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Stupri Caivano, manifestazione in città: domani attesa la Meloni


Stupri di Caivano, nella giornata di ieri c’è stata la manifestazione in città da parte dei cittadini: domani, invece, è attesa la premier Meloni Dopo quella di Palermo, purtroppo, nel nostro Paese è spuntata un’altra vicenda. Una nuova violenza sessuale nei confronti di due ragazzine di 12 anni. Queste ultime sono state violentate sessualmente a Caivano, precisamente nel ‘Parco Verde‘ da parte di un gruppo di minorenni. 

Le vittime, in questo momento, si trovano in una comunità lontano dalle loro abitazioni. Chi ci sono rimasti sono i loro genitori che, a dire il vero, non vedono l’ora di andare via da quel posto. Tra l’altro molto spesso oggetto di vicende di cronaca nera. Nelle ultime ore, la madre di una delle ragazzine, ha rivelato al suo avvocato di aver ricevuto delle minacce di morte dopo la sua denuncia. 
Caivano (Ansa Foto) Notizie.com 

 Non solo: anche il figlio, che ha denunciato per primo l’accaduto, è stato vittima di un furto del suo scooter. Una situazione che peggiora sempre di più. Anche se, buona parte della città, ha deciso di dare un segnale forte in merito a quanto accaduto nei primi giorni di agosto. Nella giornata di ieri, martedì 29 agosto, sono scesi in strada per manifestare contro le violenze di questi giorni. Spuntano tantissimi cartelloni: “Fermiamo gli spacciatori, i camorristi e gli stupratori del parco verde“, “Le bambini vanno amate, non stuprate“, “Ricostruiamo il Parco Verde“, “Per fermare la violenza  servono pene severe”. Caivano, in 200 contro gli episodi di violenza: domani sera presente la Meloni 200, infatti, sono state le persone che hanno partecipato al corteo sotto una pioggia battente. Pochi, invece, quelli del Parco verde. 

Tra i presenti anche Don Patriciello che continua a combattere, in prima linea, contro questi orribili avvenimenti . Nel frattempo è stata avviata una inchiesta da parte della Procura del capoluogo campano che vuole vederci chiaro in questa vicenda. Come riportato in precedenza, nella serata di domani giovedì 31 agosto, sarà presente anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Caivano (Ansa Foto) Notizie.com Don Patriciello ha commentato il tutto con queste parole: “Io mi metterò a disposizione per farle visitare il parco se vuole, se vuole entrare nelle case, sono molto fiducioso. Ha detto che verrà con proposte concrete, sembra una persona che quando dice le cose le fa”. Meloni dovrebbe arrivare domani mattina alla parrocchia di San Paolo, poi ci sarà un vertice con le autorità locali. Da capire ancora il luogo (non si sa se a Caivano oppure alla Prefettura di Napoli).

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Superbonus, Sapelli: “Provvedimento sbagliato. Ha illuso le imprese”


Giulio Sapelli, professore ordinario di storia economica, sul Superbonus: “E’ un provvedimento sbagliato. Ha fatto fallire le medie e piccole imprese”. Negli ultimi giorni il Superbonus è ritornato a far discutere e riacceso la polemica tra maggioranza e opposizioni. 

Nella conferenza stampa dopo l’ultimo Consiglio dei ministri il premier Meloni ha parlato di un “provvedimento scritto malissimo e che ha prodotto la più grande truffa ai danni dello Stato“. Immediata la replica da parte di Conte: “Accuse ridicole, le serve un capro espiatorio“. 
Giulio Sapelli in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com – © Ansa 

 Di questo botta e risposta a distanza e del Superbonus Notizie.com ne ha parlato con Giulio Sapelli, professore ordinario di storia economica. Sapelli boccia il Superbonus: “E’ stato un grave errore” Sapelli ai nostri microfoni ha bocciato il Superbonus – Notizie.com – © Ansa 

 Professor Sapelli, in questi ultimi giorni è ritornato il dibattito sul Superbonus. Cosa pensa dello scontro tra Meloni e Conte? “Sicuramente il Superbonus è stato un errore. Il provvedimento ha favorito i grandi proprietari immobiliari e illuso le imprese con un beneficio solo temporaneo. Mentre su queste cose bisogna avere una politica di un lungo periodo. Parliamo quindi di una misura sbagliata fatta dal governo Conte. E Draghi ha fatto il gravissimo errore di continuare con questa politica. E’ stata un’operazione dissennata“. Quindi è d’accordo con le decisioni prese dal premier Meloni? “Assolutamente ragione. Anche se avrei utilizzato parole differenti rispetto a quelle dette dal premier“. Si parla di una spesa di 3,5 miliardi di euro.  “Non so se è questa la cifra, ma si è trattato sicuramente di spese importanti e sono stati soldi non spesi bene. Il Superbonus è servito solamente a far fallire le medie e piccole imprese“. 

