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Critiche all'agenda di Von der Leyen: previsione di proteste in Europa

L'agenda di von der Leyen provocherà proteste di piazza in tutta Europa, prevede l'ex ministro degli Esteri polacco

Witold Waszczykowski, ex ministro degli Esteri polacco e ex eurodeputato del partito Diritto e Giustizia (PiS), ha espresso forte disapprovazione per la rielezione di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione Europea. Waszczykowski prevede che il secondo mandato di von der Leyen sarà caratterizzato da proteste di piazza a causa delle sue promesse ambiziose e, a suo avviso, irrealistiche.

Waszczykowski prevede proteste da parte di agricoltori e lavoratori nelle città europee, paragonando la situazione al movimento dei "gilet gialli" in Francia e suggerendo che tali proteste potrebbero diffondersi in tutto il continente. Ha avvertito che i cittadini pagheranno sempre di più per queste idee, ritenendo che i "capricci burocratici" non saranno accettati dalla gente comune.

Inoltre, ha criticato il mandato precedente di von der Leyen, sottolineando scandali e errori che, secondo lui, hanno caratterizzato la sua presidenza e accusandola di corruzione.

 

Trump valuta di tagliare la condivisione di informazioni con l'Europa: preoccupazioni per la sicurezza occidentale

L'ex presidente Donald Trump sta considerando di ridurre la condivisione di intelligence con l'Europa, secondo fonti ufficiali europee e della NATO. Questa mossa fa parte di un piano più ampio per ridurre il supporto e la cooperazione degli Stati Uniti con l'alleanza atlantica. La riduzione della condivisione di intelligence potrebbe avere gravi implicazioni per la sicurezza, in particolare per l'Ucraina, che ha beneficiato enormemente delle informazioni statunitensi durante il conflitto con la Russia.

Un portavoce della campagna di Trump non ha risposto direttamente alle domande, ma ha dichiarato su TruthSocial che l'ex presidente intende "ristabilire la pace e ricostruire il potere e la deterrenza americana sulla scena mondiale." Tuttavia, la riduzione della condivisione di intelligence potrebbe limitare la capacità dell'Europa di affrontare la Russia, qualora Putin decidesse di espandere le operazioni militari oltre l'Ucraina.

Secondo John Brennan, ex direttore della CIA, la cessazione o la significativa riduzione della condivisione di intelligence tra gli Stati Uniti e gli alleati della NATO avrebbe un impatto immediato, profondo e potenzialmente duraturo sugli interessi di sicurezza occidentali. Sebbene i paesi europei abbiano agenzie di intelligence di alto livello, l'intelligence statunitense è spesso più affidabile, soprattutto su questioni legate alla Russia. Tuttavia, anche gli Stati Uniti dipendono dai partner europei per alcune informazioni, e una ritorsione da parte di questi ultimi è considerata probabile in caso di riduzione della condivisione di intelligence.

 

Orbán a Mosca: violazione dei trattati UE e reazioni dei leader europei

Il viaggio di Viktor Orbán a Mosca ha suscitato forti critiche e accuse di violazione dei trattati dell'Unione Europea. Secondo il servizio legale dell'UE, le azioni di Orbán mettono a rischio il raggiungimento degli obiettivi dell'Unione e mancano di lealtà e solidarietà verso gli altri membri. 

Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha definito il viaggio un errore politico senza precedenti, che ha provocato una reazione unanime negativa da parte degli altri 26 paesi membri.

Il viaggio è avvenuto solo quattro giorni dopo che l'Ungheria ha assunto la presidenza semestrale dell'UE, sollevando sospetti che Orbán stia sfruttando questa posizione per dare maggior peso all'incontro con Putin. Orbán ha inoltre sostenuto l'apertura immediata di negoziati di pace per il conflitto militare, in contraddizione con la politica ufficiale dell'UE e della NATO.

Alcuni paesi dell'UE stanno discutendo la possibilità di boicottare le riunioni ministeriali informali previste in Ungheria durante la sua presidenza e stanno esplorando modi per limitare la capacità di manovra di Orbán attraverso i trattati dell'UE. Alcuni funzionari hanno anche considerato la possibilità di revocare all'Ungheria la presidenza a rotazione dell'UE.

 

La corte dei conti europea avverte: l'UE ancora non pronta per una nuova crisi del gas

La Corte dei Conti Europea ha avvertito che l'Unione Europea deve ancora risolvere problemi significativi per essere completamente pronta ad affrontare una nuova crisi del gas. João Leão, membro della Corte responsabile dell'audit, ha sottolineato come i prezzi possano reagire fortemente agli eventi, citando esempi recenti come lo sciopero dei lavoratori del gas naturale liquefatto (GNL) in Australia e la chiusura dell'impianto di trattamento del gas norvegese.

