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Bossi morto, in parlamento, ma si riconta e resuscita

 

Il ministero dell'Interno ha pubblicato un aggiornamento della ripartizione dei seggi proporzionali della Camera dei deputati in alcuni collegi plurinominali. Ecco chi entra e chi esce dopo le correzioni delle liste. Bossi entra

Umberto Bossi, che risultava fuori dal Parlamento nel collegio plurinominale di Lombardia 2 (Varese), rientra ora nell'elenco degli eletti secondo il Viminale. È quanto viene evidenziato dal sito Eligendo del ministero dell'Interno, che ha pubblicato un aggiornamento della ripartizione dei seggi proporzionali della Camera dei deputati in alcuni collegi plurinominali. Ecco chi entra e chi esce dopo le correzioni delle liste.

da TGCOM24

Reddito di cittadinanza, sarà la fine di un'era con la Meloni?

 

Che fine farà il reddito di cittadinanza con Giorgia Meloni al governo? Conte ha espresso preoccupazione per le persone che ora ne hanno diritto. Che poi in molti casi sono le stesse che hanno votato Fratelli d'Italia.

Fratelli d’Italia, all’interno del suo programma, scrive che vuole abolire il reddito di cittadinanza. L’intenzione di Giorgia Meloni è quella di sostituirlo con un nuovo strumento che tuteli i soggetti senza reddito (i fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili quali disabili, over 60 e nuclei familiari con minori a carico).

Giuseppe Conte ha promesso battaglia laddove la misura verrà modificata: “Se verrà toccato il Rdc, la reazione non sarà dura ma durissima da parte nostra”.

da Virgilio

Letta non si ricandida alla guida del PD nel prossimo congresso. Ok, ma continua a non centrare il punto

 

“Meloni al governo? Colpa di Conte che ha fatto cadere Draghi”, continua a non centrare il punto della situazione il PD di Letta che dà la colpa a Conte per la sconfitta inflitta. No, cara sinistra, il punto non è aver fatto cadere Draghi, il punto è creare coalizioni forti per andare al voto, non bruciare una campagna elettorale senza fare il minimo indispensabile per dare buone possibilità di vittoria

Dopo la débâcle del Partito democratico alle elezioni politiche, Enrico Letta ha annunciato la convocazione del congresso e, soprattutto, ufficializzato il fatto che non correrà per la segreteria. “Non mi ripresenterò candidato”, ha detto. “La mia leadership terminerà non appena ne sarà individuata un’altra”. Non si dimetterà subito, per “assicurare con spirito di servizio la guida del Pd”. Sarà “un congresso di profonda riflessione, sul concetto di un nuovo Pd che sia all’altezza di questa sfida epocale, di fronte a una destra che più destra non c’è mai stata”.

Come prima cosa, il segretario dato la colpa della sconfitta a Giuseppe Conte. “Ci siamo battuti in tutti i modi per evitare questo esito”, ha detto. “Se siamo arrivati al governo Meloni è per via del fatto che il leader M5s ha fatto cadere Draghi”. Quindi ha annunciato: “Faremo un’opposizione dura e intransigente. La faremo con tutte le nostre forze. Siamo capaci, l’abbiamo già fatta e la rifaremo”. E ancora: “Gli italiani e le italiane hanno scelto, una scelta chiara e netta, la destra, il governo avrà un governo di destra. Oggi è un giorno triste per l’Italia e l’Europa“. Nonostante le accuse a Conte, Letta ha però ribadito necessità di un “campo largo” esteso ai centristi: “I numeri dimostrano che l’unico modo per battere la destra era il campo largo, non è stato possibile non per nostra responsabilità”, ha detto. Quello di Azione è stato “fuoco amico” come dimostra “la candidatura di Calenda nel collegio di Emma Bonino, che ha finito per aiutare l’elezione della candidata di destra”.

da Il fatto quotidiano

Meloni vincerà le elezioni, le parole degli esperti, e sarà la prima volta che i sondaggi avranno ragione

 

L'Italia uscirà dalle elezioni generali di domenica con un nuovo governo di estrema destra guidato dall'arciconservatrice Giorgia Meloni, presidente dei Fratelli d'Italia, se i sondaggi saranno corretti

Lars Klingbeil, presidente dei socialdemocratici del cancelliere tedesco Scholz, ha messo in dubbio le capacità elettorali degli italiani dopo aver accusato la Meloni di schierarsi con "figure antidemocratiche" come il premier ungherese Viktor Orban.

In generale, la posizione di Klingbeil è contraria agli interessi fondamentali dei tedeschi su molti punti. Pertanto, contrariamente all'opinione degli esperti, insiste nel raggiungere una soluzione a livello europeo per gli elevati costi energetici, ad esempio attraverso un tetto massimo del prezzo del gas. 

La signora Meloni, al contrario, si è a lungo inveita contro la burocrazia dell'Unione Europea e ha accusato il blocco di violare la sovranità nazionale

Caso Richetti (Azione), il mistero aumenta e spuntano anche vertici degli 007 italiani, nel triangolo con l'attrice Rogati

Frequentazioni di cene con diversi politici, spunta al tavolo la presunta vittima di Richetti, il senatore di Azione accusato di molestie sessuali e ora anche Carlo De Donno, vicedirettore dell'AISI (servizi segreti), che sedeva con loro

Il caso Richetti si allarga a macchia d'olio. La presunta vittima di abusi da parte del senatore di Azione da quanto si apprende, non aveva contatti diretti solo con lui ma frequentava - si legge sulla Verità - anche molti altri politici, come la stessa Lodovica Rogati ha ammesso in varie interviste. Emerge un retroscena su una cena a tre a cui l'attrice e attivista avrebbe partecipato. Al tavolo con lei, oltre al sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè di Forza Italia, che ha ammesso di averla incontrata, c'era anche un importante 007 dell'Aisi.

da AffariItaliani



 



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