Top Ad 728x90

Schiava del sesso. A Roma dalla Romania a 15 anni costretta con oltre 450 uomini

 

Arrivata per fare la baby-sitter, viene fatta prostituire

Una volta arrivata in Italia “Mi hanno detto che dovevo prostituirmi” ha detto la 15enne al giudice. Lo stesso magistrato che si è pronunciato già sulla vicenda. Una storia fatta di prostituzione andata avanti  per oltre quattro mesi, da gennaio a maggio del 2016, periodo nel quale la ragazzina convinta di poter guadagnare accudendo bambini si è ritrovata a dover garantire prestazioni sessuali a 450 uomini.

Due sorelle avevano messo il profilo della 15enne online e così adescavano clienti e una volta che raggiungevano l’abitazione le due maitresse si nascondevano in un armadio per controllare la ragazzina costringendo quest’ultima a mantenere il cellulare acceso durante il rapporto sessuale. Al giorno la 15enne doveva incontrare almeno 5 clienti. Davanti al giudice sono finiti 9 clienti assolti per mancanza di prove, mentre le due sorelle, di 30 e 35 anni, sono state condannate a 7 e 6 anni per prostituzione minorile

da Il Corriere della Città

Gli annunci 

Revenge porn, due indagati per aver filmato e condiviso una ragazza durante un rapporto sessuale

La Procura di Rimini ha iscritto nel registro degli indagati due uomini di 32 anni accusati di diffusione illecita di immagini o video sessuale espliciti, il cosiddetto reato di "revenge porn". Secondo gli inquirenti, avrebbero condiviso in una chat il video di un rapporto sessuale consumato con una ventenne che avevano conosciuto la sera stessa in discoteca.

Secondo la ricostruzione di oggi de Il Resto del Carlino, in un primo momento i due giovani erano stati identificati dai carabinieri della compagnia di Riccione in quanto indiziati per violenza sessuale aggravata. Il sostituto procuratore Davide Ercolani, esaminate le immagini trovate sugli smartphone sequestrati, ha ritenuto di far decadere l’accusa più grave, per la quale verrà chiesta l’archiviazione. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, il rapporto sessuale con la giovane sarebbe stato consenziente.

da Fanpage

Simpatie per Hitler e pedopornografia online, sono i nostri QAnon. 3 arresti

Simpatizzavano per Hilter, scambiavano materiale suprematista di tipo xenofobo, misogino, omofobo, antisemita e filonazista e condividevano file pedopornografici tra gli utenti di una chat Telegram

Per questo motivo la polizia, coordinata dalla Dda di Genova, ha eseguito tre misure cautelari (due in carcere e una ai domiciliari) nei confronti di altrettanti giovani accusati di far parte della chat. Secondo il gip, che ha emesso l'ordinanza, alcuni avevano anche inaugurato una "campagna di addestramento" al tiro con armi ad aria compressa utilizzando come bersaglio effigi di cariche dello Stato in zone abbandonate di Genova "nell'ottica di un progetto stragista di enormi dimensioni alle istituzioni".

 da TGCOM24

Chiara Ferragni hot per Natale, criticata sui social per le provocazioni

A Natale si è tutti più buoni ma, evidentemente, non lo sono gli haters di Chiara Ferragni. La conferma è arrivata dall’ultimo contenuto social condiviso dall’imprenditrice digitale che ha mostrato alcuni outfit di intimo per le feste ricevendo una valanga di commenti davvero negativi.

Come detto, Chiara Ferragni è stata presa di mira per una clip condivisa nella quale mostra tre outfit di intimo dedicati alle festività di Natale. Due pezzi rossi e uno scuro grigio e nero. Look che alla moglie di Fedez stanno benissimo ma che hanno scatenato appunto gli haters.

Non è certo la prima volta che la donna viene attaccata per il fatto che sia madre e che si mostri in modo “molto piccante”. Questa volta, però, l’impreditrice digitale è stata presa di mira anche per il suo fisico molto asciutto e, in alcuni casi, pure per la “bellezza” dei capi in sé.

“Sembri una ba**ona”, ha scritto un utente. “Ma sei un manico di scopa”, ha scritto un altro. Molti, invece, hanno fatto notare che gli abbinamenti della Ferragni con una sola giacca sopra non fosse proprio consigliabili nel periodo invernale salvo non si faccia un uso spropositato del riscaldamento nella propria abitazione.

da DonnaGlamour

Foto hot Chiara Ferragni




 

 

Che succede alla benzina da questo dicembre?

Dalla mezzanotte del 1° dicembre è scattato il dimezzamento dello sconto, a causa dell'aumento delle accise. Il rialzo di 10 centesimi è stato previsto dal governo Meloni: per le casse dello Stato questo si tradurrà in un gettito di 317 milioni di euro in più (solo in un mese).

I prezzi dei carburanti tornano insomma a salire per la prima volta in nove mesi, cioè da quando a marzo il governo Draghi aveva approvato un decreto per tagliare i prezzi e contrastare l'aumento dovuto all'inflazione e alla guerra in Ucraina. Da allora lo sconto era stato prorogato ogni mese fino a novembre. Il 23 novembre scorso, come detto, il governo di Giorgia Meloni ha approvato un nuovo decreto che prevede una riduzione dello sconto a partire da oggi e per un mese.
Nel dettaglio, da oggi le accise sulla benzina salgono da 47,84 a 57,84 centesimi al litro, quelle sul gasolio da 36,74 a 46,74 euro al litro, quelle sul gpl da 18,26 a 26,67 centesimi al litro.