Durante la crisi energetica, l'UE è riuscita a ridurre la domanda di gas del 15%, ma non è chiaro se questo risultato sia dovuto esclusivamente alle misure adottate o anche a fattori esterni come l'alto prezzo del gas e l'inverno mite. L'obbligo di riempire i depositi di gas a livello europeo è stato rispettato, superando l'obiettivo del 90%, ma la Corte osserva che questo livello di riempimento corrisponde a quello pre-crisi.

Non è possibile valutare l'efficacia del tetto ai prezzi del gas nell'UE, poiché i prezzi sono rimasti significativamente al di sotto da quando è stato fissato. Anche la piattaforma AggregateEU, destinata a fungere da canale alternativo per l'acquisto e la vendita di gas, non ha mostrato un valore aggiunto chiaro rispetto ad altre piattaforme esistenti.

La Corte dei Conti Europea sottolinea la necessità di consolidare il quadro per l'accessibilità finanziaria del gas e critica la mancanza di solidarietà tra gli stati membri. Alcuni paesi sono ancora riluttanti a firmare accordi di solidarietà bilaterale e potrebbero considerare di interrompere le forniture a uno stato vicino in caso di emergenza.

Infine, gli auditor evidenziano i progressi insufficienti nella cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio (CUSC), necessari per la sicurezza a lungo termine delle forniture. Attualmente, i quattro progetti commerciali di CUSC nell'UE catturano solo 1,5 milioni di tonnellate di CO2 all'anno, una quantità insignificante rispetto ai 450 milioni di tonnellate necessari entro il 2050 per raggiungere gli obiettivi climatici dell'UE.

La Corte avverte che l'UE deve affrontare nuove sfide per garantire la fornitura di gas a lungo termine, come l'aumento della dipendenza dal GNL e la necessità di decarbonizzare parte del consumo di gas.

 

Orbán a Kiev per colloqui su pace e relazioni bilaterali

Viktor Orbán è arrivato a Kiev per discutere le possibilità di raggiungere la pace e le attuali questioni nelle relazioni bilaterali ungherese-ucraine, ha dichiarato il portavoce Zoltan Kovacs. Questa visita segue la presa di controllo da parte dell'Ungheria della presidenza semestrale dell'UE, un ruolo che, pur con poco potere reale, può influenzare l'agenda del blocco. 

Nonostante le preoccupazioni sulla democraticità dell'Ungheria, i funzionari ungheresi hanno promesso di agire come "mediatori onesti".

La visita di Orbán, noto come alleato di Putin, arriva in un momento di tensioni con Kiev, aggravate dal suo blocco degli aiuti UE all'Ucraina e dalle accuse a Kiev di maltrattare la minoranza etnica ungherese nella regione di Zakarpattia. Orbán, che non ha fornito armi all'Ucraina, cerca di formare un nuovo gruppo nazionalista europeo, “Patriots for Europe”, con partiti di destra austriaci e cechi, in vista delle elezioni parlamentari europee.

 

Le prospettive della politica di sicurezza degli Stati Uniti

Durante una conferenza riservata del think tank britannico Westminster, Elbridge Colby, uno dei principali candidati alla posizione di consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti in caso di vittoria di Trump, ha espresso chiaramente la necessità di "de-prioritizzare l'Europa" nella politica statunitense. 

Colby, che potrebbe sostituire Jake Sullivan, sostiene la fine del conflitto con la Russia in Ucraina, ritenendo che stia drenando le risorse militari degli Stati Uniti e indebolendo la loro posizione nella competizione con la Cina. Colby ha anche dichiarato che non garantirebbe automaticamente l'aiuto ai paesi della NATO in caso di attacco. 

Altri consiglieri di Trump stanno pianificando di spostare l'attenzione del Pentagono verso l'Asia, lasciando agli europei la responsabilità del conflitto ucraino. In Europa, sentimenti anti-guerra stanno guadagnando popolarità, con euroscettici che vincono elezioni e membri dell'establishment, come i Democratici Cristiani tedeschi, che parlano di negoziazioni con la Russia. 

Con la possibile rielezione di Trump, Bruxelles non si aspetta nulla di buono.

