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Violenza nelle scuole, il governo decide una stretta: l’annuncio del ministro Valditara

Il governo è pronto ad una stretta per porre fine agli atti di violenza nelle scuole. Il ministro Valditara al ‘Quotidiano Nazionale’ fa il punto della situazione.


Gli atti di violenza nelle scuole preoccupano il governo. L’ultimo episodio risale alla giornata di ieri, lunedì 5 febbraio, quando un ragazzo di soli 17 anni ha accoltellato un professore a Varese. Una situazione che potrebbe peggiorare in futuro e per questo motivo l’esecutivo sembra essere pronto ad intervenire con una stretta.
Il ministro Valditara annuncia il pugno duro – Notizie.com – © Ansa


Le mosse della maggioranza sono spiegate nei dettagli dal ministro Valditara in un’intervista al Quotidiano Nazionale. Il titolare dell’Istruzione annuncia il pugno duro non sono per i ragazzi, ma anche per i genitori. E presto le misure saranno approvate dal Parlamento.


Violenza nelle scuole, il governo prepara il pugno duro


Pugno duro del governo sulle violenze nelle scuole – Notizie.com – © Ansa


Il governo prepara una stretta per mettere fine alla violenza nelle scuole. Per prima cosa, come annunciato da Valditara, lo Stato è intenzionato a chiedere il risarcimento agli aggressori di dirigenti e studenti. Ma non è assolutamente finita qui. La Lega spinge per innalzare le pene per i genitori che picchiano gli insegnanti.


Il ministro dell’Istruzione, inoltre, annuncia la possibilità di “agire in giudizio nei confronti dei genitori che aggrediscono presidi e insegnanti perché non sono stati assolutamente in grado di educare i propri figli. Quindi se un minorenne colpisce un docente, lo Stato è pronto a chiedere un risarcimento alla famiglia“.


Il governo vuole ridare un valore alla condotta


Valditara annuncia novità per la condotta – Notizie.com – © Ansa


L’altra mossa che ha in mente il governo per mettere fine alla violenza nelle scuole è sicuramente quello di ridare un certo valore alla condotta. Si tratta di un passaggio fondamentale per cercare di rendere tutti gli istituti posto sicuri. “Se qualsiasi comportamento viene tollerato, non si responsabilizzano i giovani – conferma Valditara – quindi se un ragazzo prende 5 dovrà ripetere l’anno, con un 6 si viene rimandati a settembre“.


Un esame che verterà sui valori della Costituzione. Insomma, una vera e propria rivoluzione per cercare di porre a fine a tutti questi atti che ormai sembrano essere all’ordine del giorno.


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DIRETTA Israele, Netanyahu: “Guerra durerà fino ad uccisione leader Hamas”

DIRETTA Israele, tutti gli aggiornamenti in tempo reale in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non, oramai arrivato al giorno numero 123 di conflitto 
Guerra Israele (Ansa Foto) Notizie.com


123mo giorno di conflitto in Israele. Segui con noi tutti gli aggiornamenti, in tempo reale, in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente.


DIRETTA Israele, tutte le news in tempo reale


Guerra Israele (Ansa Foto) Notizie.com


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In Ucraina c’è un’azienda che fiorisce e produce sotto le bombe

E’ la storia di una società di energia che dà elettricità alle persone che stanno soffrendo da due anni e adesso si sta evolvendo


Un prodigio della tecnica e della tecnologia. Ma anche della perseveranza e della voglia di continuare a lottare e vivere per un sogno. E’ la grande filosofia di un’azienda che nasce e produce in Ucraina e continua a farlo nonostante ci siano le bombe russe. E’ la storia della Dtek, la società ucraina che d luce ed energia, ma anche tanta speranza alla gente ucraina. A raccontare questo esempio di forza e coraggio, ma anche e soprattutto di produttività in un ambiente non proprio semplice è l’amministratore delegato Maksym Timchenko che dall’alto della sua esperienza e della sua voglia di continuare a lottare va avanti imperterrito a dare energia e anche tanta speranza.
Un momento durante la guerra in Ucraina (Ansa Notizie.com)


Di sicuro non lo fa per la gloria, la Dtek, ma è altrettanto vero che è un’azienda che non può non rappresentare un esempio di grande forza. E anche di innovazione. Già perché lo stesso Ceo dell’azienda non nasconde che per sopravvivere sotto gli incessanti bombardamenti russi, si sono dovuti ingegnare non solo per continuare a produrre e a dare energia al popolo ucraino, ma anche per provare a costruire delle strutture che possano dare energia a basso costo e soprattutto costante, come le fonti di energia rinnovabili.


