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Caso Bari, Misiani (Pd) attacca Conte: parole dure

E’ tensione tra Pd e M5s dopo il caso Bari. Misiani in un’intervista a ‘Il Secolo XIX’ ritorna ad attaccare in modo molto duro Giuseppe Conte.


E’ bastato il caso Bari per mettere in forte dubbio l’alleanza tra Pd e M5s. Nelle scorse settimane avevamo visto un riavvicinamento tra i due partiti, ma ora la tensione è ritornata molto alta. La scelta di Conte di chiudere all’accordo con i dem dopo le vicende giudiziarie riguardanti la giunta comunale non è stata assolutamente gradita dal Nazareno.
Misiani contro Conte – Notizie.com – © Ansa


A confermare questa visione sono proprio le parole di Antonio Misiani a Il Secolo XIX. L’esponente dem, oltre che responsabile economico della segreteria del partito, in questa intervista va ad attaccare duramente il leader pentastellato ribadendo la posizione del Pd sul voto proprio a Bari.


Misiani attacca Conte: “Comportamento sconcertante”


Misiani attacca duramente Conte – Notizie.com – © Ansa


“Comportamento sconcertante“, così definisce Misiani il passo indietro di Conte sul voto a Bari. L’esponente dem ricorda che le primarie rappresentano uno strumento di democrazia aperto a tutti gli elettori per cercare di costruire una alternativa alla destra.


Allo stesso tempo il responsabile economico della segreteria del Pd si augura che lo strappo possa essere ricucito e che si continui a lavorare “alle alleanze nelle altre città dove si va al voto a giugno. In Campania sono diversi gli accordi pronti ad essere chiusi“. Insomma, l’alleanza tra Pd e M5s a livello locale sembra continua ad andare avanti anche se la strada è assolutamente in salita.


Pd-M5s, le distanze restano


Le distanze tra Pd e M5s restano ampie – Notizie.com – © Ansa


Il caso Bari conferma come le distanze tra Pd e M5s, nonostante gli avvicinamenti delle scorse settimane, continuano ad esserci e sembra complicato costruire una alleanza duratura. A livello locale molto probabilmente si andrà avanti caso per caso. Ma dal punto di vista nazionale resta difficile dare vita ad una coalizione che possa contrastare la destra. I due partiti da tempo sono al lavoro per trovare una soluzione. La strada, però, è in salita.


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Figuraccia tremenda del tuffatore olimpico davanti al presidente Macron – VIDEO

Un campione pluripremiato di tuffi si rende protagonista di una brutta figuraccia davanti al Presidente della Repubblica francese


La Francia quest’estate sarà patria dello sport. Dal 24 luglio all’11 agosto a Parigi si svolgeranno le tanto attese e seguite olimpiadi. Le discipline sportive più importanti si uniranno sotto la bandiera del proprio paese, pronto a difenderlo e a portarlo in gloria all’ombra della fiaccola olimpica. Una tradizione storica, la celebrazione della nascita di questo mondo, risalente all’antica Grecia e che ancora oggi è luogo di grande passione, gioia e insegnamento. Ospitare un evento come questo significa essere per poche settimane al centro del globo. Tutto dev’essere perfetto, impeccabile e accogliente per i milioni di appassionati che partiranno alla volta della città.
Il tuffatore Alexis Jandard in azione (Ansa Foto) – Notizie.com


Da anni la Capitale francese ha iniziato a preparare il proprio vestito migliore, in attesa del giorno d’inizio. Gli ultimi preparativi sono ormai alle fasi finali e il Presidente della Repubblica Emmanuel Macron non vede l’ora di tagliare il ‘nastro’ per aprire le porte della propria nazione. In tal senso, sono già iniziate le prime inaugurazioni delle strutture. Il numero uno francese sta cercando di prendere parte a ogni apertura e proprio qualche tre giorni fa ha assistito a quella della piscina che sarà destinata ai tuffi. Consci della sua presenza gli organizzatori avevano organizzato uno spettacolo in grande stile, ma le cose sono andate molto diversamente rispetto a quanto si aspettavano.


Una figuraccia ‘olimpionica’




L’incarico di guidare lo show era stato assegnato ad Alexis Jandard. Pluripremiato a livello europeo e mondiale, già partecipante alle Olimpiadi del 2020 a Tokyo, era lui che avrebbe dovuto fare il primo tuffo in acqua. Ma un piccolo imprevisto ha rovinato tutto. Proprio nel suo più alto momento di gloria, quello in cui avrebbe dovuto mostrare le sue qualità davanti ai membri più considerevoli della classe politica nazionale, è scivolato. Come si evince dal video – che ha già fatto il giro del mondo – nella fase di preparazione al tuffo un piede è slittato, facendolo cadere di schiena sul trampolino e successivamente nella vasca.
Il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron (Ansa Foto) – Notizie.com 20240405


Un’esibizione inguardabile che, però, si è conclusa tra le grandi risate di tutte.



