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Un COPASIR provvisorio con più poteri per fronteggiare le eventuali minacce cyber che potrebbero alterare il prossimo risultato elettorale

La paura è che in Italia possano capitare gli stessi fenomeni visti per gli Stati uniti nel 2016. I russi nel nostro paese ormai sono ovunque e anche dietro gli attacchi cyber: per i quali da notare che non esiste prova alcuna di collegamento tra gruppi criminali e origine/mandato russa. Ma per la politica e la stampa italiana, se le cose durante le elezioni vanno male, sarà colpa dei russi, come per i recenti attacchi all'energia, operati unicamente a causa della scarsa formazione e resilienza dei sistemi degli enti e organizzazioni coinvolti.

Durante l'audizione di questa mattina il sottosegretario ha parlato di una notizia arrivata dalla Svizzera sul possibile uso dei server elvetici da parte di crew di hacker russi intenzionate a lanciare assalti cibernetici nei Paesi occidentali, Italia in primis. I servizi segreti d'Oltralpe, ha spiegato Gabrielli, smentiscono di avere elementi che documentano l'utilizzo diretto dei server, ma neanche lo possono escludere a priori. L'allerta, dunque, rimane.

Sul tema degli attacchi cyber ad aziende ed enti della filiera energetica (oggi il terzo caso in una settimana), Urso riferisce: "È stato rilevato che il decreto Aiuti bis, attualmente all'esame del Senato, già contiene norme riguardanti la possibilità da parte del Presidente del Consiglio di attivare misure di intelligence, anche proattive, in ambito cibernetico riconoscendo al Copasir significativi poteri di controllo su tali attività".

da Repubblica

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