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Che fine farà TIM e la rete Open Fiber o Fibercoop? Non si vorrà fare uno sgarbo al progetto di Fratelli d'Italia

A meno che non si voglia regalare tutto ai francesi, compresi i risparmi postali degli italiani, forse FdI ha un progetto per TIM. E se CDP fa un'offerta prima che si insedi il governo, significa che vuole mettere il bastone tra le ruote a Giorgia Meloni. Intanto della sicurezza nazionale, con le mani di Vivendi in mezzo, frega sempre niente a nessuno

Secondo il Progetto Minerva elaborato da Fratelli d’Italia, CDP che ha già il 9,8% di TIM, lancia un’OPA su TIM

Ipotizziamo ora che CDP faccia una offerta con un premio tipico di queste operazioni, un premio che riguardi sia le azioni ordinarie che le risparmio, e che riesca ad arrivare ad avere in totale il 40% delle azioni di TIM ordinarie sufficienti per controllare e gestire la società e il 40% delle azioni di risparmio. 

In questo caso CDP dovrebbe spendere circa 2,5 miliardi di euro. 

Va anche specificato che nel caso che l’OPA dovesse avere una offerta di azioni superiore e che quindi portasse la percentuale azionaria di CDP in TIM al 50%, l’incremento di costo per l’operazione sarebbe pari a circa 250 milioni di euro.

Vendendo subito TIM Brasil, assieme ai clienti retail fissi e mobili ed altri asset di rete ridondanti nelle Aree nere, il debito netto di TIM si ridurrebbe a circa 3 miliardi di euro.

Il successivo passaggio, a questo punto, è l’acquisto da parte della “nuova” TIM a guida CDP, della quota CDP di Open Fiber

Tenendo conto anche di un premio, questa quota vale circa miliardi di euro. TIM fa l’acquisizione, incrementando il suo debito di 3 miliardi di euro. Il debito complessivo della nuova società sarà, a questo punto, di 10 miliardi di euro (miliardi di TIM3 miliardi per l’acquisto di Open Fiber e 4 miliardi di debito di Open Fiber stessa), molto meno dei 17miliardi del piano precedente.

Ulteriore quanto importante miglioria per CDP riguarda l’impatto sul flusso di cassa positivo di circa 500 milioni con il Progetto Minerva e negativo invece di un valore compreso tra 1,23 miliardi per il piano CDP-Open Fiber.

La conclusione è abbastanza chiara 

Per CDP il piano con Open Fiber previsto dal MoU firmato con TIM presenta svantaggi rispetto al Progetto Minerva che riguardano:

  • Il debito che CDP deve consolidare e che rimane sulla società della rete.

La società unica della rete avrebbe infatti un debito di 17 miliardi nel caso del Piano CDP-Open Fiber (con conseguenze in termini di valore di Borsa e capacità di investimento), molto maggiore rispetto ai 10 miliardi nel caso del Progetto Minerva.

  • La cassa necessaria per CDP per arrivare alla costituzione della società della rete è minore.

CDP si ritroverebbe con un saldo positivo di 500 milioni nel caso del Progetto Minerva, contro un esborso di 1,2/3 miliardi nel caso del Piano CDP-Open Fiber.

Oltre a questo, nella soluzione prevista dal Piano CDP-Open FiberTIM resta come società dei servizi, con criticità sulla sostenibilità economica e con il problema della gestione degli esuberi di personale.


 da Key4Biz

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