Comici russi telefonano al premier Meloni: la nota di Palazzo Chigi
Sta facendo molto discutere la chiamata di due comici russi al premier Meloni e le sue dichiarazioni su alcune questioni di politica estera. La precisazione di Palazzo Chigi.


In queste ultime ore sta facendo il giro del web (e non solo) la chiamata di due comici russi al premier Meloni. Come riportato da Agenzia Nova, uno degli interlocutori si è spacciato per un leader africano ed è andato ad affrontare diversi temi come per esempio i corridoi del grano nel Mar Nero.
Il premier Meloni è stata vittima di uno scherzo telefonico – Notizie.com – © Ansa


“Penso che dobbiamo discuterne e trovare una soluzione altrimenti sarà una situazione difficile da affrontare – il pensiero del presidente del Consiglio – ne ho già discusso durante il summit del G20: se permettiamo alla Russia di ricattarci potrebbe diventare sempre peggio, ma se non riusciamo a mettere la parola fine a questo problema, diventerà molto difficile in futuro uscirne”. Il primo ministro ha anche ribadito che la sua posizione è contraria ad un ritiro della Russia da questo accordo“.


Non poteva mancare un passaggio sul nazionalismo ucraino e sul retaggio lasciato dal leader Stepan Bandera: “Penso che questo sia un problema solamente di Putin. Credo che in Ucraina si stia facendo quello che si deve fare e questa è la cosa giusta“.


La nota di Palazzo Chigi


Immediata la replica del premier su quanto successo – Notizie.com – © Ansa


A poche ore dalla pubblicazione di questa telefonata, sulla vicenda e anche sulle parole del premier Meloni è intervenuto Palazzo Chigi. Nella nota è precisato che “l’Ufficio del Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio dei ministri si rammarica per essere stato ingannato da un impostore, il quale si è messo in contatto telefonico con il premier“.


“L’episodio è avvenuto il giorno 18 settembre nel contesto dell’intenso impegno sviluppato in quelle ore da parte del presidente Meloni per cercare di rafforzare i rapporti con i leader africani. E proprio con loro ci sono stati degli incontri a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu svoltasi tra il 19 e il 21 settembre“, si legge ancora nella nota.


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2.11.23
Ghazi Hamad, uno dei più ricercati da Israele: “Nessuna pace, c’è solo la violenza”
E’ uno dei leader storici di Hamas e si concede al Cor Sera per una intervista su quello che sta succedendo


E’ uno dei leader di Hamas tra i più ricercati da Israele. Due anni fa il gruppo di Hamas diffuse una foto del suo nuovo Consiglio politico, erano venti persone e tra queste c’erano anche due donne. Ebbene, l’ultimo a sinistra di quella foto è Ghazi Hamad e la tv israeliana, ma non solo ovviamente, sta usando quella stessa immagine per tenere il conto dei membri del Consiglio che il Mossad riesce ad eliminare. L’inviato del Cor Sera riesce a intercettare Hamad, un incontro di pochi minuti e alcune domande che gli sono state rivolte, come quella dell’inizio del terrore il 7 ottobre con 1.400 civili israeliani e l’obiettivo di fermare il riconoscimento di Israele da parte dell’Arabia Saudita, ma Hamad blocca tutto e replica: “Sono sciocchezze. Questa è una guerra in corso da anni. Ricordo almeno sei grossi scontri dal 2009. Nella maggior parte dei casi è stato Israele a scegliere il momento, mentre ora l’iniziativa è nostra”.
Uno dei leader politici di Hamas, Ghazi Hamad (Ansa Notizie.com)


E il motivo di tutto questo quale sarebbe, chiede il giornalista, con uno dei leder politici di Hamas che risponde in modo perentorio: “Per le violazioni dei diritti dei palestinesi in Cisgiordania e Gaza, per i civili molestati ai check point, uccisi a Jenin, Nablus, Gerusalemme, per l’inerzia dei vari mediatori (egiziani, qatarini, Onu). Abbiamo dovuto prendere il pallino in mano“. E, stando ai numeri che fornisce Gaza, ma anche quelli che vengono riconosciuti dalle associazioni internazionali umanitarie sarebbero già 8mila morti dal lato palestinese e tutto questo significa avere il pallino in mano? “Non sono i primi massacri che commette Israele. Dagli anni ’40 del secolo scorso ne conto decine“.


