Serie A, Salernitana-Inter 0-4. L’Inter soffre, Lautaro risolve. Rivivi la diretta
Settimo appuntamento del campionato per l’Inter di Simone Inzaghi e la Salernitana di Sousa. I ragazzi di Inzaghi subiscono, ma è Lautaro Martinez a scansare le paure di Inzaghi. 


Match controverso a Salerno, dove i quattro gol di distacco non riflettono neanche apparentemente gli equilibri emersi nel corso dei primi 55 minuti di gioco. La Salernitana di Sousa costruisce e, sorprendentemente, sembra persino dominare a tratti. L’Inter di Inzaghi si ritrova ad osservare per svariati spezzoni della partita la manovra offensiva della Salernitana, ma, quando il tecnico piacentino sceglie di inserire il suo diamante, è questo a divenire lo spettacolo, persino per i tifosi salernitani.
Lautaro Martinez – Notizie.com


Quattro gol, uno dopo l’altro e Lautaro si conferma agilmente il giocatore più in forma della Lega. Gioia incontrollabile per i neroazzurri? Forse si… ma, da un certo punto di vista, l’esito di questa sfida potrebbe celare più di un’ombra sul panorama Inter. Difatti, per i primi 55 minuti, l’Inter crea quanto soffre, facendo squillare più di un campanella di allarme in zona Sommer. La sensazione di una Lautaro dipendenza inizia a farsi prepotente, ma occorrerà osservare lo sviluppo del campionato per sentenziare su questa possibilità.


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1.10.23
Scontro Governo-magistatura sui migranti: decreto illegittimo
Le misure appena inserite e subito adottate dall’esecutivo sono “incompatibili con le norme Ue”, è scritto nel provvedimento che ha liberato tre tunisini


C’era da aspettarselo, bisognava solo aspettare e verificare. Ed ecco che è arrivato il primo provvedimento da parte del Tribunale di Catania che, senza far passare tanto tempo anzi decidendo in pochissimo tempo, ha accolto il ricorso di tre migranti tunisini, sbarcati a metà settembre a Lampedusa e poi trasferiti a Pozzallo. Il Tribunale ha giudicato il decreto del governo “illegittimo in più parti”.
Una imbarcazione di migranti mentre arriva in Italia (Ansa Notizie.com)


Quello che c’è scritto nel documento firmato e deciso dal giudice di Catania è che si “contesta la nuova procedura di trattenimento e la cauzione di 5.000 euro da pagare per non andare nel centro“. Non è passato nemmeno qualche minuto che subito il Ministero dell’Interno ha deciso di impugnare il provvedimento, anche perché, fa sapere il Viminale, si vorrà la decisione di un giudice terzo per vedere se la fondatezza dei richiami giuridici contenuti nel provvedimento è legittima o meno.


Normativa interna è incompatibile con quella dell’Unione Europea


Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Lampedusa incontra la Croce Rossa (Ansa Notizie.com)


Una situazione che ha già creato dissesto e una polemica infinita tra il Governo e parte della magistratura. “La normativa interna incompatibile con quella dell’Unione va disapplicata dal giudice nazionale e il provvedimento del questore non è corredato da idonea motivazione perché difetta ogni valutazione su base individuale delle esigenze di protezione manifestate, nonché della necessità  e proporzionalità della misura in relazione alla possibilità di applicare misure meno coercitive“.


Alcune di queste frasi sono all’interno del documento  e dispositivo che ha dato la possibilità ai tre migranti tunisini di essere liberati all’istante. E se il precedente è questo, allora la norma del Governo diventa materia di discussione e di bufera politica vera e propri. Ad attuare il dispositivo è stata giudice civile di Catania, Iolanda Apostolico che non ha convalidato il trattenimento di tre cittadini tunisini, ritenendolo illegittimo. “Deve infatti escludersi che la mera provenienza del richiedente asilo da Paese di origine sicuro possa automaticamente privare il suddetto richiedente del diritto a fare ingresso nel territorio italiano per richiedere protezione internazionale“.