“I fell in front of the President, I fell in front of the whole of France!”


French Olympic diver Alexis Jandard reacts to his fall during the inauguration of the Olympic Games’ aquatic centre, as President Emmanuel Macron watched on 🔗
https://t.co/7p1AVqhIKp pic.twitter.com/bu6pEmnsXX


— Sky News (@SkyNews) April 4, 2024





Al termine della cerimonia Jandard ha mostrato in una foto i segni della caduta – graffi e lividi – pria di commentare così l’accaduto ai microfoni di RMC Sport: “Non è giusto. È la prima volta che mi succede. Ovviamente mi sarebbe piaciuto che tutto fosse andato perfettamente, dalla A alla Z. È logico che queste immagini ora faranno il giro del mondo. Sembra ridicolo quel che è successo (ride, ndr). Non è stato il momento migliore, con il presidente a guardarmi. Ora tutti ne parleranno. Speriamo che almeno possa essere positivo per attirare l’attenzione verso il nostro sport“.


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Venti di guerra in Europa: il dibattito sulla pace nel mondo dell’imprenditoria e della politica

“La libertà dalla guerra non è un dono dal cielo. Va conquistata e difesa”.


Sono le parole di Marco Tronchetti Provera, il numero uno di Pirelli, in un’intervista a il Giornale: “Non ho mai vissuto una situazione a rischio come quella attuale. Temo si possa arrivare a compromettere le tutele conquistate con fatica nel secolo breve”. 
Venti di guerra in Europa: il dibattito sulla pace nel mondo dell’imprenditoria e della politica (Ansa Foto) – notizie.com


L’Europa e i rapporti con la Cina




Il ruolo di Confindustria, aggiunge, dovrebbe essere cercare di capire cosa accade a Bruxelles e come poter interagire con il governo, le istituzioni e le altre associazioni industriali europee: “L’Europa ha perso competitività nei confronti di Cina e Stati Uniti anche perché abbiamo un serio problema di approvvigionamenti delle materie prime e siamo fortemente carenti sul fronte delle nuove tecnologie, in particolare in rema di intelligenza artificiale”. 


Per questa ragione, spiega Tronchetti, è necessario interloquire perché tutti portino un loro contributo. Tra gli interlocutori dovrà esserci anche la Cina: “Purché gestito nel rispetto delle regole europee, ogni investimento cinese è benvenuto”. 


Il numero uno di Pirelli interviene anche sulle elezioni europee, che saranno importanti per il futuro dell’Unione: “Quale sia lo schieramento politico che prevarrà, mi aspetto che si prenda atto di uno scenario globale che noi stiamo subendo e sul quale non possiamo incidere. Basta vedere il nostro ruolo di fronte alle due guerre che si stanno combattendo sull’uscio di casa”. 


Com’è cambiato lo scenario dalla caduta del Muro di Berlino




Tronchetti parla di uno scenario mutato: “In questi anni abbiamo avuto la fortuna di vivere sotto l’ombrello americano e non abbiamo colto che con la caduta del muro di Berlino non era finita la storia, ma ne era iniziata una nuova”. Il valore dell’Europa stava cambiando perché anche lo scenario stava cambiando.


E adesso, spiega, “non ho mai vissuto una situazione come quella attuale. La debolezza dell’Europa, il non completamento dell’integrazione, temo possano arrivare a compromettere le tutele conquistate con fatica nel secolo breve, minando alla base una storia di democrazia, che è un patrimonio universale”. 


Riccardo Molinari: “Noi filo-Putin? Contano i voti in Aula”


Riccardo Molinari: “Noi filo-Putin? Contano i voti in Aula” (Ansa Foto) – notizie.com


Sui venti di guerra interviene, sempre su il Giornale, anche Riccardo Molinari, a due giorni dalla sfiducia di Matteo Salvini: “Noi filo Putin? Contano i voti in Aula”. 


“L’opposizione ha commesso un grande errore. Volevano dimostrare le contraddizioni della maggioranza e hanno fatto emergere quelle del campo largo”, si difende il leghista, dopo la bocciatura della mozione di sfiducia al leader della Lega.


Molinari ritorna anche sulle accuse di essere filo-russi: “La Lega ha sempre votato a favore dell’aiuto all’Ucraina contro l’aggressione russa”, e aggiunge: “Il centrodestra può dividersi su questioni contingenti, ma sui grandi valori si ritrova sempre”. 