Se ci abbattono gli impianti con le bombe noi li riscostruiamo


Maxim Timchenko, ceo della Dtek, produttrice di energia in Ucraina (Ansa Notizie.com)


Non è una favola, ma una realtà. In Ucraina c’è questa azienda, la Dtek che è riuscita anzi sta riuscendo con tutte le difficoltà che possano esserci a costruire delle infrastrutture come gli impianti eolici per dare energia a basso costo e per di più costante e senza che ci siano interruzioni che è il grande dramma che può avere un paese sotto i bombardamenti. “Se le bombe hanno toccato e rovinato i nostri impianti? Certo che sì, ma ogni volta ci rialziamo e se c’è bisogno ci rimettiamo a costruire lì dove ci sono stati dei problemi, proprio per non lasciare senza energia le persone…“, assicura all’Economia del Corriere col sorriso il dirigente della Dtek Timchenko.


Ma non è tutto. Già perché la Dtek sta cercando anche di ampliare la sua struttura e n on è facile con i pochi soldi e le poche certezze che si possono avere dal punto di vista economico finanziario. Ed è anche qui che l’Europa sta dando una mano, anche se non si può dire che non sia un aiuto disinteressato. Tutt’altro. Perché i danesi, i belgi e anche i tedeschi, forse anche qualche azienda italiana stanno finanziando dei progetti sulle energie rinnovabili, ma ovviamente con dei tornaconti che dopo la guerra potrebbero fruttare miliardi di euro. Anche questa è la guerra. Da un lato la speranza di continuare a produrre energia per la gente, dall’altro il profitto anche e soprattutto durante una guerra così lunga e micidiale.


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Riggi (Geopolitica.info): “Parole Zelensky? Fanno parte di una strategia politica”

Lorenzo Riggi di Geopolitica.info in esclusiva ai nostri microfoni: “Il rischio di un attacco della Russia in Europa è davvero improbabile”.


Zelensky è ritornato a parlare in Italia ai microfoni del TG1 e le sue parole hanno fatto molto rumore. La nostra redazione ha contattato Lorenzo Riggi, responsabile desk Russia del Centro Studi Geopolitica.info, per commentare le dichiarazioni del presidente ucraino.
Lorenzo Riggi in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com – foto Ansa


Lorenzo Riggi, come possiamo interpretare le parole di Zelensky?


“Sono un espediente retorico e politico per far desistere da tutti coloro che ritengono sbagliato continuare ad inviare armi all’Ucraina. Una strategia politica che sottolinea come sostenere Kiev è fondamentale per mettere in sicurezza l’intera Europa“.


Ma esiste il rischio che la Russia attacchi l’Europa?


“E’ tutto possibile, ma bisogna anche dire che l’Europa non è l’Ucraina. Zelensky ha ragione a sostenere che gli eserciti europei non sono pronti, ma un attacco è una eventualità improbabile. Inoltre dobbiamo anche dire che Mosca ha fatto davvero fatica a gestire la guerra in corso in Ucraina e sarebbe impensabile che Mosca possa attaccare la Nato e raggiungere traguardi impossibili“.


Zelensky ha parlato anche di una Ucraina più forte.


“Kiev ha dimostrato una forza inaspettata sia militare che politica. Il pensiero russo sulla durata breve della guerra era condiviso anche da realtà occidentali, ma non è stato così. Sicuramente in questi due anni l’Ucraina si è rafforzata, ma ora inizia a pagare anche gli esiti di un conflitto che va avanti da diverso tempo“.


Il presidente ucraino, infatti, ha parlato anche di stanchezza. Questa potrebbe portare ad un negoziato in anticipo?


“Dipende in cosa si tradurrà in questa stanchezza. Se ci saranno difficoltà a reclutare delle forze nuove, allora si potrebbe arrivare ad un accordo svantaggioso per Kiev. Dipende anche dalla stanchezza dell’Occidente a continuare a dare armi all’Ucraina“.