“Ci sono solo due strade: o la pace o la violenza e qui si fanno da anni solo parole”


I militanti di Hamas che sono contro Israele (Ansa Notizie.com)


Sulla decisione dell’attacco da parte di Israele e sul proseguimento del conflitto da parte di Hamas, Ghazi Hamad ha pochi dubbi: “Qui ci sono due sole strade: la pace o la violenza. Abu Abbas (il presidente palestinese rivale di Hamas, ndr ) è un uomo di pace, è sempre lì a parlare e dopo 30 anni di parole cos’ha ottenuto? Meno di zero. Sono aumentati i coloni israeliani, le confische di terre palestinesi, i settori della Cisgiordania isolati. Non è solo la politica del governo estremista di Netanyahu. Non c’è mai stato un momento buono per concedere qualcosa ai palestinesi, ma solo per allargare il controllo israeliano. Non ci hanno lasciato altra opzione se non la violenza. Israele ha l’arroganza di chi ha dietro gli americani e se ne infischia del diritto internazionale. Pensa: perché ascoltare Hamas se possiamo sconfiggerla. Beh, si sono sbagliati, l’operazione Al Aqsa sta cambiando il Medio Oriente“.


Nasce tutto dal fatto che con Israele, lo stesso Hamas dice che non si può non solo negoziare, soprattutto perché nella sua carta fondativa, lo stesso gruppo di Hamas dice che Israele deve essere distrutto, ma anche qui Ghazi Hamad non demorde e va avanti per la sua strada: “Noi siamo le vittime dell’occupazione. Secondo il diritto internazionale, siamo pienamente legittimati a combattere gli invasori“.


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Matrimonio finisce in tribunale, scontro tra marito e moglie
Un matrimonio che finisce in tribunale, lei top manager di successo lui un operaio: è scontro totale


Una vicenda che, nel giro di pochissimo tempo, ha fatto immediatamente il giro del Piemonte. Una storia fatta di litigi, aggressioni e purtroppo anche maltrattamenti. Il tutto arriva direttamente dalla provincia di Torino. Protagonisti di quanto stiamo per raccontarvi una donna ed un uomo. Precisamente moglie e marito. Anzi, ex. Lei una top manager di successo in una multinazionale. Mentre lui operaio in una fabbrica locale. Con il passare del tempo, però, le cose non sono andate affatto per il verso giusto.
Tribunale (Ansa Foto) Notizie.com


Tanto è vero che la loro storia d’amore, ad un certo punto, è cambiata completamente. Tanto da trasformarsi in: incomprensioni, tensioni finanziarie ed anche conflitti personali. Per raccontare il tutto, nel minimo dettaglio, bisogna tornare indietro di qualche anno. Precisamente nel 2007 quando i due si conoscono in discoteca. Si piacciono sin da subito e da quel momento le prime uscite. Con il passare degli anni le cose sembrano che vadano bene, fino a quando non fuoriescono i primi problemi. In particolar modo alle questioni economiche.


Il marito punta il dito contro la moglie, accusandola di pensare solamente alla sua carriera invece che pensare anche alla famiglia ed alla casa. Da quel momento in poi nascono le prime liti. Addirittura anche violente. Fino a quando la coppia non decide di separarsi con tanto di processo per maltrattamenti aggravati. La donna, in tribunale, ha riferito al giudice testuali parole: “Diceva che avevo in mente solamente il lavoro e che la casa era uno schifo. Insomma, non lo aiutavo abbastanza“.