L’accordo tra Lega e il partito di Putin: “Mai avuto dubbi sulla difesa del diritto internazionale”




Nell’intervista a il Giornale, Riccardo Molinari ritorna sull’accordo con il partito di Putin risalente al 2017: “L’accordo è del 2017. Tutti i Paesi europei cercavano di normalizzare i rapporti per ragioni economiche, tanche che nel 2018 la Russia rientra nel Consiglio d’Europa. Quando c’è stata l’aggressione all’Ucraina è caduto il prerequisito dell’accordo, ovvero l’esistenza delle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Non abbiamo mai avuto dubbi sulla difesa del diritto internazionale. Forse avremmo dovuto dirlo in maniera più chiara, ma contano i fatti e i voti parlamentari”. 


Negli ultimi giorni il dibattito sulle guerre si è spostato anche nelle Università. Alcuni Atenei infatti hanno chiesto di fermare i bandi di ricerca con Israele. La proposta ha scatenato molte polemiche anche politiche, a partire dalla ministra dell’Università.


Letizia Moratti: “Boicottare le università israeliane allontana la pace”


Letizia Moratti (Ansa Foto) – notizie.com


In un’intervista a Il Foglio, è intervenuta anche Letizia Moratti (FI): “Boicottare le università israeliane è sbagliato – ha dichiarato l’ex ministra – allontana la pace”. 


“L’università è e deve essere uno strumento di pace. Il boicottaggio non è una soluzione e la ricerca non può diventare terreno di scontro. Tanto più in un contesto così delicato, segnato da conflitti e tensioni”. 


Moratti aggiunge: “Le Università hanno sempre collaborato anche con Stati dove ci sono regimi e dittature, credo che la ricerca scientifica non abbia nulla a che vedere con le prese di posizione tra due parti in conflitto e debba rimanere neutrale”.


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Altobelli: “Immobile è uno degli attaccanti più forti della Serie A. E sul derby…”

Alessandro Altobelli, ex attaccante della Nazionale oltre che di Inter e Juventus, in esclusiva ai nostri microfoni sul momento di Immobile e sul derby.


Momento non facile per Ciro Immobile. Le prestazioni faticano ad arrivare e le critiche non mancano. La nostra redazione ha contattato in esclusiva Alessandro Altobelli per parlare del momento dell’attaccante della Lazio e anche del derby in programma domani, sabato 6 aprile, alle ore 18.
Altobelli parla di Immobile e non solo – Notizie.com – © Ansa


Alessandro Altobelli, momento non facile per Immobile. Le prestazioni faticano ad arrivare e le critiche non mancano. Come si fa ad uscire da una situazione simile?


“Mi permetto di fare i complimenti ad Immobile per la sua carriera, i gol e le classifiche dei cannonieri vinte. Sono rimasto deluso dalla contestazione e dal momento in cui è stato messo in panchina come una scartina. E’ ancora un attaccante forte, se ha la piena fiducia del tecnico può fare bene. In Serie A è uno dei più forti e faccio fatica a vederlo fuori dai titolari“.


Secondo Lei il derby può essere la partita per la svolta per Immobile?


“Lazio-Roma è un derby molto sentito come quello di Milano. Sicuramente la vittoria conterà tanto sia per la classifica che per i singoli giocatori. Su Immobile bisogna capire quali sono le scelte della società e allenatore. Se per loro l’addio è certo, allora il gol in questa partita varrebbe per i punti e non per il futuro. Se, invece, vogliono delle conferme sarebbe bello se magari riuscisse a segnare“.


Si parla di un passaggio di Immobile all’Inter. Potrebbe essere il nome giusto per in nerazzurri?


“Chi va all’Inter in questo momento trova terreno fertile. Non c’è un giocatore che non rende. Quindi posso dire solo una cosa: magari“.


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Caos Bari, Gemmato: “Assurdo quello che sta accadendo, servono risposte”

Caos Bari, in merito a quanto sta accadendo nel capoluogo pugliese sono arrivate le dichiarazioni del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato


Momenti di puro caos e confusione quelli che si stanno verificando, nelle ultime settimane, in quel di Bari. Basti pensare che nella giornata di ieri sono stati effettuati una decina di arresti per “corruzione elettorale”. Con tanto di dimissioni dell’assessora ai trasporti della Regione Puglia, Anita Maurodinoia. Senza dimenticare il sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro, nel mirino delle critiche. Così come il governatore della Puglia, Michele Emiliano.
Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato (Ansa Foto) Cityrumors.it


In merito a quanto sta accadendo sono arrivate alcune considerazioni da parte di Marcello Gemmato. L’attuale sottosegretario alla Salute è intervenuto ai microfoni di ‘SkyTg24’ dove ha provato a fare il punto della situazione. Afferma che, quanto sta accadendo a Bari, è un qualcosa di veramente “surreale” e che non aveva mai visto sino ad ora. Dal punto di vista della politica decisamente di meno. Ed è per questo motivo che ha voluto rivolgere un appello sia allo stesso Decaro che Emiliano: ovvero che possano rispondere quanto prima a quello che sta accadendo nella città di Bari.