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Omicidio Lorenzo Nardelli, ucciso a calci e pugni: il tragico motivo


Omicidio Lorenzo Nardelli, fuoriescono altri dettagli inquietanti in merito alla sua morte: ucciso a suon di calci e pugni Era la sera prima del suo onomastico. Precisamente il 9 agosto in cui Lorenzo Nardelli imboccò la scala del condominio di rampa Cavalcavia. Purtroppo per lui si ritrovò in quella sbagliata. 

Di conseguenza trovò anche la morte. Aveva appuntamento con una donna. Convinto di entrare nella sua abitazione andò in quella peggiore. La porta era socchiusa. All’interno dell’appartamento i cugini Radu e Marin Rusu. Entrambi di nazionalità moldava e, di conseguenza, autori dell’orribile omicidio. 
Omicidio Mestre (Ansa Foto) Notizie.com 

 I due operai, quella sera, avevano decisamente alzato il gomito. Quando si sono ritrovati davanti l’uomo lo hanno scambiato per un ladro. Una violenza inaudita che si è consumata nell’ascensore del condominio. Calci e pugni terrificanti che uccisero il povero Lorenzo. 

Una fine orribile per un ragazzo di 32 anni che aveva appuntamento con una donna. Una vicenda che, in questo momento, viene ricostruita nei dettagli da parte degli agenti della Squadra Mobile di Venezia. Con l’aiuto da parte del sostituto procuratore Stefano Buccini. Mestre, omicidio Lorenzo Nardelli: l’8 settembre l’udienza Gli agenti, nel corso delle loro indagini, hanno analizzato il dispositivo elettronico della vittima. Non c’erano mai stati contatti tra gli aggressori ed il 32enne. 

La ragazza si era preoccupata per non averlo visto salire, tanto da scrivergli: “Ma dove sei?”. L’udienza è prevista per giovedì 8 settembre. A difendere i due cugini moldavi gli avvocati Giorgio Pietramala e Jacopo Trevisan. Sempre dal carcere i due aggressori non hanno mai cambiato idea: pensavano che la vittima fosse un ladro e che voleva rapinare in casa loro. Le accuse nei loro confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla di omicidio volontario. 
Omicidio Mestre (Ansa Foto) Notizie.com 

 Nardelli però non era mi stato un ladro e non voleva iniziare, di certo, da quella sera. Visto che era salito a volto “scoperto”. Per i due è stato confermato il carcere. proprio dal giudice per le indagini preliminari di Venezia che, in un primo momento, aveva ipotizzato ad una trappola in cui Nardelli sarebbe stato attirato dai Rasu. Tre giorni dopo l’omicidio anche la donna, che attendeva la vittima, aveva confermato che l’appuntamento era saltato visto che non le rispondeva più ai messaggi. Purtroppo per un motivo atroce: assassinato a mani nude e con evidenti fratture al cranio.

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Mistero intorno alla scomparsa della Venere di Daniela Santanché: aperto fascicolo dalla Procura della Corte dei Conti

Il caso della "Venere Italia 23", meglio conosciuta come l'influencer virtuale creata da Daniela Santanché, continua ad alimentare discussioni e speculazioni. Secondo quanto riportato da fonti affidabili, la Procura della Corte dei Conti del Lazio ha deciso di avviare un fascicolo di indagine sulla campagna "Open to Meraviglia". Questa iniziativa, promossa dal Ministero del Turismo, è ormai ferma da oltre due mesi sui social media, destando curiosità e preoccupazione, soprattutto in piena stagione turistica.

L'ultimo post pubblicato su Instagram dalla "Venere Italia 23" risale al 27 giugno, quando l'influencer virtuale si trovava a Taormina, condividendo momenti di relax e bellezze paesaggistiche. Da allora, però, è calato un silenzio assordante: la protagonista della campagna "Open to Meraviglia" sembra essersi dileguata nel nulla. Questo ha spinto il Procuratore Regionale per il Lazio, Pio Silvestri, ad avviare un'istruttoria per chiarire le ragioni di questo repentino silenzio.