Riggi: “Difficile aspettarci una controffensiva ucraina”


Ecco cosa aspettarci dalla guerra in Ucraina – Notizie.com – © Ansa


Cosa dobbiamo aspettarci dalla guerra in primavera?


“Nessuna controffensiva da parte ucraina. In questa fase non c’è la volontà di andare all’attacco. I russi potrebbero tentare azioni significative, ma molto probabilmente continueranno con una erosione lenta delle forze ucraine“.


In questo momento la battaglia dove si sta concentrando principalmente?


“Adesso la battaglia più violenta è intorno ad Avdiivka. E’ circondata su tre lati e i russi stanno spingendo da ottobre. Si tratta di una battaglia cruenta e che sta diventando un grande calderone perché richiama un numero consistente di forze”.


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Protesta agricoltori, Calvani: “Prima Sanremo poi la manifestazione di Roma. Coldiretti? I dirigenti dovrebbero dimettersi”

Danilo Calvani, leader della protesta dei trattori, in esclusiva ai nostri microfoni: “Prossima settimana manifestazione a Roma. Intanto andiamo a Sanremo”.


La rivolta dei trattori e punta Roma. La prossima settimana è in programma una grande manifestazione nella Capitale. E in esclusiva ai nostri microfoni interviene Danilo Calvani, il leader della protesta.
Danilo Calvani in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com – © Ansa


“La riunione inizialmente prevista in Questura per le 17 di oggi, è stata anticipata alle 13.30. Ovviamente sarò presente insieme al coordinatore regionale del Lazio – precisa Calvani – di fronte a noi come interlocutori le forze dell’ordine per capire come organizzare la manifestazione della prossima settimana a Roma. La faremo tra lunedì e mercoledì nella Capitale, con i nostri mezzi. Dobbiamo trovare insieme una giusta collocazione, uno spazio in grado di accogliere i nostri mezzi per la protesta”.


“Cosa accadrà nel frattempo? Intanto vi dico che saremo a Sanremo! Ci sarà uno di noi! E nell’attesa della manifestazione a Roma, ammasseremo mezzi alle porte della Capitale. Da Fiumicino a Valmontone, ma anche Torre in Pietra. Arrivano e arriveranno agricoltori da tutta Italia“, continua ancora il leader della protesta dei trattori.


Calvani: “Vogliamo incontrare Parlamento e Governo”


Danilo Calvani attacca duramente Coldiretti – Notizie.com – © Ansa


Il leader della protesta dei trattori conferma che vogliono incontrare “il Governo, ma anche il Parlamento. Vorremmo che con un atto forte e unitario, si intervenisse subito. Siamo stanchi delle promesse. Come ci poniamo nei confronti di Coldiretti e del ministro Lollobrigida? Coldiretti non ci ascolta, non stiamo parlando dell’associazione di categoria in sé quanto dei dirigenti, che dal nostro punto di vista dovrebbero dimettersi tutti. Hanno fatto accordi che non ci hanno tutelato o preso in considerazione… Io stesso facevo parte di quel mondo“.


“Quanto al ministro Lollobrigida…non ci è piaciuto. Ha ragione indetto riunioni non degne di un ministro!“, conclude ai nostri microfoni Danilo Calvani.


Intervista a cura di Luigia Luciani


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Premierato, la partita è quasi chiusa: c’è una novità importante

La discussione sul premierato all’interno della maggioranza continua. Il premier Meloni vuole chiudere la partita in breve tempo. E c’è una novità importante.


Il governo è ormai vicino a chiudere la prima partita sul premierato. L’impianto del provvedimento è ormai definito e, come riferito da Il Messaggero, restano da definire alcuni dettagli. Un passaggio che sarà ultimato dai tre leader subito dopo il ritorno del premier Meloni da Tokyo.
Il premier Meloni pronta a chiudere la partita per il premierato – Notizie.com – © Ansa


Si tratta di una riforma leggermente diversa rispetto alla partenza. Sono state inserite alcune modifiche importanti e l’ultima novità riguarda gli incidenti d’Aula. La maggioranza ha deciso di mettere una sorta di polizza per evitare degli inciampi durante il periodo alla guida del Paese.


La novità in caso di incidente in Aula


Decisa una ‘polizza’ per eventuali incidenti d’Aula – Notizie.com – © Ansa


Ormai lo sappiamo bene: uno dei passaggi più delicati per quanto riguarda il governo, soprattutto quando sono presenti delle tensioni all’interno della maggioranza, è quello del voto in Aula ad un decreto. Il centrodestra ha deciso di mettere una sorta di polizza all’interno del premierato per proseguire il percorso anche in caso di un inciampo.


