In una lettera pubblicata l'11 giugno, i gruppi hanno sottolineato che il divieto ha portato molte atlete musulmane a sentirsi "invisibilizzate, escluse e umiliate".
La ministra dello sport francese aveva giustificato il divieto l'anno scorso, citando l'impegno del governo alla laicità, proibendo simboli religiosi, compresi i veli, durante le competizioni sportive. La decisione è stata criticata dall'ONU, che ha affermato che le donne non dovrebbero essere obbligate a rispettare codici di abbigliamento.
Il CIO ha dichiarato che le restrizioni non si applicheranno agli atleti di altri paesi. Le organizzazioni hanno evidenziato che i divieti sono particolarmente preoccupanti dato che i Giochi di Parigi sono promossi come le prime Olimpiadi con parità di genere.
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