Caos Bari, Gemmato: “Tutti sospettavano? C’è sconcerto”




Un chiaro messaggio, quindi, al mondo del centrosinistra di intervenire e fare chiarezza. La cosa che più lo sorprende, però, è che in molti sospettavano e che nessuno ha detto niente. “C’è sconcerto nell’apprendere tutto questo. Un qualcosa che noi, in passato, abbiamo anche denunciato, ovvero quella dell’esistenza di una corruttela tra parti della politica. In particolar modo del Partito Democratico in alcune competizioni elettorali“.
Antonio Decaro e Michele Emiliano (Ansa Foto) Cityrumors.it


Come annunciato in precedenza, in merito a questa inchiesta, sono arrivate le dimissioni da parte dell’assessore Maurodinoia. La stessa che, secondo Gemmato, aveva partecipato alle elezioni di Decaro prendendo 6.300 voti di preferenza. “Per cercare di dare un parametro io nelle precedenti elezioni ero stato eletto al comune con 1000 voti di preferenza. Lui ha preso sei volte tanto“.


Una vicenda che è nel mirino da parte della pubblica opinione e del ministero dell’Interno. Soprattutto dopo i più di cento arresti ed una settantina di indagati. Nel mirino anche una delle più grandi ed importanti società municipalizzate in Puglia, ovvero l’Amtab. Le accuse del sottosegretario sono gravi: “All’interno i clan determinavano le assunzioni ed i pagamenti dei posteggi durante i grandi eventi con tanto di riunioni. Una realtà surreale“.


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Influenza aviaria, è allarme: “Peggio del Covid”

Influenza aviaria, è allarme: secondo quanto riportato dall’esperto pare che possa essere addirittura molto peggio del Covid 


Se non si tratta di un vero e proprio allarme allora poco ci manca. Fatto sta, però, che l’influenza aviaria inizia a fare davvero paura. Soprattutto dopo che negli Stati Uniti D’America, precisamente nel Texas, è stata effettuata la scoperta di un raro caso umano affetto da influenza aviaria. Una possibile pandemia del genere potrebbe risultare addirittura peggio del Covid: ben 100 volte superiore il virus che, purtroppo, abbiamo conosciuto agli inizi del 2020.
Influenza aviaria (Ansa Foto) Notizie.com


A riportare il tutto ci hanno pensato una serie di esperti americani che hanno voluto fare il punto della situazione. L’influenza aviaria H5N1 si è diffusa in maniera rapida e veloce quando è stato rinvenuto un nuovo ceppo quattro anni fa tanto da colpire gli uccelli selvatici in ogni stato. Proprio come il pollame commerciale e gli allevamenti da cortile. Adesso, però, questo sintomo è stato rinvenuto anche nei mammiferi con allevamenti di bovini in quattro Stati che sono stati colpiti.


USA, primo caso di influenza aviaria nell’uomo: è allarme




Non solo: nella giornata di lunedì 1 aprile è stato annunciato che un lavoratore del settore lattiero-caseario in Texas ha contratto il virus. Come annunciato dal dottor Suresh Kuchipudi, ricercatore sull’influenza aviaria di Pittsburgh, in una intervista al ‘Daily Mail‘, ha fatto sapere che adesso ci si sta avvicinando sempre di più a questo virus che potrebbe causare una pandemia. Lo stesso che può infettare mammiferi come l’uomo.
Influenza aviaria (Ansa Foto) Notizie.com


Lo stesso John Fulton, consulente dell’industria farmaceutica per i vaccini e fondatore della canadese BioNiagara, si è dichiarato molto preoccupato. Addirittura afferma che il virus può essere 100 volte peggiore del Covid: “Potrebbe esserlo se mutasse e mantenesse il suo alto tasso di mortalità. Una volta che sarà mutato per infettare gli esseri umani, possiamo solo sperare che il tasso di mortalità non sia alto“.


Gli ultimi dati dell’Oms parano chiaro: il 52% delle persone che hanno contratto l’H5N1 dal 2003 sono morte. Il Covid uccide meno dello 0,1% delle persone infettate, anche se all’inizio della pandemia il tasso di mortalità era quasi del 20%. Quali sono i sintomi dell’influenza aviaria? Tosse, dolori muscolari e febbre. Altri potrebbero sviluppare una polmonite grave.