Si è deciso, infatti, di inserire un passaggio in più in caso di un voto contrario ad un decreto. Nessuna caduta automatica, ma una nuova mozione di fiducia in Parlamento. Solo questa dovesse essere bocciata, allora entrerebbe in gioco il Capo dello Stato con due vie d’uscita per il premier: il voto o un nuovo presidente scelto sempre nella maggioranza. Discorso diverso, invece, in caso di una mozione di sfiducia motivata. Qui sono previste le dimissioni del primo ministro e il ritorno al voto.


Premierato, si attende il ritorno del premier per chiudere la partita


Si attende il ritorno del premier Meloni da Tokyo per definire i dettagli – Notizie.com – © Ansa


La novità riguardante i possibili incidenti d’Aula rappresenta una svolta importante per chiudere la partita del premierato. La maggioranza sembra avere ormai trovato la quadra e si attende il ritorno del presidente del Consiglio dal Giappone per chiudere la partita e consentire al provvedimento di arrivare in Aula. Ricordiamo che per l’approvazione servono quattro passaggi in Parlamento e per questo motivo la strada si conferma ancora lunga.


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L’Inter avvicina lo Scudetto, l’autorete di Gatti manda ko la Juve: i top e i flop

Il Derby d’Italia va all’Inter. I nerazzurri in questo posticipo della ventitreesima giornata battono la Juventus di misura: decide l’autorete di Gatti.


L’Inter compie un passo importante verso lo Scudetto. I nerazzurri si aggiudicano il Derby d’Italia e si portano a +4 sulla Juventus con una partita in meno. Per i bianconeri, invece, uno stop che interrompe una striscia positiva che andava avanti dal 23 settembre.
L’Inter vince lo scontro diretto contro la Juventus – Notizie.com – © Lapresse


A San Siro va in scena una bellissima partita con entrambe le squadre che si affrontano a viso aperto. Alla fine decide l’autorete di Gatti arrivata nella fase finale del primo tempo.


Il tabellino e le pagelle di Inter-Juventus


Vlahovic affrontato da Acerbi e Barella – Notizie.com – © Lapresse


Inter-Juventus 1-0


Marcatori: 37′ aut. Gatti


Inter (3-5-2): Sommer 6; Pavard 6.5, Acerbi 6.5, Bastoni A. 6 (89′ de Vrij s.v.); Darmian 6 (73′ Dumfries s.v.), Barella 6 (89′ Klaassen s.v.), Calhanoglu 7, Mkhitaryan 7, Dimarco 6.5 (73′ Carlos Augusto 6); Thuram M. 7 (77′ Arnautovic s.v.), Lautaro Martinez 6. A disposizione: Di Gennaro, Audero, Sensi, Frattesi, Buchanan, Asllani, Bisseck, Sanchez A. All. Inzaghi S. 7


Juventus (3-5-2): Szczesny 7; Gatti 5.5 (88′ Alex Sandro s.v.), Bremer 6.5, Danilo 6.5; Cambiaso 5 (88′ Cambiaso s.v.), McKennie 6.5 (90′ Alcaraz s.v.), Locatelli M. 5.5, Rabiot 5.5, Kostic 6.5 (66′ Weah 6); Vlahovic 5, Yildiz 5 (66′ Chiesa F. 5.5). A disposizione: Pinsoglio, Perin, Iling-Junior, Rugani, Djalò, Nicolussi Caviglia, Nonge. All. Allegri 5.5


Arbitro: Sig. Fabio Maresca di Napoli 6.5


Note: Ammoniti: Mkhitaryan, Thuram M., Inzaghi S. (I); Vlahovic, Danilo (J). Angoli: 6-4 per l’Inter. Recupero: 1′ p.t.; 5′ s.t.


I top


Szczesny si mette in evidenza con due parate – Notizie.com – © Lapresse


Hakan Calhanoglu (Inter) – Un palo e una nuova partita di alto livello da parte dell’ex Milan. Il turco ancora una volta prende le chiavi del centrocampo nerazzurro e con le sue giocate, soprattutto nel primo tempo, manda in grossa difficoltà gli avversari. Altra prestazione importante.


