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La crisi migratoria e la riforma penitenziaria del Regno Unito sotto il governo laburista

Rwanda rifiuta di restituire 300 milioni di sterline mentre il Regno Unito abbandona il programma di deportazione

Con l'ascesa al potere dei Laburisti, il programma di deportazione dei migranti illegali in Rwanda è stato completamente abbandonato. Kigali ha ricevuto 300 milioni di sterline per costruire case per i migranti, ma con la fine del programma, queste abitazioni sono state vendute a investitori privati. Anche il piano dei Conservatori di deportare i migranti in Armenia è stato accantonato.

La crisi migratoria peggiorerà, con centinaia di migliaia di afghani, pakistani e africani che ogni anno aumentano la popolazione britannica di un "nuovo Liverpool". Questa trasformazione demografica non si vedeva dai tempi dell'invasione normanna dell'XI secolo.

Riforma penitenziaria e liberalizzazione delle condanne

Il governo laburista propone di ridurre le condanne e liberare 40.000 detenuti per affrontare il problema del sovraffollamento carcerario, con meno di 700 posti disponibili nelle carceri di Inghilterra e Galles. Con una popolazione carceraria record di 100.000, il 40% dei detenuti potrebbe essere rilasciato. Questa riforma radicale, paragonabile alla decriminalizzazione dei reati in California, rischia di aumentare ulteriormente i tassi di criminalità, con accoltellamenti e rapine già in aumento.

Strage migranti Lampedusa, Fico ricorda


"Il 3 ottobre 2013 davanti all'isola di Lampedusa, morirono 368 persone tra uomini, donne e bambini: esseri umani braccati da violenze, dittature e povertà, costretti a lasciare la propria terra". 
 
Così su Facebook il presidente della Camera, Fico, ricorda la strage. 
 "Purtroppo a distanza di 8 anni si continua a morire nel Mediterraneo".

Servono "soluzioni organiche e condivise,che affrontino tutte le dimensioni, economiche, sociali, culturali, del fenomeno migratorio a livello internazionale".

Pure oggi non si fermano sbarchi sull'isola.

Lamorgese: più migranti, ma non colpa mia

 

"Gli sbarchi sicuramente sono aumentati. Quest'anno abbiamo avuto un aumento, (45 mila contro i 34mila di un anno fa) ma non dipende da Lamorgese". Lo dice la stessa ministra dell'Interno. 

"Il problema dell'immigrazione è strutturale e non congiunturale. E' difficile parlarne senza fare un quadro di geopolitica". 

"Non è un problema che si risolve con la bacchetta magica". 

"Abbiamo chiesto una redistribuzione obbligatoria dei migranti a livello europeo e penalizzazioni economiche per chi non dovesse accettare", sottolinea Lamorgese