Superbonus, Sapelli: “Provvedimento sbagliato. Ha illuso le imprese”

Giulio Sapelli, professore ordinario di storia economica, sul Superbonus: “E’ un provvedimento sbagliato. Ha fatto fallire le medie e piccole imprese”. Negli ultimi giorni il Superbonus è ritornato a far discutere e riacceso la polemica tra maggioranza e opposizioni. 

Nella conferenza stampa dopo l’ultimo Consiglio dei ministri il premier Meloni ha parlato di un “provvedimento scritto malissimo e che ha prodotto la più grande truffa ai danni dello Stato“. Immediata la replica da parte di Conte: “Accuse ridicole, le serve un capro espiatorio“. 
Giulio Sapelli in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com – © Ansa 

 Di questo botta e risposta a distanza e del Superbonus Notizie.com ne ha parlato con Giulio Sapelli, professore ordinario di storia economica. Sapelli boccia il Superbonus: “E’ stato un grave errore” Sapelli ai nostri microfoni ha bocciato il Superbonus – Notizie.com – © Ansa 

 Professor Sapelli, in questi ultimi giorni è ritornato il dibattito sul Superbonus. Cosa pensa dello scontro tra Meloni e Conte? “Sicuramente il Superbonus è stato un errore. Il provvedimento ha favorito i grandi proprietari immobiliari e illuso le imprese con un beneficio solo temporaneo. Mentre su queste cose bisogna avere una politica di un lungo periodo. Parliamo quindi di una misura sbagliata fatta dal governo Conte. E Draghi ha fatto il gravissimo errore di continuare con questa politica. E’ stata un’operazione dissennata“. Quindi è d’accordo con le decisioni prese dal premier Meloni? “Assolutamente ragione. Anche se avrei utilizzato parole differenti rispetto a quelle dette dal premier“. Si parla di una spesa di 3,5 miliardi di euro.  “Non so se è questa la cifra, ma si è trattato sicuramente di spese importanti e sono stati soldi non spesi bene. Il Superbonus è servito solamente a far fallire le medie e piccole imprese“. 

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31.8.23
Omicidio Lorenzo Nardelli, ucciso a calci e pugni: il tragico motivo

Omicidio Lorenzo Nardelli, fuoriescono altri dettagli inquietanti in merito alla sua morte: ucciso a suon di calci e pugni Era la sera prima del suo onomastico. Precisamente il 9 agosto in cui Lorenzo Nardelli imboccò la scala del condominio di rampa Cavalcavia. Purtroppo per lui si ritrovò in quella sbagliata. 

Di conseguenza trovò anche la morte. Aveva appuntamento con una donna. Convinto di entrare nella sua abitazione andò in quella peggiore. La porta era socchiusa. All’interno dell’appartamento i cugini Radu e Marin Rusu. Entrambi di nazionalità moldava e, di conseguenza, autori dell’orribile omicidio. 
Omicidio Mestre (Ansa Foto) Notizie.com 

 I due operai, quella sera, avevano decisamente alzato il gomito. Quando si sono ritrovati davanti l’uomo lo hanno scambiato per un ladro. Una violenza inaudita che si è consumata nell’ascensore del condominio. Calci e pugni terrificanti che uccisero il povero Lorenzo. 

Una fine orribile per un ragazzo di 32 anni che aveva appuntamento con una donna. Una vicenda che, in questo momento, viene ricostruita nei dettagli da parte degli agenti della Squadra Mobile di Venezia. Con l’aiuto da parte del sostituto procuratore Stefano Buccini. Mestre, omicidio Lorenzo Nardelli: l’8 settembre l’udienza Gli agenti, nel corso delle loro indagini, hanno analizzato il dispositivo elettronico della vittima. Non c’erano mai stati contatti tra gli aggressori ed il 32enne. 