Henrikh Mkhitaryan (Inter) – Partita di corsa e sacrificio da parte dell’armeno. Si conferma una pedina fondamentale per la squadra nerazzurra in entrambe le fasi.


Wojciech Szczesny (Juventus) – Incolpevole sull’autogol di Gatti, ma le parate su Arnautovic e su Barella evitano il passivo più pesante per i bianconeri.


I flop


Per Vlahovic una prestazione non sufficiente – Notizie.com – © Lapresse


Kenan Yildiz (Juventus) – Il talento turco ci ha abituato a partite di alto livello. Questa sera non è riuscito mai realmente ad entrare nel match anche a causa di una Juventus che, soprattutto nel primo tempo, si è fatta vedere in avanti a sprazzi.


Andrea Cambiaso (Juventus) – Serata complicata per l’ex Genoa. Fatica a rendersi pericoloso in avanti e, soprattutto nel primo tempo, si perde molte volte Dimarco. Nella ripresa Allegri lo accentra e anche qui non riesce a incidere. Due le palle perse in modo pericoloso nei pressi dell’area di rigore bianconera.


Dusan Vlahovic (Juventus) – Il serbo si è dato da fare per tutta la partita, ma è stato molto impreciso. Il controllo davanti a Sommer quando si era sullo 0-0 ha un peso importante sul risultato finale di questa sfida.


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Zelensky spaventa l’Italia: “La guerra può arrivare anche da voi e sarà uno choc”

Zelensky ritorna a rilasciare alcune dichiarazioni ai media italiani e lo fa ai microfoni del TG1: “Oggi l’Ucraina è più vicina all’Europa e siamo più esperti”.


A distanza di diversi mesi Zelensky ritorna a parlare agli italiani. Il presidente ucraino, che in passato era intervenuto più volte nelle trasmissioni e sui media italiani, questa volta decide di rilasciare un’intervista esclusiva ai microfoni del TG1 per fare il punto sul conflitto in corso nel proprio Paese e anche per avvisare il nostro Paese sulla possibilità di un allargamento del conflitto.
Zelensky avvisa l’Italia sulla guerra – Notizie.com – © Ansa


Inoltre, il presidente ucraino si sofferma anche sul rapporto tra Kiev e Roma sottolineando che “è molto positivo. L’ex premier Draghi ci ha aiutato molto e l’attuale presidente del Consiglio è riuscita a far aprire i negoziati per la nostra adesione all’Unione Europea. Possiamo dire che l’Italia è sempre al nostro fianco“.


Zelensky e il rischio di una guerra più ampia


Zelensky non si fida di Putin – Notizie.com – © Ansa


La guerra in Ucraina continua ad andare avanti da molto tempo e diversi Stati in questi ultimi mesi hanno espresso le proprie perplessità sul proseguire a dare armi a Kiev. Un pensiero che Zelensky non condivide assolutamente e manda un chiaro messaggio sia al nostro Paese che al presidente italiano.


“La guerra potrà arrivare anche da voi perché con Putin non si sa mai – ammette il presidente ucraino, citato dall’Adnkronos – e sarà un vero e proprio choc“. Il motivo, almeno per Zelensky è molto semplice. Gli eserciti europei non sono pronti a reagire e non c’è nessuna garanzia che la Nato interverrà prontamente. Per questo motivo per il numero uno di Kiev continuare a sostenere il suo Paese è fondamentale.


“Abbiamo un esercito più forte”


Zelensky e la guerra in Ucraina – Notizie.com – © Ansa


Per quanto riguarda il conflitto in corso in Ucraina, Zelensky conferma che rispetto al passato il suo Paese ha “un esercito più forte anche grazie ai mezzi che sono arrivati dall’Occidente”. Sicuramente la guerra sta portando tanta stanchezza tra i cittadini e i soldati, ma il presidente non ha nessuna intenzione di mollare o fare un passo indietro perché, come detto ai microfoni del TG1, “non si può concedere alla Russia di vincere grazie ai suoi strumenti“.


