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Cingolani al fianco di Meloni per l'energia, ma senza ministero

 

Quindi il ministero è stato cancellato, il MITE appunto, ora è stato istituito quello dell'Ambiente e dell'Energia e serve aiuto. Si chiede all'ex ministro Cingolani. Rimarrà al loro fianco per le pratiche complesse di negoziazione del tetto del gas

Farà comodo a Giorgia Meloni avere Roberto Cingolani a Palazzo Chigi come «advisor per l’energia». Farà comodo alla nuova premier perché sono troppe le partite aperte, da Piombino a Bruxelles, per fare a meno del sostegno (e della copertura) dell’ormai ex ministro della Transizione ecologica di Mario Draghi. L’annuncio del nuovo ruolo di Cingolani, discusso anche con Draghi stesso, è arrivato ieri.

Il fisico con un passato da fondatore dell’Istituto italiano di tecnologia e da «Chief technology and innovation officer» di Leonardo, il gruppo della difesa, opererà a fianco di Meloni e del nuovo ministro dell’Ambiente e Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. «Occorre terminare il lavoro sul tetto al prezzo del gas negoziato a Bruxelles e sul rigassificatore» ha spiegato ieri Cingolani, che coopererà con Meloni a titolo gratuito per «superare l’inverno vista l’emergenza in cui ci troviamo». E già la scelta dei dossier citati dall’ex ministro la dice lunga sul fatto che la premier dovrà mettersi a correre non appena tocca terra.
da Corriere

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