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Marcia su Roma, italiani preoccupati per le leggi fondamentali dei diritti umani, oggi l'aborto

 

Gli italiani marciano per il diritto all'aborto dopo la vittoria elettorale dell'estrema destra. Si teme che la Meloni si allineai all'Ungheria o alla Polonia. Ma anche un cambio come negli Stati Uniti potrebbe essere sufficiente per fare emergere tutti gli obiettori nostrani

Sventolando striscioni con la scritta “Il mio corpo – La mia scelta” e “Sicuro per tutti”, più di 1.000 persone hanno marciato dal quartiere Esquilino di Roma, e almeno altrettanti dalla Stazione Centrale di Milano.

Le marce facevano parte di azioni a livello nazionale volte a inviare un messaggio a Giorgia Meloni e al suo Partito Fratelli d'Italia che i manifestanti non tollereranno alcuna modifica alla legislazione del 1978, nota come Legge 194, che garantisce l'accesso all'aborto. Le proteste hanno coinciso con la Giornata internazionale dell'aborto sicuro.

Molti hanno citato il freno all'aborto in molti stati degli Stati Uniti dopo che la Corte Suprema degli Stati Uniti ha annullato la legislazione storica che aveva garantito l'accesso all'aborto per decenni come indicazione delle tendenze a livello internazionale.

La Meloni “continua a dire che non vuole toccare la legge 194, ma che vuole garantire il diritto della donna a non abortire”, ha detto la manifestante Donatella Marcelli. "Non credo a quello che dice sulla scelta." 

da PBS

 

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