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Soldi soldi soldi, salta il tetto massimo sugli stipendi dei manager dipendenti pubblici. DL aiuti bis approvato

Decreto Aiuti: il governo presenta emendamento soppressivo 41 bis per reintrodurre il tetto salariale ai manager pubblici. Crea disappunto ma intanto il decreto è passato. Ora i parlamentari che l'hanno votato inneggiano future interrogazioni al fine di ripristinare la norma. Chissà

Filtra "disappunto" da Palazzo Chigi dopo che il Senato ha dato il via libera, con il decreto aiuti bis, a una deroga al tetto a 240mila euro degli stipendi dei dirigenti pubblici. Si tratta, viene sottolineato nella sede dell'esecutivo, di una "dinamica squisitamente parlamentare", frutto di una intesa tra i partiti.

La riformulazione dell'emendamento di Forza Italia che toglie il tetto di 240 mila euro agli stipendi dei manager pubblici contenuto del decreto aiuti bis, a quanto si apprende, è stato votato in commissione, prima dell'approdo in Aula, da Pd, Fi ed Iv. Astenuti Fdi, Lega ed M5s.

"Quello è un tetto che avevo messo io, oggi il governo ha fatto questa riformulazione e non avevamo alternativa che votarlo per evitare che saltasse tutto e saltassero 17 miliardi di aiuti alle famiglie", ha detto Matteo Renzi replicando ad una domanda sullo stop al tetto degli stipendi dei manager della p.a.

da Ansa

 

In Italia lo smartworking si riesce a farlo solo per i fragili. Ma solo fino al 31 dicembre

 

È stato prorogato al fine anno il termine per il diritto allo smartworking, ad alcune classi di lavoratori, particolarmente sensibili: fragili e genitori con figli sotto i 14 anni. Insomma una condizione di disagio, quello che ovunque è una semplice normalità

Quello che di fatto si presenta come l’ultimo treno parlamentare prima delle elezioni, la conversione in legge del decreto Aiuti-bis, produce un ricco pacchetto di norme sul lavoro. Che prorogano fino al 31 dicembre il diritto allo Smart working totale per i lavoratori fragili e i genitori di figli fino a 14 anni, con tanto di conferma delle procedure semplificate di comunicazione; e nel lavoro pubblico regalano la prospettiva di una stabilizzazione dal 2027, con semplice valutazione positiva e colloquio, per i titolari dei contratti a tempo determinato attivati dalle pubbliche amministrazioni per il Pnrr. In pratica, il futuro dei tecnici entrati negli uffici pubblici con le selezioni extra del Piano, si fa decisamente più sicuro rispetto alla riserva del 40% nei concorsi introdotta l’anno scorso dal decreto sul reclutamento. Ancora più immediato è l’effetto di un’altra novità, riservata ai direttori generali che operano nelle sedi territoriali delle Pa attuatrici di progetti Pnrr: i loro contratti, se scadono prima di fine anno, saranno automaticamente allungati fino al 31 dicembre 2023 (o al 30 giugno se prevarrà l’ipotesi alternativa).

da Sole 24 Ore

"L'urgenza è averli i figli". Alla faccia della dittatura sanitaria, la giornata contro l'aborto

 

Un diritto acquisito sempre più a rischio. Prevista per oggi, Natività della Beata Vergine Maria, la prima «Giornata mondiale contro l’aborto». L'italia sembra essere invidioso dei Paesi che recentemente hanno visto cambi normativi, come negli Stati Uniti e Polonia. Un’idea del Comitato Liberi in Veritate, che propone di ricorrere con più decisione alle armi della fede per chiedere a Nostro Signore di liberare il mondo dall’uccisione dei bambini nel grembo materno




Una reiterazione ormai quotidiana quella della violenza sulle donne, lunedì a farne le spese una quattordicenne di Monza

La giovane stava parlando al telefonino con una sua amica quando si è sentita afferrare per un braccio. La 14enne è l'ennesima vittima di abusi sessuali a distanza di pochi giorni

Un uomo è stato arrestato a Monza per la violenza sessuale ai danni di una ragazza. La giovane, lunedì, stava parlando al telefonino con una sua amica quando si è sentita afferrare per un braccio da un uomo che l'ha spintonata contro una ringhiera e dopo averla bloccata prendendola per il collo ha iniziato a palpeggiarla sulle parti intime.

da Adnkronos

Da Milano con la droga. Così l'operazione di oggi smantella una storica banda criminale, Davide Flachi in manette


Spacciava cocaina (e non solo) sul territorio milanese e all'alba di oggi Davide Flachi e altre 12 persone sono state arrestate azzerando così la storica cosca che va avanti come eredità del boss ndrangheta Pepè Flachi 

Nell'ambito di una complessa attività investigativa convenzionalmente denominata "Metropoli - Hidden Economy", le investigazioni economico-finanziarie hanno permesso di ricostruire i flussi di danaro e rilevare come una carrozzeria, utilizzata dagli indagati anche per la riparazione di auto in danno di istituti assicurativi, ed un negozio di articoli sportivi, entrambi ubicati nella provincia di Milano e formalmente intestati a terzi soggetti, fossero in realtà riconducibili all'indagato principale: Davide Flachi.  Le indagini hanno altresì permesso di ricostruire le rotte dello stupefacente, con sequestri effettuati anche nel territorio svizzero, episodi estorsivi nei confronti dei clienti morosi ed un traffico di armi anche da guerra, quali mitragliatori Kalashnikov riforniti da cellule calabresi e balcaniche collegate. Sono in corso perquisizioni su tutto il territorio regionale con il supporto di altri Reparti e di mezzi aerei della Guardia di Finanza.

da Il Giorno

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