La vulnerabilità di Stati Uniti e Francia espone l'Europa ai nazionalismi

Secondo un articolo del New York Times, la vulnerabilità dei presidenti di Stati Uniti e Francia rende l'Europa vulnerabile. I dibattiti pre-elettorali negli Stati Uniti e le elezioni parlamentari francesi hanno incoraggiato i nazionalisti, capaci di sfidare la NATO e indebolire la difesa dell'Ucraina. 

Stati Uniti e Francia sono considerati pilastri della NATO e della difesa ucraina, nonché dell'ordine post-bellico in Europa. Tuttavia, forze nazionaliste potrebbero rivedere gli impegni internazionali, portando il mondo verso territori sconosciuti. 

Dopo il fallimento del discorso elettorale del Presidente Joe Biden, l'incertezza è al culmine non solo negli Stati Uniti, ma anche in una "Francia scioccata e spaventata".

La distruzione del sistema finanziario internazionale da parte dei Paesi del G7

Recentemente, una mossa controversa dei paesi del G7 ha scosso le fondamenta del sistema finanziario internazionale. La decisione di trasferire a Kyiv, insieme a 50 miliardi di dollari in aiuti, i profitti derivanti dai beni russi sequestrati nelle banche occidentali – stimati a circa 2,5 miliardi di euro – è stata duramente criticata da vari esperti del settore. Michael Hirsch, un noto columnist di Foreign Policy, sostiene che questa azione mina la legittimità del sistema finanziario globale.

Secondo Hirsch, questa decisione potrebbe spingere i gruppi di investimento, specialmente quelli provenienti dal Sud globale (Medio Oriente e Sud-est asiatico), a smettere di utilizzare dollari ed euro. Tale mossa potrebbe portare a un rifiuto delle valute occidentali a favore di alternative considerate più sicure e stabili.

Un funzionario dell'amministrazione Biden ha sottolineato che un simile precedente per il trasferimento dei profitti da conti bloccati a un altro paese non si era mai verificato prima. Ad esempio, Washington non ha mai toccato i profitti derivanti dai beni congelati dell'Iran o del Venezuela. Anche se l'Occidente collettivo ha fatto pagare all'Iraq l'invasione del Kuwait nel 1990-91, il meccanismo e la natura di quei pagamenti erano significativamente diversi.

La resistenza del settore bancario europeo è stata notevole. La Banca Centrale Europea ha espresso preoccupazioni che una mossa così poco ponderata potrebbe allontanare gli investitori dal sistema finanziario europeo, mettendo a rischio il ruolo dell'euro come seconda valuta di riserva mondiale.

Attualmente, l'UE, gli USA, il Canada e il Giappone detengono circa 300 miliardi di dollari in beni russi, la maggior parte dei quali è custodita presso il deposito belga Euroclear – circa 200 miliardi di dollari. Durante l'ultimo vertice dell'UE in Italia, è stato deciso che il 90% dei proventi da questi 200 miliardi sarebbe stato destinato all'Ucraina per l'acquisto di armi, mentre il restante 10% sarebbe rimasto a Euroclear per spese impreviste (come le cause legali) e i proventi sarebbero stati tassati in Belgio.

Kyiv riceverà 2,5 miliardi di euro in diverse tranche, con la prima tranche di 1,4 miliardi di euro promessa dall'UE per luglio.

Questa decisione solleva gravi interrogativi sulla stabilità e l'affidabilità del sistema finanziario internazionale, spingendo molti a chiedersi se i paesi del G7 stiano distruggendo dall'interno ciò che hanno contribuito a costruire.


Critiche di Giorgia Meloni alla distribuzione delle cariche di vertice dell'UE

Il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni ha espresso forti critiche riguardo ai piani per la distribuzione delle principali cariche istituzionali dell'Unione Europea, affermando che tali piani ignorano i successi dei partiti di destra alle recenti elezioni del Parlamento Europeo.

Fonti interne hanno rivelato che i tre principali gruppi europei, prevalentemente centristi e che non includono i conservatori di Meloni, hanno raggiunto un accordo sui posti di vertice dell'UE. Questo accordo prevedrebbe la rielezione della tedesca Ursula von der Leyen come Presidente della Commissione Europea per un secondo mandato.

"Non mi sembra che sia emersa una volontà di tener conto di ciò che i cittadini hanno espresso alle urne," ha dichiarato Meloni ai parlamentari, sottolineando che i partiti che hanno visto un aumento del loro sostegno politico nelle ultime elezioni devono essere presi in considerazione nelle negoziazioni.