 


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30.9.23
Vergogna a scuola, irruzione dei genitori: picchiata una maestra
Un episodio, a dir poco vergognoso, quello che si è verificato questa mattina in una scuola dell’infanzia: una maestra è stata picchiata da alcuni genitori


Scene di ordinaria follia e semplicemente vergognose quelle che si sono verificate in una scuola dell’infanzia. Il tutto è accaduto proprio questa mattina, martedì 26 settembre, nell’edificio scolastico ‘Cariteo‘ di Bagnoli (provincia di Napoli). Una maestra è stata letteralmente presa a schiaffi da parte di alcuni genitori di un bimbo. Proprio questi ultimi, secondo quanto riportato da alcuni media e fonti locali, avrebbero fatto irruzione all’interno di una scuola.
Bambini scuola (Ansa Foto) Notizie.com


Resta ancora da capire il motivo di questa brutale aggressione (come se dovessero esserci “spiegazioni”). Subito è scattato l’allarme da parte della docente. Sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno avviato le prime indagini. La vittima è una insegnante di 59 anni. La donna è stata portata nell’ospedale ‘San Paolo‘ di Fuorigrotta. Le sono state diagnosticate uno shock emotivo ed una contusione cranica. Prognosi di guarigione per almeno cinque giorni.


Vergogna a Bagnoli, maestra picchiata da genitori di bimbo: indagini in corso




Il tutto, come riportato in precedenza, è accaduto intorno alle ore 10 del mattino. Proprio nel bel mezzo delle lezioni. I militari dell’arma della compagnia di Bagnoli hanno interrogato la donna per cercare di avere qualche informazione in più in merito a quanto accaduto. Poi è stato il turno di altri maestri che lavorano nel plesso situato in via Cariteo 46. Proprio nei pressi della “X Municipalità” Bagnoli-Fuorigrotta del Comune di Napoli.
Bambini scuola (Ansa Foto) Notizie.com


Secondo quanto riportato dalle prime informazioni pare che la maestra sia stata colpita con un violento schiaffo in faccia da parte di uno dei due genitori. Non solo: le sarebbe stato lanciato un portapenne di metallo contro di lei. Successivamente si è scoperto che i genitori non hanno “gradito” i metodi di insegnamento della docente nei confronti del figlio. Anche se, almeno per il momento, si tratta solamente di una ipotesi.


Anche se, tutto questo, di certo non tende a giustificare questo episodio di violenta gratuito e incommentabile da parte loro. Nel frattempo sono ancora in corso altri accertamenti da parte dei carabinieri che vogliono vederci chiaro in questa vicenda. Non è da escludere che possano essere utilizzare le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, per cercare di capire chi abbia compiuto questo “blitz”.


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27.9.23
Roma Termini, l’estenuante attesa per prendere un taxi | VIDEO
La Stazione Termini, snodo principale per lo spostamento romano, si fa teatro dell’ennesima dimostrazione della crisi del trasporto capitolino. Ecco decine di turisti in fila semplicemente per prendere un taxi


Sembra incredibile, ma quella immortalata dalle nostre telecamere è la capitale d’Italia, in cui, anche semplicemente prendere un Taxi appena giunti in città, diviene un’impresa estenuante, alla quale è difficile assistere senza la minima dose di vergogna.
Un frame dal nostro servizio sulla situazione dei Taxi romani – Notizie.com


Come attentamente puntualizzato dalla nostra inviata, si tratta di una problematica che affligge la città eterna da diversi anni, ma non per questo l’immagine di decine di turisti in attesa, risulta meno imbarazzante per l’amministrazione capitolina.


Una città ferma




La situazione, apparentemente slegata dalla gestione Gualtieri, risulta ancor più problematica, se coadiuvata al tragico contesto in cui versano i mezzi pubblici o i servizi di sharing, inevitabilmente congestionati da una serie indefinita di fattori. Lo spostamento all’interno della capitale, tanto al centro, quanto nelle zone periferiche, non sembra conoscere alcun miglioramento e, persino la presenza di alcuni utili servizi di sharing, pare essere minata dalle controverse decisioni prese, che ne rendono sostanzialmente superflua la presenza.





