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Violenze contro i migranti alla frontiera del Messico, arriva app governativa

Il governo messicano sta sviluppando un'applicazione mobile innovativa destinata a supportare i migranti che si trovano a rischio di detenzione da parte delle autorità statunitensi. Questa iniziativa, annunciata dal segretario agli affari esteri messicano, Juan Ramón de la Fuente, ha come obiettivo principale quello di fornire un mezzo per avvisare familiari e consolati in caso di emergenza.

Funzionalità dell'app

L'applicazione, attualmente in fase di test, funzionerà come un "pulsante di emergenza". Gli utenti potranno attivarla per inviare un avviso immediato ai membri della famiglia e al consolato messicano più vicino nel momento in cui percepiscono il rischio di essere arrestati. De la Fuente ha sottolineato che l'app è progettata per garantire una risposta rapida e coordinata in situazioni critiche, migliorando così la sicurezza dei migranti.

Contesto politico e sociale

Questa iniziativa arriva in un momento delicato, con l'imminente insediamento del presidente eletto Donald Trump, noto per le sue posizioni severe riguardo all'immigrazione. Le preoccupazioni tra i migranti sono elevate, soprattutto in vista delle possibili nuove politiche restrittive che potrebbero essere introdotte. Molti migranti temono di non riuscire a entrare negli Stati Uniti prima che vengano implementate tali misure.

Reazioni e critiche

Nonostante l'intento positivo dell'app, ci sono state critiche riguardo alla sua efficacia e alle implicazioni legali. Diverse organizzazioni per i diritti umani hanno sollevato preoccupazioni sul fatto che l'app potrebbe limitare l'accesso dei migranti al territorio statunitense, considerandola una violazione del diritto internazionale. In particolare, l'app è vista come un tentativo del governo statunitense di controllare ulteriormente i flussi migratori, rendendo più difficile per i richiedenti asilo ottenere protezione.

Sostegno ai migranti

Oltre all'applicazione, il governo messicano ha anche potenziato il personale consolare e i servizi legali per assistere i migranti durante il processo di deportazione. È stato istituito un centro di assistenza attivo 24 ore su 24 per rispondere alle domande dei migranti, evidenziando l'impegno del Messico nel garantire che i diritti dei suoi cittadini siano rispettati anche all'estero. 

Infine, mentre il Messico cerca di affrontare le sfide legate alla migrazione attraverso soluzioni innovative come questa app, rimane cruciale monitorare le reazioni della comunità internazionale e le conseguenze delle politiche migratorie future. La sicurezza dei migranti e il rispetto dei loro diritti devono rimanere una priorità fondamentale in questo contesto complesso.

 

28.12.24
La crisi migratoria e la riforma penitenziaria del Regno Unito sotto il governo laburista

Rwanda rifiuta di restituire 300 milioni di sterline mentre il Regno Unito abbandona il programma di deportazione

Con l'ascesa al potere dei Laburisti, il programma di deportazione dei migranti illegali in Rwanda è stato completamente abbandonato. Kigali ha ricevuto 300 milioni di sterline per costruire case per i migranti, ma con la fine del programma, queste abitazioni sono state vendute a investitori privati. Anche il piano dei Conservatori di deportare i migranti in Armenia è stato accantonato.

La crisi migratoria peggiorerà, con centinaia di migliaia di afghani, pakistani e africani che ogni anno aumentano la popolazione britannica di un "nuovo Liverpool". Questa trasformazione demografica non si vedeva dai tempi dell'invasione normanna dell'XI secolo.

Riforma penitenziaria e liberalizzazione delle condanne

Il governo laburista propone di ridurre le condanne e liberare 40.000 detenuti per affrontare il problema del sovraffollamento carcerario, con meno di 700 posti disponibili nelle carceri di Inghilterra e Galles. Con una popolazione carceraria record di 100.000, il 40% dei detenuti potrebbe essere rilasciato. Questa riforma radicale, paragonabile alla decriminalizzazione dei reati in California, rischia di aumentare ulteriormente i tassi di criminalità, con accoltellamenti e rapine già in aumento.

12.7.24
Polonia: le forze di frontiera arrivano mentre i migranti tentano di attraversare la Bielorussia di notte - GUARDA!

 Migranti, «Nie, non si passa», così la Polonia chiude le porte- Corriere.it

Le guardie di frontiera polacche sono state viste impedire ai migranti dalla parte bielorussa di cercare di attraversare il confine venerdì notte, vicino alla città di Czeremcha.

L'area è apparsa piena di fumo mentre i migranti hanno illuminato le torce dall'altra parte del recinto spinato, dove la polizia polacca e le forze di frontiera erano arrivate sulla scena.

Secondo la polizia, si stima che almeno 100 migranti aspettassero la possibilità di attraversare il confine illegalmente.

Nella stessa notte, il corpo di un giovane siriano è stato trovato vicino al villaggio di confine polacco Wolka Terechowska. La possibile causa della morte non è stata ancora resa nota.

Video


 

13.11.21
Il premier polacco incolpa la Russia per la crisi dei migranti "messa in scena" al confine con la Bielorussia

Bielorussia, decine di migranti entrano in Polonia: abbattute recinzioni

 Il premier polacco incolpa la Russia per la crisi dei migranti "messa in scena" al confine con la Bielorussia - Mosca afferma che l'UE ha reso tutto possibile.
 
