del fascicolo di indagine da parte della Procura della Corte dei Conti del Lazio rappresenta un nuovo capitolo in questa intrigante vicenda. Il mistero intorno alla scomparsa dell'influencer virtuale continua a sollevare domande e alimentare le congetture, mentre l'opinione pubblica attende con ansia ulteriori sviluppi e spiegazioni da parte delle autorità competenti.

 

29.8.23
Doctor Strange 2, i fan vogliono una serie su Wong

Dopo aver visto Doctor Strange nel Multiverso della Follia, i fan della Marvel richiedono una serie tutta dedicata a Wong, interpretato da Benedict Wong.

Con Doctor Strange nel Multiverso della Follia attualmente nei nostri cinema, anche i nostri fan hanno potuto apprezzare il ritorno di Benedict Wong nei panni di Wong, diventato ora Stregone Supremo e preso in giro dallo Strange di Benedict Cumberbatch. C'è poco però da scherzare: agli appassionati del Marvel Cinematic Universe il personaggio piace sul serio... e qualcuno in rete comincia a pretendere un assolo sotto forma di serie streaming per Disney+.

Una serie tutta per Wong dopo Doctor Strange nel Multiverso della Follia? 

Risponde Benedict Wong.
Nei cinque anni del "blip" nel Marvel Cinematic Universe, Wong ha fatto carriera, cosa su cui si ironizza in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Il personaggio è stato interpretato da Benedict Wong ormai in Doctor Strange, Avengers: Infinity War, Avengers: Endgame, Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli e Spider-Man No Way Home, dove abbiamo saputo che è diventato Stregone Supremo. 

I fan ora chiedono che i Marvel Studios concentrino la loro attenzione solo su Wong, regalandogli magari una serie spin-off per Disney+, ambientata a Kamar Taj. Allo show di Jimmy Fallon, Benedict si è detto onorato dal pensiero. Sorpresa delle sorprese: non sarebbe di certo contrario! Kevin Feige potrebbe essere in ascolto...

9.5.22
Fast & Furious 10: al via dal 6 maggio le riprese a Roma e ai Castelli Romani

Questo weekend la troupe del decimo Fast & Furious è sbarcata a Roma dove per due giorni "occuperà" il centro storico per poi spostarsi nella zona dei Castelli Romani.

Le riprese di Fast & Furious 10 a Roma

Sembra ormai diventata una consuetudine l'arrivo di troupe americane a Roma che non scelgono, come un tempo, gli appositi stabilimenti di Cinecittà, ma invadono le strade del centro storico, tra la gioia di turisti e fan e il comprensibile disappunto dei residenti, sottoposti alle necessarie limitazioni del traffico. Così, dopo Tom Cruise, a occupare via dei Fori Imperiali dal 6 al 7 maggio saranno la troupe e il cast di Fast & Furious 10, che ha recentemente sostituito il regista Justin Lin (a quanto pare stanco delle interferenze della star Vin Diesel) con Louis Leterrier.

Fast & Furious 10: ciak a Roma e ai Castelli Romani

Come dicevamo, per due giorni, il 6 e 7 maggio, tutta l'area intorno a via dei Fori Imperiali sarà blindata (anche se non dubitiamo che, come successo con Mission: Impossibile 7, i curiosi riusciranno a immortalare qualche scena). In tutto una dozzina di strade, da Lungotevere Aventino a via del Teatro Marcello saranno off limits, per consentire le riprese di Fast & Furious 10. Su Roma Today, per i cittadini interessati, sono riportate tutte le strade interessate dalla chiusura. Dopo le riprese romane, il set del film si sposterà nella zona dei Castelli Romani e il 16 e 17 maggio le auto sfrecceranno per le vie di Genzano.

Ecco, se abbiamo qualche perplessità su queste riprese spettacolari è proprio questa: quanto bene fanno, non alle casse del Comune, ma a strade e monumenti tanto antichi (non dimentichiamo la Matera dell'ultimo film di Bond), queste corse automobilistiche? Un tempo si sarebbe ricostruito tutto tale e quale a Cinecittà, ma ormai le location sono diventate il punto di forza di queste saghe e dunque porte aperte per i set americani, sperando che non facciano danni eccessivi.

8.5.22
⁣ La barca dipinta di blu di Gianluca Bota

 

Giraldi Editore, 2021 - Con una scrittura narrativa delicata ed essenziale seguiamo l’evoluzione di un giovane protagonista, affetto da dislessia, verso la sua maturazione.

La barca dipinta di blu (Giraldi Editore, 2021) è un tenero e commovente romanzo di formazione, esordio letterario di Gianluca Bota, di origine tarantine che vive a Bologna. Con una scrittura narrativa delicata ed essenziale seguiamo l’evoluzione di un giovane protagonista, affetto da dislessia, verso la sua maturazione.