Torino, lei top manager lui operaio: il loro matrimonio finisce in tribunale




Poco prima il marito l’aveva minacciata anche di morte, se avesse deciso di portare via la loro bambina. Nonostante tutto questo la donna chiede aiuto ad un avvocato e si affida ad un centro antiviolenza. In uno dei tanti litigi l’uomo la avrebbe minacciata di tagliarle la gola. Questo episodio viene negato dall’uomo, ma allo stesso tempo afferma di essersi sentito trascurato da lei: “Venivo trattato come un operaio di m***a. Parlava solo di lavoro. Della case se ne fregava, così come della bambina“.
Giudice (Ansa Foto) Notizie.com


Senza dimenticare anche le questioni economiche che sono state la punta dell’iceberg di queste continue liti. Con il lavoro la donna ha le sue soddisfazioni. Addirittura viene promossa, mentre il marito non se la passa bene con l’azienda. La maggior parte del tempo le trascorreva in cassa integrazione. I due si sono scontrati, quasi tutti i giorni, sui soldi. Sia l’una che l’altro si accusavano a vicenda di non contribuire alle spese familiari.


La goccia che ha fatto traboccare il vaso è quando la coppia ha deciso di prendere una casa più grande e con un mutuo importante. Anche in quel caso la donna afferma di aver subito minacce dall’ex marito. I due, alla fine, non hanno potuto fare altro che prendere due strade diverse ed optare per la separazione. Finita qui? Neanche per sogno visto che lui continua a minacciare di morte lei. Il Tribunale del capoluogo piemontese sta cercando di fare chiarezza su questa vicenda per cercare di capire quali responsabilità penali ci siano.


 


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1.11.23
“Sarri mi ha dato più di tutti, ha meritato la sua grande carriera”
L’ex centrocampista, allenato dal tecnico della Lazio, ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Mi ha portato a giocare in Serie A e in Nazionale”. Poi sul Pallone d’Oro: “Haaland, Mbappé e Bellingham avranno il tempo di vincerlo”


Un commento sul Pallone d’Oro 2023, sui centrocampisti più forti della Serie A, su quello che è stato il rapporto con Sarri, suo allenatore ai tempi dell’Empoli e poi a Napoli, dove ha trovato meno spazio rispetto alla precedente esperienza: “No, non ce l’ho con lui. Di certo potevo fare meglio in quella stagione”. Mirko Valdifiori ha parlato in esclusiva a Notizie.com, partendo dall’attuale tecnico della Lazio: “Il mister ha fatto una grande carriera, è arrivato ad alti livelli dopo gli anni complicati in Lega Pro. Ha meritato tutto ciò”.
Mirko Valdifiori ha parlato di Maurizio Sarri, suo tecnico ai tempi di Empoli e Napoli (Ansa Foto) – Notizie.com


Mirko Valdifiori, ancora calciatore e presto allenatore?


“L’anno scorso ho fatto il corso da tecnico, non sapevo se smettere o meno, poi è arrivata l’occasione con la Vis Pesaro in Serie C. Ci siamo salvati, c’è stato il rinnovo, ora siamo ripartiti nel tentativo di raggiungere una salvezza tranquilla. Strada facendo vedremo dove potremo arrivare”.


Che stagione stai vivendo?


“Alla Vis Pesaro ho trovato un ambiente familiare, mi permette di divertirmi. La società è seria, cerca di competere in una Serie C che sembra quasi una B, almeno per il nostro girone. Ci sono il Pescara, il Perugia , la Spal, il Cesena… Qui si tende a puntare su un’organizzazione che punta a valorizzare i ragazzi del territorio. Un mix di giovani e vecchietti, proprio come me”.


Poi farai il tecnico?


“Nella mia carriera, nel bene o nel male, ogni allenatore mi ha dato qualcosa. Sicuramente quello che mi ha dato di più in campo è stato Sarri. Con le mie caratteristiche mi ha portato a giocare in A e in Nazionale. Ha fatto una grande carriera grazie al gioco che propone, ha vinto con squadre importanti dopo aver vissuto esperienze non semplici in Lega Pro”.
Una foto di Mirko Valdifiori, ora centrocampista della Vis Pesaro (Ansa Foto) – Notizie.com


Sei un po’ arrabbiato con Sarri per il poco spazio trovato a Napoli?