Questo significa che sulla base dei listini odierni dei carburanti, la benzina in modalità servito passerà da una media di 1,801 euro al litro a 1,923 euro/litro, mentre il gasolio da 1,885 euro volerà a 2,007 euro/litro, sfondando la
"soglia psicologica" dei 2 euro. Per il self, secondo i calcoli del Codacons, i prezzi alla pompa della verde passeranno da una media di 1,650 euro/litro di ieri a 1,772 euro di oggi, il diesel da 1,733 euro/litro a 1,855 euro/litro.

Un pieno di benzina o gasolio costerà 6,1 euro in più, con un aggravio pari a +146,4 euro a famiglia su base annua, considerando due pieni al mese.

Quanto costa il POS per i commercianti?

Il nuovo governo vuole alzare a 60 euro la soglia dopo la quale diventa obbligatorio accettare i pagamenti elettronici. Confcommercio e Confesercenti ringraziano puntando il dito contro le commissioni bancarie. Ma i costi per i negozianti sono in calo da anni.

Secondo un'analisi dell'Associazione bancaria italiana (ABI) riferita al 2019, in quell'anno la media delle commissioni sulle transazioni elettroniche in Italia era 1,1 euro, sotto quella europea (I,2 euro). Secondo una direttiva comunitaria, le commissioni dovrebbero essere non più alte dello 0,2 per cento nel caso di utilizzo del bancomat e dello 0,3 per cento quando si usano carte di credito o debito.
Il costo delle commissioni italiane è inferiore alla media europea. 

Per chi usa il circuito Pagobancomat, per esempio, la commissione in media è l'1,40 per cento, quando cinque anni fa si pagava l'1,92 per cento. Per chi sceglie i Pos fissi l'abbattimento dei costi è ancor più sensibile (la commissione scende all'1,27 per cento). Ma anche per gli altri circuiti il calo è stato notevole: dal 2,56 che si agava nel 2017 all'1,66 che si paga adesso. Anche in questo caso la strumentazione fissa (rispetto alla mobile) risulta più economica. 

Secondo il rapporto di Osservatorioconfrontaconti e Sostariffe, la spesa iniziale per il Pos nel 2022 è di 44 euro inferiore rispetto al 2017, e il canone mensile vale in media 11 euro in meno: si tratta di un calo di circa il 63,6 per cento rispetto a cinque anni fa.
Per sostenere i commercianti a dotarsi di Pos, il governo Draghi aveva già previsto delle forme di incentivi predisponendo un credito di imposta dal 30 al 100 per cento a seconda del collegamento al registratore di cassa e della trasmissione dei dati sulle transazioni in tempo reale.

Manovra fiscale alla Camera, esenzione dal pos sale a 60 euro

La manovra arriva alla Camera per una, annunciata, corsa contro il tempo con margini di modifica davvero ristretti e - allo stato - qualche incognita anche sul fronte delle coperture.

L'ultima bozza circolata in questi giorni non definisce, infatti, ancora alcune delle fonti di finanziamento a cui il governo attingerà.

Ci saranno sicuramente risparmi di spesa, come quelli sul Reddito, ma la norma sugli extraprofitti, che dovrebbero salire al 35% cambiando la base imponibile dal fatturato agli utili, rimane ancora vuota.

da Ansa

Giorgia Meloni (FdI): "Sono pronta ad assumermi la responsabilità di fare delle scelte anche se dovesse costare in termini elettorali. Siamo pronti a fare quello che è giusto per la Nazione e non per noi. Lo dimostra anche la scelta operata sul reddito di cittadinanza"

 

Manovra, il governo cancella l'obbligo di accettare il bancomat per i pagamenti sotto i 30 euro

 

Pagamenti elettronici, il governo di Giorgia Meloni in una bozza di stop all'obbligo per i commercianti di accettazione delle carte bancomat. E il tetto al contante schizza a 5000 euro

Nella bozza della Legge di Bilancio 2023 c'è una norma che riguarda i pagamenti con il POS. Prevede l'esenzione dall'obbligo di accettare le carte di credito e i bancomat per scontrini al di sotto dei 30 euro.

Secondo quanto previsto dalla manovra approvata in Cdm il ministero delle Imprese e del Made in Italy stabilirà entro giugno (180 giorni) i "criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l'economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse".

Nel frattempo però "sono sospesi i procedimenti ed i termini per l'adozione delle sanzioni". Ovvero quelle che prevedevano un fisso di 30 euro più il 4% della transazione negata. Dopo l'esenzione per i tabaccai sulle marche da bollo, arriva quindi una nuova norma che piacerà ai commercianti. Sempre che non sorgeranno classi di clienti che inizieranno a servirsi maggiormente di Amazon (da casa loro) e di bar, ristoranti, negozi nei quali sono sicuri che il pagamento Bancomat non venga negato nemmeno per bassi importi.

Volt (partito politico) sui social: "Il governo Meloni prosegue in retromarcia.
Dopo il tetto al contante, abolito anche l'obbligo di accettare il POS per pagamenti inferiori a 30 euro. Ennesimo aiutino agli evasori. Continuando così, ci schianteremo."

Giorgia Meloni: "Confermato a 5mila euro il tetto per l'uso del contante. Tregua fiscale ma niente condono"

Top Ad 728x90