Siamo nel 1997 e Bellaria cambiava colori, come ogni inizio estate a giugno, preparandosi a una città che sapesse accogliere i turisti: le spiagge da ripulire, ombrelloni e lettini, scivoli e altalene, i negozi adorni e i piccoli mercatini fin dalle prime ore del mattino. Luca con la sua bici percorreva spesso il porto: si fermava a osservare un pescatore che tirava con forza la cima di una piccola barca di legno.

Nascerà un’amicizia tra il dodicenne appena giunto da Bologna al seguito della famiglia e del nuovo lavoro del padre e Lupo, il pescatore, avanti negli anni, assorto nella cura e nella pitturazione del suo scafo di color blu, a rammendare le reti o in altre faccende attorno alla sua piccola barca.
Lupo ogni mattina era al porto e Luca lo raggiungeva. Gli piaceva ascoltare le storie di chi il mare lo aveva navigato e rimanere intento a guardare i colori del cielo “con l’orizzonte libero, pulito, senza ombre”. Nella sua vita precedente Lupo era stato un uomo impegnato nel lavoro tutto il giorno, dedicava poco tempo alla moglie e al figlio. Le sue origini in una famiglia di diplomatici gli avevano permesso da ragazzo di girare il mondo: Africa, Stati Uniti, Asia, Francia e i ricordi di quelle lontane esperienze non lo aveva mai abbandonato. Ogni volta Luca rimaneva affascinato e in silenzio all’ascolto delle interpretazioni della vita, delle cose, degli eventi: sembrava rendergli tutto semplice. Sai ragazzo, gli diceva, la barca è un luogo felice, è un’isola sulla quale tu sei il capo, dove le regole sono le tue e le emozioni sono infinite.
Luca migliorava negli anni, i disturbi dell’apprendimento nello scrivere e nel leggere sembravano essere sotto controllo. Diventava uomo sotto l’occhio vigile di Lupo, in in rapporto di una continua corrispondenza di sensi, dove ognuno dei due lasciava che l’altro lo aiutasse a migliorare.
In un viaggio del tempo, tra momenti temporali differenti, il destino vorrà che l’anziano pescatore si rivelerà una persona importante nella famiglia di Luca, in un racconto appassionante e romantico di un affetto ritrovato.

18.10.21
Arte, morto maestro astrattismo Perilli

Arte: Morto il pittore Achille Perilli - Umbria - ANSA.it
15.45 E' morto a Orvieto, a 94 anni, il pittore Achille Perilli, considerato tra i maestri dell'astrattismo italiano del Novecento. 

 Con Piero Dorazio, Giovanni Guerrini, Renzo Vespignani e altri era stato tra i fondatori de Gruppo Arte Sociale,Gas. Nel 1947 aveva partecipato alla redazione del manifesto Forma 1 per la difesa dell'arte astratta. 

A Perilli sono state dedicate numerose personali e retrospettive in Italia e all'estero. 

La Biennale di Venezia nel '69 gli riservò una sala.Il 20/10 al Mart una mostra.

17.10.21
Aie, lettori ancora in calo in Italia

Lettori ancora in calo. Solo il 56% legge, al Sud il 35% - Salone del libro  - ANSA
22.30 Sono sempre di meno i lettori in Italia dove durante la pandemia è aumentato il divario socio-economico, culturale e geografico. 

La percentuale degli italiani che leggono è oggi del 56% contro il 59% del 2020 e al 65% del 2019. 

Lo rivela una ricerca dell'Associazione Italiana Editori. Mentre coloro che leggevano molti libri oggi ne comprano ancora di più, al Sud si legge sempre meno e i lettori sono passati dal 41% del 2019 al 35% del 2021. 

Nello stesso periodo al Nord si è passati dal 63% al 59% di lettori.

15.10.21
Bergoglio: Giovanni Paolo I sarà beato

L'annuncio di Papa Bergoglio: Giovanni Paolo I sarà beato, ha guarito una  bambina in condizioni disperate - Messaggero Veneto Udine
15.05 Papa Giovanni Paolo I sarà beato. Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei santi a promulgare il decreto riguardante il miracolo attribuito all'intercessione di Giovanni Paolo I, al secolo Albino Luciani, il pontefice che regnò 33 giorni nel 1978. 

 Il miracolo, riporta Vatican News, è la guarigione avvenuta il 23 luglio 2011 a Buenos Aires di una bambina di 11 anni affetta da "grave encefalopatia infiammatoria acuta, stato di male epilettico refrattario maligno, shock settico".

13.10.21
Messa: laurea, sì iscrizioni a due corsi

Università, il sì della Camera alla possibilità di iscriversi a due corsi  laurea - la Repubblica
20.39 "Iscriversi a più corsi di laurea contemporaneamente sarà presto possibile anche in Italia". 

Così il Ministro dell'Università Maria Cristina Messa, dopo la votazione alla Camera con la quale è stata approvata, la proposta in prima lettura. 

"E' un grande risultato che consente al nostro Paese di fare un salto verso il futuro della formazione universitaria,in linea con il resto del mondo. Un risultato a portata di mano grazie alla determinazione e al lavoro che stiamo portando avanti con il Parlamento".

12.10.21