Colui che è stato infettato nel Texas ha avuto, come unico sintomo, arrossamento degli occhi. In questo momento si trova in isolamento e si sta curando con un farmaco antivirale. Gli USA, intanto, sono preoccupati e cercano di mantenere la situazione sotto controllo, anche se non è affatto facile.


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Tentativo di rapimento finisce in dramma: ucciso calciatore 24enne

Un ragazzo e un calciatore che sognava di diventare grande perde la vita dopo un rapimento di un gruppo di criminali


Luke Fleurs era uno dei calciatori più interessanti nel panorama sudafricano. Nato nel 2000, vantava già tre presenze con la selezione olimpica nei giochi Olimpici di Tokyo 2021 e sperava presto di poter fare il grande salto nella nazionale maggiore. Difensore centrale roccioso e agile, in carriera ha sempre giocato in patria, vestendo le maglie prima dell’Ubuntu Cape Town, poi del SuperSport Utd e di recente si era trasferito nel Kaizer Chiefs. È qui che avrebbe voluto costruire il suo futuro nel calcio, riuscendo magari a conquistare anche i suoi primi trofei. Le cose, però, per lui sono andate diversamente e un incidente non ha solo stroncato i suoi sogni, ma la sua vita.
Pallone da calcio – Notizie.com


Tutto sembrerebbe essere accaduto presso un sobborgo di Johannesburg, città dominante del Sudafrica. Il ragazzo si trovava in macchina quando un gruppo di criminali lo ha avvicinato. Questi hanno provato a estrarlo dalla vettura con l’obiettivo di rubargliela, ma Luke con il suo carattere combattivo che lo contraddistingueva anche in campo, ha tentato in ogni modo di difendersi. Una scelta che ha pagato caro. Uno dei rapinatori ha estratto una pistola e gli ha sparato, uccidendolo sul colpo e fuggendo via a bordo del veicolo. Un episodio drammatico che sta facendo il giro del mondo, lasciando un nodo in gola a chiunque ci si imbatta.


Dall’incontro con Puyol al sogno Nazionale




“Sì, è vero, Luke Fleurs è stato ucciso a colpi di arma da fuoco durante un rapimento“ ha confermato un informatore ai microfoni dell’emittente irlandese Sunday World. Raccontando delle sue aspirazioni, dei suoi obiettivi e dei traguardi raggiunti che lo avevano fatto impazzire di gioia. Dalle prime convocazioni con i grandi del Sudafrica – senza mai però giocare – fino all’incontro con il suo grandissimo idolo e modello d’ispirazione, Carles Puyol. Sul proprio profilo Instagram, a conferma di ciò, il post che aveva pubblicato in un giorno così speciale.
Scarpini di calcio – Notizie.com


Lui abbracciato all’ex capitano di Spagna e Barcellona e un messaggio sottostante: “È stato un grande privilegio incontrare questa leggenda il giorno del mio compleanno. Quando ero bambino, era uno dei giocatori che ammiravo e lo ammiro ancora perché, quando l’ho incontrato, si è sentito così onorato“. Si spengono così i sogni di un giovane calciatore che non voleva far altro che continuare sulla strada che aveva intrapreso, ricordato così anche da una delle sue ex società: “Siamo rattristati nell’apprendere della scomparsa del difensore dei Kaizer Chiefs Luke Fleurs. Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia di Fleurs, agli amici e alla più ampia comunità calcistica sudafricana durante questo momento difficile“.


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Assessora regionale indagata, D’Attis (FI) a Notizie.com: “In Puglia situazione insostenibile, mi aspetto mea culpa e non conferenze stampa”

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha accettato le dimissioni dell’assessora ai Trasporti Anita Maurodinoia. 


È indagata per corruzione elettorale dell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’esecuzione di 10 misure cautelari. L’indagine, coordinata dalla Procura ordinaria e non viene contestato il voto mafioso, vede indagati anche il marito di Maurodinoia, Sandro Cataldo, referente del movimento politico Sud al centro e Antonio Donatelli.
Assessora regionale indagata, D’Attis (FI) a Notizie.com: “In Puglia situazione insostenibile, mi aspetto un mea culpa e non conferenze stampa” (Ansa Foto) – notizie.com


Entrambi sono stati arrestati e posti ai domiciliari. Secondo la magistratura avrebbero creato un sistema di compravendita dei voti alle regionali in Puglia del 2020, alle comunali di Triggiano nel 2021 e alle comunali di Grumo Appula (provincia di Bari) nel 2020.