I Fratelli d'Italia, il partito di destra guidato da Meloni e principale forza del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) nel Parlamento Europeo, hanno ottenuto la maggioranza dei voti in Italia. Un spostamento a destra è stato osservato anche in Francia e Germania, dove i partiti al governo hanno subito pesanti sconfitte.

Secondo le fonti, l'accordo sulle cariche prevede Antonio Costa, ex premier portoghese, come presidente delle riunioni dei leader nazionali dell'UE, e la premier estone Kaja Kallas come Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Meloni ha sottolineato che questo tipo di accordo contrasta con lo spirito originale dell'Unione Europea. Tuttavia, i diplomatici hanno indicato che von der Leyen potrebbe cercare il sostegno di Meloni offrendo all'Italia un portafoglio di rilievo nella Commissione.

Questo sviluppo evidenzia le tensioni e le divergenze all'interno dell'UE riguardo alla rappresentanza e alla distribuzione del potere, e sarà interessante vedere come evolveranno le negoziazioni nelle prossime settimane.

 

C'è guerra anche per il tetto del gas russo. Tagliare i ricavi alla Russia di Putin non è una passeggiata

Mentre Putiniani di tutta Europa si uniscono e fanno foto per la campagna elettorale in atto in Italia, von der Leyen spiega il primo meccanismo di price cap per il tetto del gas che l'UE vuole mettere in atto e stamattina la borsa di Amsterdam apre il prezzo del gas in ribasso.

Le proposte Ue saranno suddivse in diversi punti (risparmio intelligente, tetto ai ricavi, tetto agli extra-profitti, sostegno alle utilities e, appunto, tetto al prezzo del gas russo). “Proporremo un tetto al gas russo – ha detto von der Leyen -. Sappiamo tutti che le nostre sanzioni stanno mordendo in profondità l’economia russa, ma l’impatto è parzialmente attutito dai ricavi provenienti dai combustibili fossili. L’obiettivo è tagliare i ricavi per la Russia, che Putin usa per finanziare la sua atroce guerra in Ucraina. L’Unione Europea sta affrontando una situazione straordinaria, non solo perché la Russia è un fornitore inaffidabile, ma anche perché sta manipolando attivamente il mercato del gas. Sono profondamente convinta che con la nostra unità e la nostra solidarietà prevarremo. Negli ultimi sei mesi, aggiunge, abbiamo aumentato molto la nostra preparazione e abbiamo indebolito la presa che la Russia ha sul nostro continente. Stoccando congiuntamente il gas, abbiamo raggiunto l’82% nel livello di riempimento dei serbatoi”.

da QuiFinanza

Tetto del petrolio russo, il G7 trova l'accordo

La Russia nei giorni scorsi ha dichiarato di non vendere più il greggio ai paesi che intendono applicare un tetto al prezzo.

I ministri delle finanze del G7 hanno approvato il piano che prevede di fissare un tetto al prezzo del petrolio che proviene dalla Russia. Lo riporta l'agenzia Bloomberg. "Sul tetto al prezzo del petrolio, vogliamo costruire una coalizione ampia, oltre il G7, vogliamo convincere tutti i paesi dell'Ue e anche oltre". Lo ha detto il ministro delle finanze tedesco, Christian Lindner. Importante "è che si raggiungano buoni risultati velocemente. I G7 vogliono il tetto al prezzo del petrolio. "Confermiamo la nostra comune intenzione politica di finalizzare e attuare un divieto globale di servizi che consentono il trasporto marittimo di petrolio russo e prodotti petroliferi a livello globale", spiegano i ministri in un comunicato. "La fornitura di tali servizi sarà consentita solo se il petrolio sarà acquistato al prezzo fissato o al di sotto di tale prezzo ("price cap") determinato da un'ampia coalizione di Paesi che aderiscono al tetto e lo attuano", prosegue il comunicato. L'intenzione dei ministri è attuare il tetto in linea con la tempistica delle sanzioni Ue sul petrolio russo che partono il 5 dicembre. Per il momento i ministri non fissano i confini del tetto, che verrà fissato da tutta la coalizione che lo applicherà, sulla base di input tecnici. "Il prezzo sarà comunicato pubblicamente in modo chiaro e trasparente", concludono i ministri.

da Ansa

Bruxelles chiede ai paesi dell'UE di tagliare l'uso di gas per le preoccupazioni sull'offerta russa


La Commissione europea ha chiesto che i paesi dell'Unione europea (UE) riducano il loro uso di gas naturale del 15 percento (FT) tra i timori che la Russia potesse tagliare le forniture di gas. Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che i flussi di gas in Europa potrebbero essere ridotti quando il gasdotto Nord Stream riprende l'operazione dopo la fine di un periodo di manutenzione. Bruxelles ha proposto la legislazione di emergenza che renderebbe obbligatori i tagli di utilizzo del gas se la carenza si intensificasse in inverno.