“No, ci mancherebbe. Penso sempre a me, sono arrivato con lui a Napoli, avevo il vantaggio di conoscerlo già e potevo fare meglio. Sono partito titolare, lui all’inizio voleva insistere con il 4-3-1-2, ma la squadra era più ritagliata per un 4-3-3. Non abbiamo fatto bene nella prima fase, poi ha cambiato modulo e Jorginho ha fatto benissimo. Era difficile togliergli il posto visto il campionato che ha fatto. Ho cercato di sfruttare le chance a disposizione. Non porto rancore a nessuno, anzi, penso a quanto potessi fare di più personalmente. Diciamo che l’inizio, con tutto quello che è successo anche dal punto di vista tattico, ha compromesso la mia annata. Ma ho un grande ricordo, voglio sottolinearlo. Porto i tifosi del Napoli nel cuore, mi danno ancora affetto quando mi incontrano”.


Il giocatore più forte con cui hai mai giocato?


“Dico Higuain senza dubbio, non me ne vogliano gli altri. Un campione assoluto”.


Da centrocampista, chi ti piace di più dell’attuale Serie A?


“Lobotka ha fatto una grande stagione l’anno scorso, ha spaccato gli equilibri nel centrocampo del Napoli. Ha garantito quantità e qualità. Ce ne sono tanti in Serie A, per esempio Barella e Frattesi all’Inter, dico anche Calhanoglu che sta facendo benissimo da regista. Mi piace vedere chi gioca in quel ruolo, ha preso il posto di Brozovic e lo sta sostituendo alla grande”.
Una foto di Mirko Valdifiori all’Empoli (Ansa Foto) – Notizie.com


Ieri è stato assegnato il Pallone d’Oro 2023, Messi ha vinto il suo ottavo…


“Giusto per quello che ha fatto, il Mondiale è stato la chiusura di un cerchio nella sua carriera. Haaland e Mbappé hanno il tempo dalla loro parte, avranno modo di vincerlo così come Bellingham, che ha avuto un impatto clamoroso con il Real Madrid. Rende semplici le cose che non lo sono. Gioca con personalità e sfacciataggine, devi essere un campione per fare certe cose. Ed è solo all’inizio, sta facendo innamorare gli amanti del calcio”.


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Roma, Petruzzi: “Solo lanci dopo 5 minuti! E la classifica è una miseria”
L’ex difensore giallorosso ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Non mi è piaciuto l’atteggiamento, come fai a non giocartela proprio? Con Lukaku davanti devi almeno provare a mettere paura all’avversaria…”


“Non puoi non giocartela”. Fabio Petruzzi deluso dalla Roma e dal suo atteggiamento a Milano. Ci può stare rimediare una sconfitta in casa dell’Inter, molto meno rinunciare a essere pericolosa difettando in coraggio e intraprendenza. Questo il pensiero dell’ex difensore giallorosso, che ha commentato in esclusiva a Notizie.com la prestazione di ieri della squadra di Mourinho. Il percorso in campionato finora è stato deludente: “Sono 8 punti in meno dell’anno scorso, gli infortuni non possono essere un alibi”. 
Fabio Petruzzi commenta Inter-Roma a Notizie.com (Ansa Foto) – Notizie.com


Fabio Petruzzi, che Roma hai visto ieri a San Siro?


“C’è grande delusione. Pensavo che il momento brutto della gara fosse passato, a 10 minuti dalla fine c’era la speranza di ottenere almeno il punticino. Il peggio sembrava alle spalle. Però è l’atteggiamento che non mi è piaciuto per niente…”


Troppo remissiva la squadra giallorossa?