Anita Maurodinoia si è dimessa anche dai suoi incarichi nel Pd. Le preferenze sarebbero state condizionate anche in cambio di 50 euro per voto e chi accettava l’accordo avrebbe dovuto consegnare una copia dei suoi documenti di identità e della scheda elettorale per poter contare con precisione i voti.


Già a marzo si era parlato della possibilità che Maurodinoia fosse coinvolta nell’inchiesta della Dda che portò all’arresto di 130 persone a Bari. Emiliano aveva espresso cautela.


D’Attis a Notizie.com: “In Puglia un quadro preoccupante”




“La magistratura ci ha restituito un quadro preoccupante. Fermo restando che siamo garantisti, siamo comunque preoccupati per le vicende che riguardano la presenza, a vari strati, del fenomeno mafioso, che va combattuto senza se e senza ma. E senza distinzione di colori politici”. Sono le parole di Mauro D’Attis (Forza Italia), vicepresidente della commissione parlamentare antimafia, che ai microfoni di Notizie.com commenta la vicenda. “Dal punto di vista politico-elettorale assistiamo a un quadro preoccupante. Intorno al sistema della Regione Puglia stanno emergendo una serie di problemi seri al punto che un’assessora, che è stata anche consigliere comunale di Decaro, si è dimessa”.


“Emiliano fermi l’escalation di malagestione politica in Puglia”




A nome della commissione antimafia, D’Attis chiede ad Emiliano “quello che abbiamo sempre chiesto: fermare l’escalation di malagestione che contestiamo pubblicamente. Abbiamo registrato una certa tendenza al clientelismo politico come attività prevalente rispetto alla gestione della cosa pubblica. Credo che il centrosinistra debba rispondere di quello che sta accadendo, a prescindere”.


E conclude: “È una situazione insostenibile: mi aspetto un mea culpa e non conferenza stampa che addirittura ostentano il contrario, com’è accaduto di recente”.


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Premierato, prof Curreri a Notizie.com: “Riforma migliorata ma va cambiata la legge elettorale”

Premierato: arriva il primo sì della commissione Affari costituzionali del Senato alla modifica dell’articolo 92. Cosa prevede.


Il disegno di legge costituzionale del governo di Giorgia Meloni che porta la firma della ministra per le Riforme istituzionali Elisabetta Casellati prevede l’elezione diretta del presidente del Consiglio, un limite di cinque anni e di due mandati consecutivi, come richiesto dalle opposizioni.
Premierato, prof Curreri a Notizie.com: “Riforma migliorata ma va cambiata la legge elettorale” (Ansa Foto) – notizie.com


Il testo riformulato prevede anche un premio su base nazionale che garantisca la maggioranza dei seggi in Camera e Senato alle liste e ai candidati collegati al premier. E lo scioglimento delle Camere in caso di sfiducia al presidente del Consiglio da parte del Capo dello Stato, laddove questo non riesca ad avere la fiducia delle Camere o in caso di revoca della stessa.


In caso di dimissioni volontarie del premier, è previsto che chieda e ottenga lo scioglimento delle Camere oppure passi la sua funzione a un altro parlamentare della maggioranza.


“La riforma sul premiereato andrebbe fatta di pari passo con una nuova legge elettorale, perché ci sono alcuni punti che devono possono essere risolti solo con essa. Ma la maggioranza ancora non ha trovato un accordo su quest’ultimo punto”, dichiara ai nostri microfoni Salvatore Curreri, costituzionalista, professore di Diritto Costituzionale dell’Università Kore di Enna.
Salvatore Curreri (Facebook) – notizie.com


Professore, cominciamo con l’elezione diretta del premier di cinque anni, con il limite dei due mandati consecutivi. Cosa ne pensa?

“Il testo è sicuramente migliorato rispetto alla versione precedente. È stato introdotto il limite dei due mandati, ma ci sono alcune perplessità di fondo che non sono state sciolte. La prima riguarda proprio l’elezione del premer. Il testo dice che l’elezione sarà contestuale a quella delle Camere, ma non si chiarisce come verrà eletto il capo dell’esecutivo: se a turno unico o a doppio turno e questo non è irrilevante dal punto di vista politico. Perché il turno unico di solito avvantaggia il centrodestra che si presenta unito alle elezioni. Il problema non è solo politico, ma anche di legittimazione. Il turno unico implica che per essere eletto, basterà prendere un voto in più dell’altro candidato senza nessuna percentuale minima. E siccome la scelta del premier è contestuale a quella dei parlamentari, il presidente del Consiglio eletto trascinerà con sé la sua maggioranza. Avremmo una situazione paradossale in cui il premier eletto determina la maggioranza delle Camere e non il contrario. Ciò avviene nelle Regioni e nei Comuni quando presidente o sindaco come premio hanno la maggioranza in Consiglio, ma ciò necessita che ci sia una percentuale di voti significativa”.