La scarsezza di macchine disponibili allo sharing, il sostanziale delirio a cui si sarebbe costretti scegliendo i mezzi pubblici e un traffico costantemente in condizioni difficilmente praticabili, costringe molti turisti a recarsi ai Taxi. Tuttavia, anche in questo caso, pare che la comodità non sia contemplata, poiché, prima di accomodarsi sul sedile di un Taxi, probabilmente per lassi di tempo particolarmente ampi, si è costretti ad attendere decine di minuti in piedi al caldo.


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Serie A, Juventus-Lecce 1-0, Allegri torna alla vittoria ma che fatica
I bianconeri ritrovano il successo e i tre punti con un gol di Milik, contro i pugliesi che hanno messo in difficoltà i padroni di casa
Il tecnico della Juve Massimiliano Allegri (Ansa Notizie.com)


La Juve vince col minimo sforzo, ottiene tre punti preziosi, ma che fatica. Troppa anche, nonostante davanti ci sia il Lecce la rivelazione di questo avvio di stagione. Una partita decisamente sotto tono, con la squadra di Allegri che si limita spesso e volentieri a far girare il pallone con ritmo, blando, lento e non mette in difficoltà gli uomini di D’Aversa, organizzati e ben messi in campo. Nel primo tempo, l’unica vera occasione capita a Chiesa che al 27esimo viene messo a tu per tu con Falcone da Danilo, ma l’attaccante spreca malamente spedendo con il mancino incrociato a lato. Si riparte nella ripresa con la stessa musica, ovvero i bianconeri che vanno in avanti ma non sono mai pericolosi. La rete arriva su calcio d’angolo e dopo un’azione concitata in area, con Rabiot, che forse nemmeno lui sa come ha fatto, che manda la palla verso Milik che da due passi deve solo mettere in rete. Il Lecce controlla e tenta qualche sortita in avanti, ma la difesa juventina regge. Alla fine una vittoria che smuove la classifica, ma con una squadra quella bianconera decisamente messa male, con una prestazione totalmente da dimenticare.


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Estrazioni del Lotto, Superenalotto e 10eLotto di oggi martedì 26 settembre
Estrazioni del Lotto, Superenalotto, e 10eLotto di oggi martedì 26 settembre. Chi sarà il fortunato vincitore ad aggiudicarsi il jackpot?


Estrazione Lotto martedì 26 settembre 2023. La prima di questa settimana. A distanza di poco tempo sono stati centrati ben tre “6”. Superenalotto in poco più di tre mesi è riuscito a regalare due Jackpot. Il primo, come tutti ben sanno, ha raggiunto una cifra record: ovvero quella di 371 milioni di euro. Tanto è vero che la notizia non è passata affatto inosservata visto che ne ha parlato davvero tutto il mondo. D’altronde non potrebbe essere altrimenti. Ricordiamo che nell’estrazione di sabato 25 marzo si è scritta una altrettante pagina di storia. Ed il motivo è fin troppo evidente.
Estrazioni Lotto, Superenalotto e 10e Lotto di martedì  26 settembre 2023 (Ansa Foto) Notizie.com


Mai nessuno, infatti, era riuscito a conquistare il montepremi attraverso una giocata online. Per questo motivo, quella di sabato 25 marzo, è da considerarsi a tutti gli effetti una data storica. Un successo online che ha aperto molte persone ad effettuare questo tipo di giocata. Il fortunato vincitore ha vinto ben 73,8 milioni di euro. Il jackpot di questa estrazione è più di 59 milioni di euro. Ricordiamo che nell’ultima estrazione, che si è verificata nella serata di sabato 23 settembre non è stata centrata la sestina vincente. Stesso discorso vale anche per il 5+1.