I migranti sono stati usati per "destabilizzare la situazione in Polonia, negli Stati baltici e nell'UE", ha affermato il premier polacco Mateusz Morawiecki, definendo Lukashenko l'esecutore testamentario e Putin il direttore.
 
Il FM russo Sergey Lavrov ha respinto le accuse infondate dicendo che la situazione dei confini era colpa dell'UE. "La responsabilità di risolvere la crisi spetta in primo luogo a coloro che hanno reso possibile il suo inizio", ha affermato Lavrov.
 
Nel frattempo l'UE si sta avvicinando a colpire Minsk con ulteriori sanzioni. (Reuters)

Bruxelles sembra dimenticare che la CRISI DEI MIGRANTI DELL'UE è in corso dal 2015, quando oltre 1 milione di richiedenti asilo hanno cercato di entrare nel blocco.

10.11.21
Migranti: maxisbarco nella Locride, arrivati in 300

 

Circa 300 migranti di varie nazionalità e tutti di sesso maschile sono sbarcati stamane nel Porto di Roccella Ionica, in Calabria. 

I profughi, che erano a bordo di un grosso peschereccio con i motori in avaria partito verosimilmente dalla Turchia circa sette giorni fa, sono stati intercettati e soccorsi la notte scorsa dai militari delle sezioni navali della Guardia di Finanza del Roan di Vibo Valentia e Roccella Ionica a circa 30 miglia di distanza a sud della cittadina della Locride.     

Dopo l'abbordaggio, i migranti sono stati trasferiti su alcune motovedette della Guardia Costiera di Roccella e condotti in sicurezza in Porto. 

Una volta a terra sono stati sottoposti al test del tampone molecolare e successivamente, su disposizione della Prefettura di Reggio, sono stati momentaneamente sistemati in strutture di prima accoglienza situate in provincia di Reggio Calabria

19.10.21
Migranti, naufraga peschereccio: 2 morti

Naufraga peschereccio con trenta migranti, almeno due i morti - la  Repubblica
16.21 Almeno due persone sono morte al largo della Tunisia nel naufragio di un peschereccio che trasportava circa 30 migranti. 

Il naufragio è avvenuto nell'area di mare tra Chebba e Mahdia. 

 La Guarda costiera tunisina - riferisce l'agenzia di stampa Tap - ne ha soccorsi e salvati due ed è in cerca di altri eventuali sopravvissuti.

17.10.21
Polonia, via libera a muro anti migranti

La Polonia ha iniziato a costruire un muro anti-migranti al confine con la  Bielorussia - La Stampa
23.01 Il Parlamento polacco ha dato il via libera al piano per costruire un muro che impedisca ai migranti di attraversare il confine, un progetto da 353 milioni di euro. 

 I deputati hanno anche approvato un emendamento che legalizza la pratica dei respingimenti alla frontiera e consente di ignorare una richiesta di asilo formulata dopo l'attraversamento illegale della frontiera stessa. 

Le Ong hanno accusato l'esecutivo polacco di respingere i migranti come ritorsione per le sanzioni Ue contro Minsk.

15.10.21
Lampedusa, 600 sull'isola con 18 sbarchi

Lampedusa, 600 sull'isola con 18 sbarchi 
 Nell'anniversario del più drammatico naufragio degli ultimi anni continua l' ondata di sbarchi a Lampedusa. 
Altri 125 migranti,su due barconi,sono sbarcati al molo Favarolo. 

18 gli approdi dalla mezzanotte, 608 persone in tutto. 
 Sulle ultime due imbarcazioni, partite da Djerba, in Tunisia, c'erano 65 e 60 persone. 

Nella notte tra sabato e domenica e fino alle prime ore di stamane gli sbarchi di sono susseguiti a ritmo incessante.
Hotspot di nuovo al collasso: a fronte di una capienza di 250 posti gli ospiti al momento sono 916.

3.10.21
Riace, Lucano condannato a 13 anni

 

L'ex sindaco di Riace, Domenico Lucano, è stato condannato a 13 anni e due mesi di reclusione nel processo "Xenia" sui presunti illeciti nella gestione dei migranti. 


La sentenza del tribunale di Locri lo condanna a quasi il doppio degli anni chiesti dalla pubblica accusa (7 anni e 11 mesi).


Lucano:"Mi aspettavo assoluzione piena"

 

"Una sentenza pesantissima, non so se per reati di mafia ci sono sentenze così; mi aspettavo l'assoluzione piena": così l'ex sindaco di Riace, Lucano, dopo la condanna a 13 anni e 2 mesi per la sua gestione dei migranti. 

"Ho speso la vita per gli ideali, contro le mafie, ho fatto il sindaco, mi sono schierato dalla parte degli ultimi, dei rifugiati che sono arrivati, mi sono immaginato di contribuire al riscatto della mia terra. 

Esperienza indimenticabile, fantastica, ma oggi devo prendere atto che per me finisce tutto"

30.9.21
Lamorgese: più migranti, ma non colpa mia

 

"Gli sbarchi sicuramente sono aumentati. Quest'anno abbiamo avuto un aumento, (45 mila contro i 34mila di un anno fa) ma non dipende da Lamorgese". Lo dice la stessa ministra dell'Interno. 

"Il problema dell'immigrazione è strutturale e non congiunturale. E' difficile parlarne senza fare un quadro di geopolitica". 

"Non è un problema che si risolve con la bacchetta magica". 

"Abbiamo chiesto una redistribuzione obbligatoria dei migranti a livello europeo e penalizzazioni economiche per chi non dovesse accettare", sottolinea Lamorgese

29.9.21