La ragazza si era preoccupata per non averlo visto salire, tanto da scrivergli: “Ma dove sei?”. L’udienza è prevista per giovedì 8 settembre. A difendere i due cugini moldavi gli avvocati Giorgio Pietramala e Jacopo Trevisan. Sempre dal carcere i due aggressori non hanno mai cambiato idea: pensavano che la vittima fosse un ladro e che voleva rapinare in casa loro. Le accuse nei loro confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla di omicidio volontario. 
Omicidio Mestre (Ansa Foto) Notizie.com 

 Nardelli però non era mi stato un ladro e non voleva iniziare, di certo, da quella sera. Visto che era salito a volto “scoperto”. Per i due è stato confermato il carcere. proprio dal giudice per le indagini preliminari di Venezia che, in un primo momento, aveva ipotizzato ad una trappola in cui Nardelli sarebbe stato attirato dai Rasu. Tre giorni dopo l’omicidio anche la donna, che attendeva la vittima, aveva confermato che l’appuntamento era saltato visto che non le rispondeva più ai messaggi. Purtroppo per un motivo atroce: assassinato a mani nude e con evidenti fratture al cranio.

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Colpo Lukaku, Boniek: “Attaccante top, squadra forte. Ora Mou ha l’obbligo della Champions…”

L’ex giocatore di Roma e Juve ora vice-presidente dell’Uefa parla in esclusiva a Notizie.com sull’arrivo dell’attaccante belga: “Fa reparto da solo, ma deve lavorare per trovare la forma” Non è uno che si tira indietro anzi parla sempre in maniera chiara, anche perché quello che pensa lo dice senza problemi, nonostante ricopra un ruolo importantissimo nel governo del calcio. 

La diplomazia non è il suo forte, non perché non ci creda ma perché gli piace parlare chiaro e senza fronzoli. E’ schietto, ma è anche un passionale, soprattutto nel calcio, tanto da seguire con trepidazione l’arrivo di Romelu Lukaku. E fino a quando non l’ha visto coi suoi occhi, nonostante sia molto amico di Dan Friedkin, quasi non ci credeva Zbigniew Boniek ex campione di Juve e Roma, ma anche vice-presidente dell’Uefa che a Notizie.com non si tiene: “Sono entusiasta del suo arrivo, come giocatore e per la forza fisica che ha. La Roma ha cercato un attaccante e ha preso un attaccante top…”. 
L’ex campione di Juve e Roma e vice-presidente dell’Uefa Zbigniew Boniek (Ansa Notizie.com) 

 Per Boniek è un innesto importante, uno di quelli che fa la differenza, anche se da uomo di calcio non dimentica un aspetto importante: “Sì, l’unico problema è vedere come sta e in che stato di forma è attualmente Lukaku, il calcio non è così semplice come pensano tutti. Già perché questo ragazzo non gioca da tre-quattro mesi, almeno dalla sua ultima gara ufficiale, questo è il tempo che è passato, e con la sua postura fisica bisognerà vedere quando sarà al 100%, anche perché lui al 100% dà ampie garanzie e scelte. E’ uno che fa reparto da solo, speriamo che lui stia bene fisicamente, tutto qua, visto che con Belotti e Azmoun è una bella e importante alternanza“. “La Roma è ora è più forte, Mourinho adesso ha l’obbligo di andare in Champions…” Il murales che è comparso nel centro di Roma prima dell’arrivo di Romelu Lukaku (Ansa Notizie.com) Il vice-presidente dell’Uefa, che non ha mai nascosto di essere un tifoso della Roma, responsabilizza anche l’allenatore José Mourinho e a Notizie.com sottolinea: “È un innesto importante, rende la Roma ancora più forte e di sicuro con questo arrivo ha diritto, secondo me soprattutto l’obbligo di entrare tra le prime quattro e cinque del campionato e partecipare alla prossima Champions League, su questo pochi dubbi“. 

Ma Zibì Boniek sottolinea ancora una volta un aspetto: “Ribadisco, non so come sta lui fisicamente, certo secondo me se Lukaku è un professionista serio, e secondo me lo è, già adesso deve essere al 60-70% poi l’accoglienza e l’entusiasmo della gente sono lati positivi, si percepiscono e aiutano a lavorare meglio ed entrare in forma” E poi un plauso alla società e al suo “amico” personale Dan Friedkin: “La Roma è un club importante, le dico una cosa ci sono squadre più ricche che spendono anche più soldi, ma mi dica quale società ha il proprio presidente e padrone che ha un aereo privato che pilota e va a prendere e ti porta i campioni a casa? Glielo dico io, non ci sono e già questo, da un punto di vista del marketing è una cosa pazzesca e ti fa capire che siamo solo per questo da Champions League“. 