Numeri estrazioni del Lotto di martedì 26 settembre 2023


Estrazioni Lotto, Superenalotto e 10e Lotto di martedì 26 settembre 2023 (Ansa Foto) Notizie.com



* BARI: 55 11 20 50 35

* CAGLIARI: 65 40 22 42 55

* FIRENZE: 82 37 5 9 46

* GENOVA: 31 60 19 76 86

* MILANO: 68 74 8 73 72

* NAPOLI: 81 63 78 5 67

* PALERMO: 3 81 30 66 52

* ROMA: 79 67 83 11 41

* TORINO: 26 7 2 47 5

* VENEZIA: 30 87 53 73 42

* NAZIONALE: 54 37 26 75 88






Superenalotto di oggi: estrazione martedì 26 settembre 2023




Combinazione vincente Superenalotto oggi: 45 41 43 66 60 78


Numero Jolly: 30

Numero Superstar: 75


10eLotto, estrazione di martedì 26 settembre 2023: i numeri vincenti di oggi




I numeri del 10eLotto, con la combinazione vincente estratta oggi martedì 26 settembre 2023:


Numeri 10eLotto: 3 7 11 20 26 30 31 37 40 55 60 63 65 67 68 74 79 81 82 87


Numero oro: 55

Doppio oro: 55 11


Numero gong: 54


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Italvolley, ct Mazzanti “silurato”: un grande nome al suo posto
Tra le cause della rivoluzione il mancato accesso diretto alle prossime Olimpiadi e i rapporti tesi con la star azzurra Paola Egonu: per la panchina c’è in pole un suggestivo ritorno


Un momento complicato per l’Italvolley. Questioni dentro e fuori dal campo, per la Nazionale femminile ci si prepara a una vera e propria rivoluzione. Non è andato giù il mancato accesso diretto alle Olimpiadi di Parigi 2024. Non solo: ha avuto un peso enorme anche il caso Paolo Egonu. Le ultime vicende hanno confermato la rottura definitiva tra il ct Davide Mazzanti e la campionessa azzurra.
Il rapporto critico tra Paola Egonu e Davide Mazzanti tra le cause dell’esonero del ct della Nazionale (Ansa Foto) – Notizie.com


Proprio per questo motivo il presidente federale Giuseppe Manfredi avrebbe deciso di esonerare il coach, messo in discussione sotto tutti i punti di vista: quello tecnico e pure quello dei rapporti con lo spogliatoio. Sarebbe soltanto questione di tempo per l’addio, anzi la Federazione avrebbe già scelto il nome del suo sostituto, una figura considerata in grado di riportare la serenità con la stessa Paola Egonu, Cristina Chirichella e Monica Di Gennaro. Chi? Julio Velasco, dirigente sportivo e allenatore argentino di pallavolo.


Vicino il ritorno di Julio Velasco


Una foto di Julio Velasco alla guida della nazionale argentina, proprio in una partita contro l’Italia (Ansa Foto) – Notizie.com


Per lui si tratterebbe naturalmente di un ritorno: proprio la sua consacrazione venne registrata come ct della nazionale italiana nel 1989 (fino al 1996 alla guida della selezione maschile). Tre campionati d’Europa e due campionati del mondo prima di passare alla Nazionale femminile (1997-1998). Ha girato il mondo, esperienza infinita, la sua: dal 2001 al 2019 ha guidato Repubblica Ceca, Piacenza, Modena, Gabeca, Spagna, Iran, Argentina e Modena. Adesso per lui si prospetta il probabile ritorno con l’Italia femminile. Ha un duplice obiettivo: centrare risultati ambiziosi e riportare tranquillità all’interno del gruppo delle Azzurre.


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26.9.23
Messina Denaro, Cantalamessa (Lega): “La mafia crea concorrenza sleale nell’economia legale”
“Con la morte di Matteo Messina Denaro finisce la mafia stragista”. 


Ma il cancro della criminalità organizzata esiste ancora, anche se da anni ha abbandonato il volto stragista. “Oggi spara meno ma non è meno pericolosa. Anzi, lo è di più perché stanno prediligendo gli affari. La situazione è più pericolosa anche perché ci sono meno denunce e cose evidenti, quindi navigano sott’acqua”. 