“Non si può giocare sperando di fare 0-0. Capisco le assenze pesanti, capisco tutto… Ma con Lukaku in campo devi almeno provarci. Almeno tentare di mettere paura all’Inter. Invece no, abbiamo visto tutta la squadra rinchiusa nella propria metà campo. Nel primo tempo non è mai stata superata la linea di centrocampo, così non va bene”.
Una foto vintage di Fabio Petruzzi che marca Ronaldo durante un Roma-Inter (Instagram) – Notizie.com


La Roma poteva fare molto di più, insomma.


“L’Inter è un’ottima squadra, lo sappiamo tutti, forse vincerà lo scudetto perché è la più forte in Serie A. Ma prima della sosta è stata fermata da due squadre inferiori alla Roma. Il Bologna ha fatto 2-2 con Zirkzee, Ferguson e De Silvestri. Il Sassuolo l’ha battuta con Laurienté e tutti gli altri. Voglio dire: la Roma è più forte di queste squadre, eppure ha rinunciato a giocare. Nonostante il suo attaccante di primissimo livello in campo. Troppo rinunciataria, veramente troppo. Si può scegliere anche di fare un gara di attesa e ripartenze, ma provando a fare male quando si riconquista il pallone. Io ho visto solo lanci già dopo 5 minuti”.


Lukaku ha toccato pochissimi palloni: più penalizzato dal clima ostile o dal mancato gioco?


“Ma no, quale clima ostile! Lukaku non è uno che caratterialmente soffre ‘due’ fischi. Ha sofferto l’assenza di gioco della propria squadra. Gli sono arrivati due palloni, uno l’ha giocato benissimo di sponda per El Shaarawy ed è arrivata una punizione pericolosa dal limite”.
José Mourinho era squalificato per Inter-Roma (Ansa Foto) – Notizie.com


Sei deluso da Mourinho? In campionato la Roma sta facendo una fatica enorme.


“Beh, la classifica piange: 14 punti in 10 partite, di cui 8 giocate contro squadre inferiori. Una miseria. Mancano tanti giocatori, però si possono battere lo stesso avversarie come Salernitana, Verona, Genoa e le altre incontrate. Sono 8 punti in meno rispetto alla scorsa stagione e adesso ci sono pure tanti match complicati in vista”.


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31.10.23
Britney Spears rivela: ‘‘Facevo finta di essere vergine, ma…”
Confessioni shock da parte della celebre popstar statunitense: ecco perché fingeva di essere vergine nonostante non lo fosse da tempo


Sarà capitato a tutti di dire almeno una bugia, che sia a fin di bene o per nascondere un ‘errore’. E anche le star non sono esenti da questo. Stavolta infatti è stata Britney Spears a raccontare di aver mentito a lungo su una delicata questione. La popstar statunitense infatti si è sempre professata vergine anche quando conviveva già con Justin Timberlake. Eppure la verità è un’altra.
La popstar Britney Spears – Notizie.com (Ansa)


Stando a quanto ha rivelato l’artista, la bugia era nata dalla volontà del suo team e dei suoi addetti stampa che hanno fatto il possibile per farla passare per la giovane ragazza ancora senza esperienze sessuali.  Tuttavia la verità è decisamente un’altra: lei faceva sesso da quando aveva 14 anni, come ha confessato nella sua biografia The Woman in Me. Britney ha confessato che, nonostante avesse già avuto rapporti intimi con un ragazzo più grande di lei poco dopo aver iniziato la scuola superiore e vivesse con il fidanzato di allora Justin Timberlake, chi si occupava della sua immagine insisteva su questa bugia.


Spears: “Per loro ero una specie di giovane vergine anche quando avevo vent’anni”




Sulla faccenda Britney Spears ha scritto: “Dato che avevo così tanti fan adolescenti, i miei manager e i miei addetti stampa avevano cercato a lungo di ritrarmi come un’eterna vergine, anche se Justin e io vivevamo insieme e io facevo sesso da quando avevo quattordici anni. Perché i miei manager hanno lavorato così duramente per affermare che ero una specie di giovane vergine anche quando avevo vent’anni? Di chi erano affari se avevo fatto sesso o no?”. La cantante anche rivelato di aver perso la verginità con un ragazzo all’epoca diciassettenne che era un amico del fratello maggiore Bryan.
La confessione di Britney Spears – Notizie.com (Ansa)