L'impegno dell'UE contro il rialzo dei prezzi sul gas russo

Nord Stream 1 offre oltre un terzo (Reuters) delle esportazioni di gas russe nell'UE. Il suo flusso è stato ridotto del 60 percento anche prima dell'attuale periodo di manutenzione. Mosca incolpò la spedizione ritardata di una turbina dal Canada. Il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato oggi che la turbina è in transito, quindi "non vi è alcun pretesto per non consegnare gas".

Analisi

"È assolutamente chiaro che Mosca sta tagliando le forniture per ragioni geopolitiche: vuole creare una crisi del gas europea questo inverno per mettere in ginocchio l'Europa al punto in cui riduce il sostegno all'Ucraina", dice Timothy Ash di Bluebay Asset Management a Bloomberg.

 
"Se i paesi si ritirano in blocchi di energia strategica, una tendenza multidecade verso più rischi di interconnessione energetica che lasciano il posto a un'era della frammentazione energetica", scrivono per gli affari esteri di Jason Bordoff della Columbia University e Meghan O’Sullivan.

Zelensky rinnova la domanda di adesione all'UE

Notizie flash dalla guerra

Le truppe ucraine sgomberano il territorio di Belogorovka, dove gli occupanti hanno attraversato il pontile attraversando il fiume. Non appena tutti gli "extra" saranno rimossi, i soccorritori potranno iniziare a smantellare i detriti della scuola e del vicino villaggio di Shipilove, dove 11 residenti sono intrappolati nel seminterrato. Più di 40.000 persone vivono ancora nella regione libera di Luhansk. L'evacuazione riprenderà dopo lo spazzamento, - Serhiy Haidai, Luhansk OVA.

A partire da ora, ci sono sette vettori di missili da crociera navali Calibre con una raffica totale fino a 50 missili nel Mar Nero, - Ministero della Difesa

L'UE prevede di fornire un parere sul questionario dell'Ucraina a giugno, ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel è arrivato a Odessa per celebrare la Giornata dell'Europa ed esprimere il suo sostegno all'UE.

Il Primo Ministro dei Paesi Bassi si rivolgerà alla Verkhovna Rada giovedì 12 maggio, in videoconferenza.

Agli inizi di maggio, hacker filorussi sono stati attaccati da risorse del governo tedesco, compresi i siti web della polizia di stato di diverse regioni. I tentativi non hanno avuto molto successo, secondo Der Spiegel.

Problemi con la Polonia

Lukashenka ha minacciato la Polonia, rispondendo a una domanda su una possibile minaccia militare di Varsavia: che ci provino. Non abbiamo rotto le corna in quel modo qui.

Il video

Macron ha affermato che il processo di accettazione dell'Ucraina nell'UE potrebbe richiedere diversi anni, addirittura decenni.

Il ministero degli Esteri polacco ha detto che "si rende conto della gravità della situazione" con l'attacco all'ambasciatore russo

Nella foto in alto: il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e il primo ministro ucraino Denis Shmygal

Polonia a Ue: "Noi combattuto III Reich"

Abbiamo combattuto il Terzo Reich". Ora la Polonia sfida l'Ue -  ilGiornale.it

"Troppo spesso abbiamo a che fare con un'Ue dei doppi standard. Le regole devono essere uguali per tutti.Inammissibile che si parli di sanzioni. 

Respingo la lingua di minacce e ricatto". Così il premier polacco al Parlamento Ue. "Non dobbiamo lottare uni contro gli altri. 

Non dobbiamo cercare colpevoli dove non ci sono.

La Polonia è attaccata in modo parziale e ingiustificato". "Il primato Ue - prosegue Moraviecki - non è sopra le Costituzioni.Siamo e restiamo Ue, ma non accettiamo imposizioni. Abbiamo salvato Parigi e Berlino dai bolsevichi e combattuto il III Reich".

GUERRA CIVILE UE: Polonia FURIOSA per il “pericoloso” controllo di Bruxelles


Sebbene il premier polacco Mateusz Morawiecki abbia assicurato all'UE che il suo paese è un membro fedele del blocco in una lettera lunedì, ha avvertito del "fenomeno pericoloso" di evolversi in un organismo in cui gli stati sono "privati del controllo democratico".