Il testo modificato prevede un premio su base nazionale che garantisca una maggioranza dei seggi alle Camere e ai candidati collegati al premier.

“Nel caso delle amministrative, la Corte Costituzionale ha deciso che serve almeno il 40% dei voti per ottenere un premio di maggioranza. Quindi nel caso dell’elezione diretta del premier, quando scatta il premio? Andrebbe prima fatta la legge elettorale per stabilirlo: è fondamentale per capire che tipo di riforma costituzionale si vuole proporre. Si sta facendo una riforma costituzionale senza chiarire che tipo di legge elettorale si farà, perché la maggioranza non ha le idee chiare su come farla”.
Il ministro per le riforme istituzionali Elisabetta Casellati (Ansa Notizie.com)


Quindi è d’accordo con le opposizioni. Va fatta prima la legge elettorale.

“Legge elettorale e riforma sul premierato devono andare di pari passo perché sono strettamente collegate. Capire come verrà eletto il premier è indispensabile per capire come quest’ultimo trascinerà la sua maggioranza all’interno delle Camere, quindi con quale legge elettorale verrà dato il premio di maggioranza. Con la legge Calderoli? Si farà un maggioritario con un premio a sua volta? È un aspetto fondamentale per capire come funzionerà il sistema”.


La riforma prevede che se il premier non riesce ad avere la fiducia del Parlamento o gli viene revocata, il presidente della Repubblica può sciogliere le Camere.

“Qui arriva un altro nodo irrisolto. Cosa si fa se il premier è battuto su una questione di fiducia? Il testo parla di dimissioni volontarie. Ma quando il governo non ottiene la fiducia, le dimissioni sono obbligatorie, non volontarie. In quel caso si parla di dimissioni volontarie e non si capisce se il premier possa essere sostituito o se si possa chiedere lo scioglimento”.


Che ne sarà dei poteri del presidente della Repubblica?

“La riforma rafforza molto il premier a scapito del presidente della Repubblica. Quindi c’è una perplessità sugli effetti di sistema che avrebbe l’elezione del presidente del Consiglio sui rapporti col Capo dello Stato e sui suoi poteri di garanzia. Il testo è sicuramente migliorato a seguito delle obiezioni fatte, ma alcune perplessità restano perché, come già detto, va cambiata anche la legge elettorale. Ma su questo ancora non si è arrivati a un accordo politico. In mancanza di un accordo, stanno accantonando il problema. Si tratta di questioni apparentemente tecniche, ma politicamente rilevanti”. 


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Sfiducia Santanchè, premierato e Salis: le ultime in diretta da Montecitorio [VIDEO]

In diretta da Montecitorio la giornata politica di oggi: Europee, premierato, caso Santanchè e le ultime novità, attraverso il racconto dei protagonisti.
Daniela Santanchè – Notizie.com – foto Ansa


Interviste e video a cura della nostra inviata Luigia Luciani


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Tragedia al passaggio a livello: minorenne lo ignora e viene investito dal treno

Un ragazzo in bicicletta ignora la segnaletica del passaggio a livello e viene colpito dal treno, i soccorsi non riescono a salvarlo


La segnaletica con cui siamo costretti – fortunatamente – a rapportarci quotidianamente ha uno scopo preciso: la nostra salvaguardia e quella di chi ci sta intorno. Questa viene posta dopo attenti ragionamenti e, in alcune occasioni, anche dopo alcuni calcoli. Rispettarla è l’unico modo per poter vivere serenamente, senza problemi e soprattutto senza crearne. Non tutti, però, sono in grado di farlo. Alcuni preferiscono correre il rischio, ignorando il pericolo e disinteressandosi del bene altrui. Se nella maggior parte dei casi questo atteggiamento non coincide con incidenti, quando questo accade il più delle volte l’esito si rivela drammatico.
Bicicletta parcheggiata sul bordo di una strada – Notizie.com


Quanto accaduto di recente nel comune belga di Rotselaar ne è esempio eclatante. Erano circa le 20.30 quando un ragazzo di sedici anni stava percorrendo una strada quando si è imbattuto in un binario ferroviario. Nonostante la barra abbassata e il semaforo rosso, il giovane ha deciso di oltrepassarla pensando di avere ancora del tempo prima dell’arrivo del treno. Nulla di più sbagliato. In una frazione di secondo è stato investito sulla ferrovia ed è morto sul colpo. Un episodio tragico ed evitabile che ha sconvolto tutto la cittadina.