E poi un po’ di bastone e carota ancora a Mou e anche a Dybala: “Ora non resta che avere gioco e creare gioco perché devi portare qualcosa a casa, un ottimo campionato soprattutto. Non solo Lukaku, mi aspetto di più anche da Dybala che sul di gioco e sulle giocate che ha è fenomenale e gli do 10, ma sulla continuità di gioco gli do 3 e se risolve questo problema, legato soprattutto agli infortuni, diventa non solo importante, ma devastante. Ora però godiamoci Lukaku e questa squadra, certo che se lo acquistassero pure in futuro, ma diamo tempo al tempo, godiamoci il momento…”  

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Violenza su donne, Roccella: “Si combatte solo con la prevenzione”
Per la ministra Eugenia Roccella l’unico modo per combattere femminicidi e violenze è la prevenzione. Mentre invece “sostenere la natalità significa rendere l’organizzazione sociale accogliente”. Intervistata dal quotidiano Il Riformista, ha spiegato che il governo intende “spezzare il ciclo della violenza prima dell’irreparabile, tramite il rafforzamento delle misure cautelari, o l’ammonimento”. Una parola è stata riservata anche all’insolito e inaspettato sostegno di Rocco Siffredi contro l’accesso dei minori alla pornografia. “Non era scontato”, il commento della ministra. (Ansa) Sempre più, giorno dopo giorno, il tema della violenza sulle donne entra a fare parte del dibattito pubblico, in maniera violente, dirompente e drammatica. In particolare in questi giorni, a seguito delle notizie di cronache legate a terribili stupri come quelli di Palermo e di Caivano. Intervistata dal quotidiano Il Riformista, la Ministra per le pari opportunità e la famiglia ha fatto il punto su questo scottante argomento di cui il governo Meloni sta cercando di occuparsi, per quanto possibile non solo sotto il profilo normativo e legislativo ma anche e soprattutto sotto quello culturale e sociale. Le parole della Ministra per le pari opportunità e la famiglia “Non abbiamo aspettato il ‘caso eclatante’ per occuparci di violenza contro le donne. Lo abbiamo fatto fin da subito”, ha affermato Roccella. “Abbiamo aumentato i fondi per i centri anti-violenza e le case rifugio, mantenendo anche le misure di sostegno economico per le vittime, perché su questo tema la condivisione e la trasversalità sono fondamentali. Abbiamo ampliato la diffusione del numero verde 1522 e vogliamo continuare a farlo. Soprattutto, abbiamo elaborato una proposta di legge che tiene conto anche del confronto con chi ogni giorno combatte sul campo, e che adesso il Parlamento dovrà discutere e spero approvare rapidamente”. Nel provvedimento già incardinato dal governo, continua la ministra, si “punta sulla prevenzione, per spezzare il ciclo della violenza prima dell’irreparabile”. Con diversi strumenti. “Rafforzamento delle misure cautelari, dalla più leggera come l’ammonimento, al braccialetto elettronico, dalla distanza minima di avvicinamento all’arresto in flagranza differita. Specializzazione dei magistrati sul campo. Soprattutto, l’aspetto più innovativo che davvero potrà salvare vite è la previsione di tempi certi e stringenti per la valutazione del rischio da parte delle procure. Perché la tempestività in questi casi è davvero tutto” Il ministro per le Pari Opportunità Eugenia Maria Roccella alla Camera durante comunicazioni del governo in ordine alla revisione complessiva degli investimenti e delle riforme inclusi nel PNRR, Roma, 1 Agosto 2023. ANSA/GIUSEPPE LAMI Una battuta è stata riservata anche all’insolito “sodalizio” con il noto attorno pornografico Rocco Siffredi. “La mia battaglia riguarda l’accesso dei minori alla pornografia”, ha commentato Roccella. “Rocco Siffredi ha detto semplicemente di essere d’accordo sull’esigenza di un maggiore controllo. Non era scontato che un rappresentante di quel mondo si esponesse a sostegno di questa tesi, e in realtà non me lo aspettavo. Ci sono state delle critiche ma io ho una formazione laica e non mi interessa fare esami di purezza etica o ideologica, e tantomeno esistenziale, alle persone. Ognuno compie le sue libere scelte di vita. Io faccio politica, mi interessa che una battaglia che ritengo giusta si affermi, e se c’è qualcuno che aderisce, ben venga” L'articolo Violenza su donne, Roccella: “Si combatte solo con la prevenzione” proviene da Notizie.com.
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30.8.23
Covid, pazienti con miocardite e pericardite: svolta nel Paese
Covid, pazienti con miocardite e pericardite: importante svolta arriva direttamente dal Paese. Gli ultimi aggiornamenti in merito  Se non è una “svolta” allora poco ci manca. Quel che è certo,… L'articolo Covid, pazienti con miocardite e pericardite: svolta nel Paese proviene da Notizie.com.
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Mistero intorno alla scomparsa della Venere di Daniela Santanché: aperto fascicolo dalla Procura della Corte dei Conti