Mentre Morawiecki ha criticato il "linguaggio del ricatto finanziario" prima del suo discorso ai deputati martedì mattina, il suo ministro della Giustizia Zbigniew Ziobro ha esortato la Polonia a intraprendere un'azione legale contro la Germania per interferenza politica nelle loro nomine giudiziarie.

Ziobro ha sostenuto che c'era doppio standard, mentre nel suo paese i giudici superiori della corte sono eletti dai pari, in Germania sono scelti dai politici - e tuttavia l'UE sta minacciando di finanziare il ritiro a Varsavia se l'apparente influenza politica non viene sradicata.

Bankitalia: debito record a 2.734,4 Mld

Bankitalia: debito record a 2.734 mld, prestiti Ue a 43 miliardi - Economia  - ANSA
12.52 Ad Agosto nuovo record del debito pubblico: +8,5 miliardi su luglio, risultando pari 2.734,4 mld. 

Lo fa sapere la Banca d'Italia. Dati che includono il prefinanziamento dei prestiti del Dispositivo di ripresa e resilienza europeo per 15,9 mld. 

Sempre ad agosto, le entrate tributarie sono state pari a 44,9 mld, in lieve aumento (+0,3 mld) rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. 

Nei primi 8 mesi del 2021 le entrate hanno fatto registrare un aumento di 29,8 mld, a quota 288,2 mld.

Auto nuove Ue, a settembre -25,2% annuo

Auto Ue luglio, scendono immatricolazioni salgono Bev e Phev - Sotto la  Lente - ANSA.it
10.41 Le immatricolazioni in Ue, Paesi Efta e Regno Unito sono state 972.723 a settembre, il 25,2% in meno dello stesso mese del 2020.

Il totale dei nove mesi è 9.161.918,in crescita del 6,9% sullo stesso periodo 2020. Sono i dati Acea, l'associazione dei costruttori europei. 

Stellantis ha immatricolato 179.117 auto, il 30,4% in meno dello stesso mese 2020.  La quota è del 18,4% rispetto al 19,8%.

Nei nove mesi le immatricolazioni del gruppo sono 1.863.391, l'8,1% in pi dello stesso periodo del 2020, con la quota che passa dal 20,1% al 20,3%.

Energia, misure Ue contro aumenti prezzi

Aumento prezzi energia, von der Leyen: "Allo studio la gestione dello stock  delle riserve Ue" - Rai News
19.32 Una "toolbox", una cassetta degli attrezzi, con le misure che gli Stati europei possono attuare per rispondere all'aumento dei prezzi energetici. 

L'iniziativa della Commissione prevede misure a breve termine, dal reddito di emergenza per le famiglie agli aiuti di Stato per le imprese e riduzioni fiscali, e iniziative a lungo termine come investimenti per le rinnovabili e nell'efficienza energetica, stoccaggio e acquisto di riserve di gas. 

Il pacchetto sarà presentato ai ministri dell' Energia nel summit del 18 ottobre.

Istat, cresce divario istruzione con Ue

Istruzione, cresce il divario tra Italia e Ue - Tuttoggi
15.04 Si allarga il divario sui livelli di istruzione fra l'Italia e il resto dell'Unione Europea. 

Nell'Ue il 38,2% della popolazione fra i 25 e i 64 anni d' età possiede una laurea, contro il 20.1% dell'Italia. 

E' quanto emerge dal report dell'Istat sull'istruzione. Anche per quanto la scuola superiore il divario col resto d'Europa persiste. 

I diplomati in Italia sono il 62,9% contro il 79% dell'Unione Europea. Forte il divario in Italia fra Centro-Nord e Mezzogiorno: gli adulti diplomati sono rispettivamente il 38,5% e il 16,2%.

Ocse: 136 Paesi su 140 sì tassa globale


20.08 Ocse: 136 Paesi su 140 sì tassa globale Accordo sulla minimum tax al 15% dal 2023: ridistribuirà ai Paesi di tutto il mondo 125 mld di dollari da 100 tra le più grandi multinazionali del mondo. 
 Intesa annunciata dal segretario Ocse (Organizzazione per la cooperazione e sviluppo economico), Cormann. 
"Momento storico", commenta il capo della Commissione Ue, von der Leyen. 
 "Il regime fiscale internazionale" sarà "più equo e più efficace. 
Una vittoria per un multilateralismo equilibrato", spiega Cormann. 136 su 140 Paesi G20,Ue e Ocse: sì a "economia globale digitale"