Ai nostri microfoni, Gianluca Cantalamessa, responsabile del Dipartimento antimafia della Lega e capogruppo in Commissione antimafia a Palazzo Madama. “Nella passata legislatura, con la Commissione abbiamo audito i vertici delle agenzia più importati come l’Fbi e il procuratore distrettuale di New York. Ci hanno detto che miliardi di dollari provenienti da attività illecite della criminalità organizzata, riguardano bitcoin e videogiochi. Questo dà il senso di quanto la mafia sia diventata strisciante e come abbia cambiato faccia ma non la sostanza”;
Messina Denaro, Cantalamessa (Lega): “La mafia crea concorrenza sleale nell’economia legale” (Ansa Foto) – notizie.com


Senatore, come si ferma?

“Trovando il giusto equilibrio per non far pagare agli imprenditori sani, i controlli necessari per stanare i mafiosi, che investono ingenti capitali ormai in tutti i settori merceologici dell’economia legale. Inoltre il fatto che le mafie entrino nell’economia legale, crea anche una concorrenza sleale che danneggia gli imprenditori seri. Mentre questi ultimi perseguono il profitto, le criminalità hanno solo bisogno di riciclare. Quindi riescono offrire condizioni più vantaggiose economicamente”;


Lo Stato non può dimenticare le vittime innocenti.

“In Italia le vittime innocenti di mafia sono più di 1.050. Credo che sia doveroso ricordare le tante vittime di persone come Matteo Messina Denaro che non hanno mai avuto rispetto della morte di altre persone ed hanno usato le vite altrui solo per il potere criminale. Mi piace pensare che lo Stato è più forte dell’antistato, soprattutto in Italia. Al nostro Paese, come ci è stato riferito negli Usa, vengono riconosciute in tutto il mondo la migliore legislazione antimafia e le migliori capacità investigative. Nella sede dell’Fbi a Quantico, l’unica statua dedicata a un non-americano è dedicata a un italiano: si chiama Giovanni Falcone”.


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Messina Denaro, lo storico a Notizie.com: “Forse i segreti che porta con sé non sono terribili come immaginiamo”
La mafia non è più quella dei tempi di Matteo Messina Denaro. Con la sua morte il boss porta con sé segreti che forse non vedranno più la luce.


Segreti che “vorremmo tanto sapere, ma non sapremo”. E che “forse non sono poi così terribili come immaginiamo”, come spiega in esclusiva a Notizie.com, lo storico Salvatore Lupo, uno dei massimi esperti in temi di mafia e membro del comitato scientifico degli Stati generali dell’Antimafia presso il Ministero della giustizia.
Messina Denaro, lo storico a Notizie.com: “Forse i segreti che porta con sé non sono terribili come immaginiamo” (Ansa Foto) – notizie.com


Matteo Messina Denaro “era una persona di un’altra era. È stato messo sotto accusa e condannato per fatti terribili successi trent’anni fa. Dopo non è successo niente di simile. L’idea che la mafia a cui lui apparteneva oggi sia la stessa, è infondata. Contrariamente agli altri boss di quel tempi, Messina Denaro è riuscito a restare latitante fino a pochi mesi fa nel suo feudo di Castelvetrano, nella dimensione di capomafia paesano”.


Com’è cambiata la mafia?

“Nella sua mancanza di manifestazioni clamorose, sia sul versante del terrorismo contro le istituzioni sia della violenza nel confronto interno. Nessuna delle due esiste più. La mafia storicamente non ha sempre avuto questo carattere, soprattutto sul piano del terrorismo, che a suo tempo era piuttosto una novità. Ha abbandonato quella linea sia per la reazione dell’opinione pubblica sia per la repressione da parte delle autorità. Solo Messina Denaro era riuscito a sfuggire alla giustizia fino a pochi mesi fa”;


Ora è morto portando con sé segreti che non scopriremo mai?

“Vorremmo tanto saperli, ma non li sapremo. Forse poi questi segreti non sono così terribili come immaginiamo”;
L’arresto di Matteo Messina Denaro (Ansa Foto) Notizie.com


Cosa intende?

“Non abbiamo nessuna certezza che esistano questi segreti, a meno che non intendiamo dire che è stato qualcun altro a commettere le atrocità della mafia. Ogni volta aspettiamo di arrestare un latitante sperando che sveli qualcosa, ma puntualmente non svela niente. È una rincorsa all’infinito. Ecco perché la figura di Messina Denaro è stata investita di aspettative. Lo stesso vale per i fratelli Graviano, che sembra sempre che stiano per dire qualcosa di decisivo, poi non la dicono mai. Più passa il tempo è più è improbabile che spunti fuori qualcosa”;


Sta dicendo che non esistono segreti?