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Minorenne violentata, nuovo colpo di scena: l’annuncio della ragazzina

Minorenne violentata da gruppo stranieri, nuovo ed importante colpo di scena in merito a questa vicenda: l’annuncio da parte della ragazzina 


Una città decisamente sconvolta per quanto accaduto pochissimi giorni fa. Una violenza sessuale nei confronti di una ragazza di soli 13 anni da parte di un gruppo di stranieri. Tutti di origine egiziana. Il tutto è avvenuto nel pomeriggio del 30 gennaio scorso nei bagni pubblici della Villa Bellini di Catania. La minorenne si trovava in compagnia del suo fidanzato che, nel momento della violenza, è stato costretto ad assistere agli abusi.
Importante colpo di scena per la minorenne violentata (Ansa Foto) Notizie.com


Proprio dalla città etnea arrivano delle importanti novità. La vittima ha riconosciuto due dei minorenni autori della violenza sessuale. Il tutto è avvenuto nella caserma dei carabinieri. Proprio come un confronto “all’americana” dove erano presenti tutti i sette componenti del gruppo. Il fidanzato di lei, invece, ha aiutato a contribuire all’identificazione di un’altra persona.  Per gli altri quattro, invece, non è riuscita ad identificarli visto che non li aveva visti in faccia.


Catania, vittima violenza sessuale riconosce due degli aggressori




Per quanto riguarda il fidanzato, invece, ha contribuito all’identificazione del resto del branco. Nel corso dell’identificazione ha contribuito anche la collaborazione di uno del gruppo. Le due persone identificate sono un neomaggiorenne ed un minorenne. I sette indagati sono arrivati nel nostro Paese da minorenni tra la fine del 2021 e i i primi mesi del 2023. Erano stati accolti in alcune comunità. Nel frattempo emergono nuovi dettagli dell’aggressione.
Importante colpo di scena per la minorenne violentata (Ansa Foto) Notizie.com


La ragazza, nel momento della violenza, avrebbe rivelato queste frasi urlando: “Vi imploro, vi supplico, non mi fate del male, lasciatemi andare…“. Attraverso il Dna è stato poi possibile identificare le tracce biologiche di due degli arrestati, oltre a quelle della ragazza.

Uno del branco ha quindi parlato con un operatore della struttura, dove ora è agli arresti domiciliari, rivelando l’accaduto. Nella giornata di domani si terrà, nel Palazzo di Giustizia di Catania, l’interrogatorio di garanzia, davanti al gip Carlo Umberto Cannella, dei cinque giovani fermati dai carabinieri.


 


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Lutto nel mondo del calcio: addio alla stella della Fiorentina

Grave lutto nel mondo del calcio. Si è spento all’età di 89 anni un calciatore rimasto nel cuore di tutti i tifosi della Fiorentina (e non solo).


Ancora un grave lutto nel mondo del calcio. Come riferito da La Nazione, è morto all’età di 89 anni Kurt Hamrin. L’ex calciatore nella sua carriera ha giocato per diverse squadre italiane, ma di certo tutti se lo ricordano per la sua lunga militanza con la maglia della Fiorentina.
Grave lutto nel mondo della Fiorentina – Notizie.com – © Lapresse


Una morte che lascia un vuoto incolmabile nel mondo della Viola e nel prossimo match casalingo i tifosi e la società sono pronti a ricordare una leggenda.


Chi era Kurt Hamrin


Addio a Kurt Hamrin – Notizie.com – © Ansa


Nato in Svezia il 19 novembre 1934, Kurt Hamrin ha iniziato a giocare in patria con l’AIK anche se la sua carriera è svoltata nel 1956 quando la Juventus lo ha portato in Italia. Un anno con la maglia bianconera poi il trasferimento a Padova dove è riuscito a mettersi in evidenza con 20 gol in 30 presenze.


Prestazioni che hanno attirato l’attenzione di diversi club e alla fine l’ha spuntata la Fiorentina. Nove stagioni con la maglia viola e ben 151 reti segnati, restando per molti anni il miglior marcatore della squadra toscana. Alla fine il record è stato battuto da Batistuta negli anni 2000. Subito dopo questa esperienza, nella sua carriera Milan e Napoli prima di ritornare in patria e chiudere con l’IFK Stoccolma. Appesi gli scarpini al chiodo, una breve esperienza sulla panchina della Pro Vercelli.


La morte




La morte di Kurt Hamrin è stata comunicata dai familiari in questa domenica 4 febbraio 2024 all’età di 89 anni. Non sono state rese note le cause di questo decesso che, come detto in precedenza, ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo del calcio.


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