È interessante notare che l'operazione di lancio dell'influencer virtuale ha richiesto un investimento considerevole da parte dello Stato. Lo spot di presentazione della "Venere Italia 23" ha comportato una spesa di 138.000 euro, appena sotto la soglia che richiederebbe l'attivazione di una gara d'appalto. Questa decisione è stata presa a livello governativo, con il coinvolgimento diretto di Palazzo Chigi. Il Dipartimento per l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha adottato la delibera a inizio aprile, affidando il servizio di creazione e realizzazione di un video promozionale per la campagna "per la valorizzazione dell'immagine dell'Italia e delle risorse turistiche del Paese".

Il motivo addotto per giustificare l'assenza di una gara è stato l'urgenza, considerando che il video promozionale doveva essere presentato durante un evento organizzato dal Ministero del Turismo il 20 aprile 2023. Tuttavia, i recenti sviluppi hanno sollevato dubbi sulla validità di questa giustificazione.

Il silenzio dell'influencer virtuale, secondo quanto dichiarato dal Ministero del Turismo in risposta alle domande di Huffpost, non è stato causato da ostacoli o problemi con l'agenzia di comunicazione responsabile della campagna. Piuttosto, è stata definita come "una scelta ponderata" finalizzata a ottimizzare le campagne pubblicitarie sul portale italia.it. Il Ministero ha sottolineato che questa strategia sta dando risultati positivi e che la "Venere Italia 23" tornerà a essere protagonista quando verranno implementate le prossime migliorie alla piattaforma.

L'avvio del fascicolo di indagine da parte della Procura della Corte dei Conti del Lazio rappresenta un nuovo capitolo in questa intrigante vicenda. Il mistero intorno alla scomparsa dell'influencer virtuale continua a sollevare domande e alimentare le congetture, mentre l'opinione pubblica attende con ansia ulteriori sviluppi e spiegazioni da parte delle autorità competenti.

 

Festa di 18 anni a Fiuggi, uccidono una capra a calci e si vantano sui social

Un'indagine è stata aperta dalla Procura di Frosinone dopo che alcuni video sono stati diffusi sui social network, mostrando il pestaggio di una capra da parte di un gruppo di giovani durante una festa di 18 anni

La capra, che apparteneva a un allevatore della zona, è stata uccisa a calci e poi gettata in un fosso. I video sono stati girati dai partecipanti alla festa, che si sono vantati della loro crudeltà sui social. 

La festa si è svolta in una villa di Fiuggi, dove si sono ritrovati i rampolli della "Fiuggi bene", come sono noti i figli delle famiglie più agiate della città termale. Tra loro ci sarebbero anche alcuni minorenni. 

La Procura ha disposto il sequestro dei video e dei cellulari dei presenti, e ha avviato le indagini per individuare i responsabili del reato di maltrattamento di animali. 

L'allevatore della capra ha sporto denuncia e ha chiesto giustizia per il suo animale. 

Il video



Donna disabile violentata a Livorno: arrestato un marocchino

Un'aggressione brutale e vigliacca ha sconvolto la città di Livorno. Una donna disabile di 45 anni è stata violentata da un marocchino di 32 anni, che l'ha aggredita mentre si trovava in un parcheggio vicino alla sua abitazione. Il fatto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 2.30.

La vittima, che soffre di una malattia degenerativa che le impedisce di camminare, era appena scesa dalla sua auto quando è stata afferrata alle spalle dal suo aggressore, che l'ha trascinata in un angolo buio e l'ha stuprata. La donna ha tentato di opporre resistenza e di chiedere aiuto, ma nessuno ha sentito le sue grida.

Il marocchino, che era già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio e la persona, si è poi allontanato lasciando la donna in stato di shock. La vittima è stata soccorsa da alcuni passanti che hanno chiamato il 118 e la polizia. Gli agenti hanno avviato le indagini e hanno rintracciato il responsabile grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza e al riconoscimento della donna.

Il marocchino è stato arrestato e portato nel carcere di Sollicciano, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata. La donna è stata trasportata all'ospedale di Livorno, dove è stata sottoposta a visite mediche e psicologiche. Le sue condizioni sono gravi ma non in pericolo di vita.

L'episodio ha suscitato indignazione e solidarietà da parte della cittadinanza e delle istituzioni. Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, ha espresso il suo sdegno e la sua vicinanza alla vittima. "Si tratta di un atto ignobile e vigliacco, che colpisce una persona indifesa e vulnerabile - ha dichiarato -. Spero che il colpevole paghi con la massima severità per il suo gesto orribile".

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