La postar ha poi aggiunto dettagli ai suoi racconti: “Andavo a scuola come al solito alle 7 del mattino, ma uscivo all’ora di pranzo, intorno all’1 del pomeriggio e passavo il pomeriggio con lui. Poi lui mi riaccompagnava proprio quando la scuola finiva. Salivo sul bus e tornavo a casa come se niente fosse. La differenza di età tra me e questo ragazzo era enorme e ovviamente ora sembra scandalosa. Quindi mio fratello, che è sempre stato molto protettivo, ha iniziato a odiarlo. Quando Bryan mi ha sorpreso a uscire di nascosto per andare a trovare il suo amico, lo ha detto ai nostri genitori”. I quali, ha concluso, non la presero affatto bene.


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30.10.23
Migranti, ancora un naufragio: il bilancio è gravissimo
Gli arrivi dei migranti non si sono mai fermate e nelle scorse ore si è registrato un nuovo naufragio. Ci sono morti. Le ricerche di eventuali dispersi sono in corso.


Nonostante un leggero rallentamento, gli arrivi dei migranti in Italia non si sono mai fermati e nelle ultime ore, secondo quanto riferito da TgCom24, si è registrato un nuovo naufragio. Il bilancio è molto grave, ma il numero potrebbe aumentare nelle prossime ore visto che sono in corso le ricerche via mare per verificare eventuali dispersi.
Ancora un naufragio di migranti in Italia – Notizie.com – © Ansa


Stando alle prime informazioni, le autorità locali hanno trovato sulla spiaggia di Marinella di Selinunte a Castelvetrano, in provincia di Trapani, cinque cadaveri di migranti. I corpi sarebbero arrivati trascinati dalla corrente ed ora, come detto in precedenza, sono in corso tutte le ricerche di eventuali dispersi. La Guardia di Finanza, invece, ha fermato 35 profughi mentre tentavano di allontanarsi.


La testimonianza di un superstite


La testimonianza di un superstite a questo naufragio – Notizie.com – © Ansa


Ci sono anche le prime testimonianze di questo naufragio. Il gestore di un ristorate sul mare, contattato dall’Ansa, ha svelato di aver parlato “con un superstite di questa tragedia. Mi ha raccontato che sono partiti dalla Tunisia circa tre giorni fa e c’erano a bordo almeno 60 persone, tra cui donne e ragazzi. La barca, però, si sarebbe capovolta prima di arrivare a riva e alcuni migranti sarebbero caduti in mare“.


Il profugo ha anche detto che “le persone che si trovavano in acqua hanno provato ad aiutarsi tra di loro. Lui non ha appena è arrivato sulla spiaggia e si è girato ha appena visto 15 corpi galleggiare“. Questo fa pensare ad alcuni dipersi, ma non si hanno certezze.


Accertamenti in corso


Sono in corso tutti gli approfondimenti del caso – Notizie.com – © Ansa


La Procura sta effettuando tutti gli approfondimenti del caso. Stando alle prime informazioni, sono 23 i migranti posti in stato di fermo per capire meglio la loro posizione. Inoltre, è stato messo sotto sequestro il timone per i rilievi. L’obiettivo degli inquirenti è quello di provare a risalire a hi era alla guida dell’imbarcazione nel momento del naufragio.