“Secondo me è semplice: quelle cose le ha fatte la mafia, non qualcun altro. Ci sono stati complici ed interlocutori, ma la parte decisionale è stata della mafia. Ricorda i processi interminabili sulla Trattativa Stato-Mafia? In nessuno di essi si è arrivato a qualcosa. Abbiamo già saputo le cose importanti”;


Gli inquirenti consideravano ancora Matteo Messina Denaro una figura di riferimento all’interno di Cosa Nostra. Come si riorganizzerà ora?

“Bisognerebbe vedere se davvero Matteo Messina Denaro abbia giocato un ruolo nei tentativi di ricostruzione di Cosa Nostra. Questo non si sa. Posso dire ogni tentativo di ricostruire gli equilibri è fallito grazie agli arresti delle forze dell’ordine. Le persone considerate pericolose oggi hanno 80 anni. La ricostruzione è un gioco complesso ed è un esercizio ardito tentare di impostarlo su una piena continuità tra passato e presente. Se ci sono altri gruppi, potrebbero avere scarsa familiarità e connessione col passato, ma non sono un investigatore”.


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Cdm, ecco il decreto energia via libera del Governo: le misure
Il contributo per la luce sarà di oltre 300 milioni, cambia anche la sanatoria sugli scontrini. Sul piatto ci sono 1,3 miliardi


Detto, fatto. Il Consiglio dei ministri ha varato il Dl Energia, con il provvedimento il governo ha varato misure per circa 1,3 miliardi di euro in favore delle famiglie, e non solo. Decisioni da parte del governo Meloni che prevedono la proroga e il rafforzamento delle misure contro il caro bollette e caro energia per le famiglie. Diverse le decisioni prese nel Consiglio dei Ministri con l’esecutivo che in complesso ha messo sul piatto ben 1,3 miliardi di euro, includendo non solo le bollette, ma anche il cosiddetto bonus benzina e la sanatoria sugli scontrini.
L’arrivo dei ministri per dare l’inizio al Cdm (Ansa Notizie.com)


Ma la parte più importante del provvedimento adottato in Consiglio dei Ministri riguarda le misure sulle bollette. E tra queste c’è il tanto atteso azzeramento anche e soprattutto per il “quarto trimestre degli oneri generali del gas con l’Iva agevolata al 5% sul gas”. Praticamente si ritorna con il bonus riscaldamento ma introducendo un “contributo straordinario per il quarto trimestre ai titolari del bonus sociale elettrico. E questo “contributo straordinario”, sarà riconosciuto per i mesi di ottobre, novembre e dicembre, e sarà “crescente con il numero di componenti del nucleo famigliare secondo le tipologie già previste” per il bonus sociale. A determinare la misura del contributo sarà l’Arera che ripartirà nei tre mesi l‘”onere complessivo in base ai consumi” atteso.


La decisione sulla sanatoria degli scontrini e non solo


Il provvedimento del Cdm ha toccato anche la benzina (Ansa Notizie.com)


Nel provvedimento del Decreto Energia è previsto anche il bonus benzina o carburante per cercare di ridurre i prezzi, ma su accise e altro non si è intervenuti e non era comunque previsto farlo. Non solo. Per contenere gli effetti dei possibili aumenti dei prezzi attesi entro fine anno nel settore del gas naturale, è stata confermata la riduzione dell’Iva al 5% sulle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali. Prorogati anche l’azzeramento degli oneri di sistema per il settore del gas e l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano.


Entra, anche se in versione modificata, la sanatoria sugli scontrini e salta la proroga per mettersi in regola sulle cripto-attività. Il testo conta solo “8 articoli, rispetto ai 12 della bozza circolata nei giorni scorsi“. Nel nuovo documento c’è anche un nuovo articolo, che ancora deve ricevere il via libera per via della verifica, per la riforma delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica e uno con disposizioni relative alle spese indifferibili.


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