Il caso della "Venere Italia 23", meglio conosciuta come l'influencer virtuale creata da Daniela Santanché, continua ad alimentare discussioni e speculazioni. Secondo quanto riportato da fonti affidabili, la Procura della Corte dei Conti del Lazio ha deciso di avviare un fascicolo di indagine sulla campagna "Open to Meraviglia". Questa iniziativa, promossa dal Ministero del Turismo, è ormai ferma da oltre due mesi sui social media, destando curiosità e preoccupazione, soprattutto in piena stagione turistica.

L'ultimo post pubblicato su Instagram dalla "Venere Italia 23" risale al 27 giugno, quando l'influencer virtuale si trovava a Taormina, condividendo momenti di relax e bellezze paesaggistiche. Da allora, però, è calato un silenzio assordante: la protagonista della campagna "Open to Meraviglia" sembra essersi dileguata nel nulla. Questo ha spinto il Procuratore Regionale per il Lazio, Pio Silvestri, ad avviare un'istruttoria per chiarire le ragioni di questo repentino silenzio.

È interessante notare che l'operazione di lancio dell'influencer virtuale ha richiesto un investimento considerevole da parte dello Stato. Lo spot di presentazione della "Venere Italia 23" ha comportato una spesa di 138.000 euro, appena sotto la soglia che richiederebbe l'attivazione di una gara d'appalto. Questa decisione è stata presa a livello governativo, con il coinvolgimento diretto di Palazzo Chigi. Il Dipartimento per l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha adottato la delibera a inizio aprile, affidando il servizio di creazione e realizzazione di un video promozionale per la campagna "per la valorizzazione dell'immagine dell'Italia e delle risorse turistiche del Paese".

Il motivo addotto per giustificare l'assenza di una gara è stato l'urgenza, considerando che il video promozionale doveva essere presentato durante un evento organizzato dal Ministero del Turismo il 20 aprile 2023. Tuttavia, i recenti sviluppi hanno sollevato dubbi sulla validità di questa giustificazione.

Il silenzio dell'influencer virtuale, secondo quanto dichiarato dal Ministero del Turismo in risposta alle domande di Huffpost, non è stato causato da ostacoli o problemi con l'agenzia di comunicazione responsabile della campagna. Piuttosto, è stata definita come "una scelta ponderata" finalizzata a ottimizzare le campagne pubblicitarie sul portale italia.it. Il Ministero ha sottolineato che questa strategia sta dando risultati positivi e che la "Venere Italia 23" tornerà a essere protagonista quando verranno implementate le prossime migliorie alla piattaforma.

L'avvio del fascicolo di indagine da parte della Procura della Corte dei Conti del Lazio rappresenta un nuovo capitolo in questa intrigante vicenda. Il mistero intorno alla scomparsa dell'influencer virtuale continua a sollevare domande e alimentare le congetture, mentre l'opinione pubblica attende con ansia ulteriori sviluppi e spiegazioni da parte delle autorità competenti.