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29.10.23
“Baguette Porzingis!”: trash talking contro Wembanyama, si vendica in campo – VIDEO
Dillon Brooks degli Houston Rockets provoca il francese prima della partita e nella zona degli spogliatoi: “È solo alto, tutto qui!”. Il francese, classe 2004, gli segna in testa e poi lo indica…


No, a guardarlo bene (anzi, giocare bene) non è proprio un ragazzo che si lascia impressionare facilmente. Tutti gli occhi di questo inizio di regular season sono puntati su Victor Wembanyama, da quasi tutti (giocatori compresi) pronosticato come astro nascente del basket mondiale.
La sequenza del canestro di Wembanyama contro Houston e Dillon Brooks (Youtube) – Notizie.com


Il francese, classe 2004, appare come qualcosa di unico, più che raro. “Giusto”, quindi, che gli avversari possano ricorrere a escamotage per intimorirli prima e durante la partita. Dillon Brooks uno di quelli che non sembra aver apprezzato le attenzioni eccessive nei confronti del ragazzo appena sbarcato in NBA, scelta numero 1 dell’ultimo Draft. L’uomo in assoluto più atteso, un “unicorno”, come è stato spesso definito. Il canadese degli Houston Rockets se l’è trovato di fronte nella partita di stanotte contro i San Antonio Spurs, la franchigia fortunata dell’ultima lottery, che ha potuto scegliere il 19enne nato a Le Chesnay.


Le provocazioni negli spogliatoi di Brooks: “È solo alto, tutto qui”


Una foto di Dillon Brooks ai Mondiali con il Canada (Ansa Foto) – Notizie.com


Brooks nelle ultime due stagioni ha deciso di adottare il ruolo di “Villain“, chissà se avrà cambiato idea sul giovane dopo averci giocato contro. L’ex Grizzlies nei giorni scorsi aveva parlato in questo modo di Wembanyama: “È molto alto, tutto qui”. Non proprio il modo più lusinghiero per descriverlo.





Senza fronzoli, come prima della partita – secondo i rumors – andando verso lo spogliatoio degli Spurs, definendolo un semplice “Baguette Porzingis“. Il riferimento naturalmente è al lettone, ala grande dei Boston Celtics. “Allacciati bene le scarpe ‘Baguette Porzingis’, sarà una lunga fot***a partita”: sarebbero state queste le dolci parole scelte prima del confronto.
Victor Wembanyama è l’uomo più atteso della stagione NBA: il francese, classe 2004, è stato il numero 1 all’ultimo Draft (Ansa Foto) – Notizie.com


Provocazioni che gli sono tornate indietro durante la partita: Wembanyama ha dominato in lungo e in largo contro i Rockets e nel corso del secondo quarto è riuscito anche a schiacciare in testa a Brooks, stuzzicato tra l’altro dopo aver segnato una tripla dall’angolo. La partita è finita 126-122 per San Antonio, con il francese che ha messo a referto 21 punti, 12 rimbalzi, 3 stoppate e 3 recuperi. E siamo soltanto alla sua seconda apparizione nella lega…


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Atp Vienna, Sinner da record: piega Rublev e vola in finale!
L’italiano centra un altro primato vincendo la sua 55esima partita in stagione. Superato Barazzutti, domani affronterà Medvedev nella finalissima del torneo austriaco


Un’altra vittoria per Jannik Sinner, una nuova finale che gli darà la possibilità di vincere un altro titolo in stagione. L’azzurro ha piegato in due set (7-5, 7-6) il russo Andrej Rublev nella semifinale dell’Atp 500 di Vienna. Un match teso, equilibrato, giocato ad altissimo livello da entrambi i tennisti.
Una foto di Jannik Sinner durante l’Atp di Vienna (Ansa Foto) – Notizie.com


Colpi violenti di dritto e di rovescio, una velocità da videogioco. Poi Sinner accende il turbo e piega l’avversario volando all’ultimo atto del torneo in Austria, dove affronterà un altro russo, ovvero Medvedev che nella propria semifinale ha piegato 2-0 Tsitsipas. All’ultimo atto se la vedranno il numero 1 (il russo) e il numero 2 (l’italiano) del tabellone.


Superato Barazzutti: Rublev ko, sono 55 le partite vinte in stagione


Andrej Rublev è stato battuto 2-0 da Jannik Sinner all’Atp di Vienna: 7-5, 7-6 per l’italiano (Ansa Foto) – Notizie.com


Una partita bellissima che per Rublev finisce nel modo peggiore possibile, con un doppio fallo che regala a Sinner il passaggio del turno. L’altoatesino, nel secondo set, già sul 5-4 aveva avuto la possibilità di servire per il match, ma era stato controbreakato dall’avversario. Ci è voluto il tee-break per far scorrere i titoli di coda. Per Sinner si tratta del 55esimo successo in stagione: è un record per il tennis italiano, superato il precedente primato di Corrado Barazzutti.