 

29.8.23
Festa di 18 anni a Fiuggi, uccidono una capra a calci e si vantano sui social

Un'indagine è stata aperta dalla Procura di Frosinone dopo che alcuni video sono stati diffusi sui social network, mostrando il pestaggio di una capra da parte di un gruppo di giovani durante una festa di 18 anni

La capra, che apparteneva a un allevatore della zona, è stata uccisa a calci e poi gettata in un fosso. I video sono stati girati dai partecipanti alla festa, che si sono vantati della loro crudeltà sui social. 

La festa si è svolta in una villa di Fiuggi, dove si sono ritrovati i rampolli della "Fiuggi bene", come sono noti i figli delle famiglie più agiate della città termale. Tra loro ci sarebbero anche alcuni minorenni. 

La Procura ha disposto il sequestro dei video e dei cellulari dei presenti, e ha avviato le indagini per individuare i responsabili del reato di maltrattamento di animali. 

L'allevatore della capra ha sporto denuncia e ha chiesto giustizia per il suo animale. 

Il video



Sottodominio della Regione Lazio compromesso da contenuti HOT: l'insicurezza è ovunque

Un recente attacco cibernetico ha colpito un sottodominio della Regione Lazio, gettando luce sulla necessità di affrontare il problema della compromissione della sicurezza e della protezione dei dati digitali.

Il sottodominio istituzionale "salute.lazio.it" è stato vittima di un attacco malintenzionato, durante il quale è stato trasformato in un ospite per contenuti espliciti. È importante sottolineare che questo dominio non deve essere confuso con il legittimo "salutelazio.it". L'attacco è stato eseguito da individui senza scrupoli, i quali hanno creato un sito contenente materiale inappropriato legato alla radice lazio.it. Questa compromissione evidente della sicurezza mette in luce diverse questioni che richiedono una risposta celere ed efficace.

L'incidente solleva preoccupazioni in merito alle falle di sicurezza che i criminali informatici hanno potuto sfruttare. Tra le possibili cause figurano vulnerabilità nel sistema di gestione dei contenuti (CMS), compromissione del sistema di nome a dominio (DNS), utilizzo di password deboli o compromesse, accesso non autorizzato al server, possibili attacchi di DNS spoofing o redirezione e inefficace gestione delle credenziali degli utenti con accesso al sottodominio.

Il contesto attuale pone l'accento sulla necessità di intensificare gli sforzi per proteggere le infrastrutture digitali. La sicurezza online non è soltanto una preoccupazione tecnica, ma un elemento cruciale per garantire la protezione delle informazioni sensibili e la fiducia degli utenti. Gli attacchi cibernetici possono avere conseguenze devastanti, minando la reputazione di organizzazioni e istituzioni, oltre a compromettere la privacy degli utenti.

Affrontare un attacco come quello al sottodominio "salute.lazio.it" richiede un'indagine approfondita al fine di determinare le cause esatte dell'incidente. È essenziale identificare le vulnerabilità che sono state sfruttate e mettere in atto le misure correttive necessarie. Ciò implica un miglioramento delle pratiche di sicurezza, l'adozione di protocolli di autenticazione robusti e una costante vigilanza contro possibili minacce.

Le istituzioni, le aziende e gli individui devono lavorare insieme per creare un ambiente digitale più sicuro. La formazione in materia di sicurezza informatica, l'implementazione di pratiche di buona gestione delle password e la vigilanza costante contro le minacce emergenti sono passi essenziali per affrontare le sfide della sicurezza online.

In un mondo sempre più connesso, la sicurezza online è una responsabilità condivisa. La compromissione della sicurezza di un sottodominio istituzionale nel cuore della Regione Lazio è un promemoria di quanto sia cruciale affrontare le minacce cibernetiche con serietà e determinazione. Solo attraverso sforzi collettivi e misure di sicurezza rigorose possiamo proteggere il nostro patrimonio digitale e preservare la fiducia nell'era dell'informazione.

 

28.8.23