Undicesima vittoria nelle ultime 12 partite, per lui sarà la 13esima finale in carriera, la quarta in un Atp 500, la prima in assoluto a Vienna. Dove durante il percorso ha vinto sempre per 2 set a 0: in ordine contro Shelton ai sedicesimi, il connazionale Sonego agli ottavi, Tiafoe ai quarti e Rublev in semifinale, appunto. Ora tocca Medvedev: una partita da gustarsi godendosi un tennis di primissimo livello.


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Vince al Superenalotto ma non può ritirare la vincita: il motivo è sconvolgente
Vince al Superenalotto, ma non può assolutamente ritirare la vincita: destino beffardo per un uomo. Per quale motivo non può farlo?


Era il sogno di una vita e si è finalmente concretizzato per un uomo che, da anni, giocava sempre gli stessi numeri. Spendendo un euro a schedina. Il suo sogno era quello di sbancare il Superenalotto. Fino a quando, questo sogno, non si è avverato. Poco importa se non si trattava del jackpot intero, ma di una piccola parte: stiamo parlando di 37mila euro. Di certo non pochi. Dopo che ha indovinato più di 4 numeri non ci ha visto più: il suo sogno, appunto, stava per realizzarsi.
Superenalotto (Ansa Foto) Notizie.com


Ed invece, il destino, non si è schierato affatto dalla sua parte. Tanto da voltargli le spalle. In che senso? La cifra, che ha vinto, non la può ritirare. Ci troviamo a Senigallia (provincia di Ancona) vittima di questa vicenda Gianluigi, per gli amici “Cassano”. E’ lui il vincitore dei famosi 37mila euro di montepremi. Purtroppo, però, almeno per il momento non può ritirare quella importante cifra. Motivo? Gianluigi è un senza fissa dimora e non ha una tessera sanitaria con tanto di codice fiscale valido.


Senigallia (Ancona), non può ritirare la vincita al Superenalotto: è un senza fissa dimora





Motivo per il quale, non è stato possibile accreditargli la vincita. Il sogno, si è così trasformato in una sorta di incubo per l’uomo, che ora attende con ansia di riuscire a risolvere la situazione e poter riscuotere la tanto attesa vincita. Il tutto è accaduto nella serata di martedì, ovvero la prima estrazione di questa settimana. Aveva speso 1,50 euro, proprio come faceva di solito. Quattro numeri ed anche quello superstar: totale 37.045 euro. Tolte le tasse, gli resterebbero circa 30mila euro.
Superenalotto (Ansa Foto) Notizie.com


Per ritirare la vincita, però, deve presentarsi con tessera sanitaria e regolari documenti. Sa bene che quella vita non gli cambierebbe per sempre la vita, ma sicuramente per lui sarebbe un piccolo passo in avanti. Purtroppo Gianluigi va avanti con l’aiuto dei residenti, degli amici ed anche della Caritas. Il titolare della tabaccheria, al ‘Corriere Adriatic0‘, è felice che quei soldi li abbia vinti lui visto che se li merita. Molte volte, infatti, ‘Cassano’ (per via del suo accento pugliese) dorme sulle panchine.


Nel frattempo, però, la città dopo che la notizia si è diffusa si sta mobilitando per aiutarlo. Dalla Caritas accelerano con le copie dei documenti. Chi lo conosce non può fare altro che parlare bene di lui. “E’ una brava persona, spero faccia buon uso di quei soldi. C’è qualcosa nella sua vita che nessuno conosce. Si ritrova a vagabondare. Non parla mai della sua famiglia, se entra in confidenza con le persone chiede aiuto“.


 


 



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28.10.23