Una storia già vista




“La vittima ha superato il semaforo rosso e non si è fermata davanti alla barriera” – ha confermato Thomas Baeken di Infrabel (compagnia ferroviaria) – “Le persone spesso giudicano erroneamente la velocità con cui si muove un treno in avvicinamento. Invitiamo ancora una volta a rispettare sempre le regole del traffico per evitare eventi così tragici“. A nulla è servito l’arrivo dei soccorsi, il dramma si era già consumato. La polizia ha bloccato la strada fino all’1.00 di notte, ha iniziato le proprie indagini per comprendere se dietro tutto questo ci possa essere stato un malfunzionamento. Al momento, però, l’ipotesi più accreditata sembrerebbe essere quella citata in precedenza.
Treno in arrivo alla stazione – Notizie.com


In queste zone, d’altronde, non si tratterebbe di una novità. I dati ufficiali parlano di 31 incidenti di questo tipo con sei morti e cinque feriti solo nell’ultimo anno. A questo si aggiungono anche 632 segnalazioni di attraversamenti ferroviari che hanno provocato la morte di cinque persone e il ferimento grave di altre quattro. Numeri altissimi e che sono perfino in calo rispetto a quelli dell’anno precedente, ancora più gravi. Una situazione che altro non è se lo specchio di un problema ormai evidente in quei luoghi e che al più presto va risolto, anche con l’intervento di leggi e controlli ancor più duri e severi rispetto a quelli attuali.


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Gol ed esultanza shock: “Terrò il telefono in una mano e il ca**o nell’altra” – VIDEO

Un attaccante segna un gol straordinario in campionato, ma durante l’intervista si lascia andare a dichiarazioni poco eleganti


Lo scorso 1 aprile ha avuto inizio la Eliteserien, campionato norvegese di calcio. Come ogni anno il Rosenborg è tra le squadre favorite per alzare al cielo il titolo finale. La squadra di Trondheim nella sua storia ha il record di vittorie nella competizione nazionale, riuscendo a raggiungere l’obiettivo in ben ventisei occasioni. Dal 2018, però, Bodo Glimt e Molde gli hanno rubato la scena, alternandosi nell’albo d’oro per cinque anni consecutivi. Un’astinenza che la formazione allenata da Alfred Johansson vuole interrompere, tornando agli albori di qualche anno fa e regalando ai propri tifosi una nuova e importante gioia.
Pallone da calcio – Notizie.com


Fin dalla prima giornata l’intenzione è stata chiara. Al Lerkendal Stadion i bianconeri hanno iniziato al meglio il loro cammino, battendo per 2-0 il Sandefjord Fotball. Una partita a senso unico che, però, si è sbloccata solamente nel secondo tempo, quando al 65′ il neoentrato Ole Saeter ha trovato la sua seconda rete stagionale, lasciando a bocca aperta tutti i presenti. L’attaccante numero 9 – autore di 25 gol e 10 assist in 35 presenza con il Rosenbrog – si è reso protagonista di un gesto tecnico incredibile. Ricevuta palla sulla trequarti, ha saltato il diretto marcatore e ha fatto partire una conclusione di sinistro dalla distanza che si è spenta alle spalle del portiere. Una finalizzazione eccezionale, sulla quale Keto non ha potuto nulla e celebrata da tutti al termine della sfida.


Bomber in campo, ma non davanti ai microfoni




Lo stesso classe 1996 – già a segno a luglio nei playoff di Conference League contro i nordirlandesi del Crusaders – si è lasciato andare a delle dichiarazioni che hanno fatto il giro del mondo. Intervistato dai media locali, ha voluto sottolineare la bellezza della sua marcatura, andando a evidenziare il proprio stato di godimento per un gol effettivamente spettacolare. Mentre rispondeva a una domanda specifica dell’emittente TV2Sport, infatti, questo ha detto testualmente:
Un giocatore mentre calcia in porta – Notizie.com


“Stasera, quando tornerò a casa, prenderò il cellulare, lo terrò in una mano e con l’altra afferrerò il mio pene. Mi divertirò molto rivedendo quel gol. Ve lo dico: sarà una lunga notte“. Insomma, l’estasi dell’ex bomber di Sverresborg, Kristiansund 2, Nardo, Ranheim e Ullensaker/Kisa è a dir poco evidente.



Rosenborg striker, Ole Sæter in his post match interview regarding his goal:


« I’m going to go home… Phone in one hand, c*ck in the other. I’m going to enjoy myself. Will be a long night. » 😭


Never change @ole_saeter, never change.


📽️ @tv2sport pic.twitter.com/SojPgz3Enp


— Football Norway (@NorwayFooty) April 1, 2024





Le sue qualità non possono sicuramente essere messe in discussione. Lo stesso, però, non si può dire per quanto riguarda le sue interviste. Sotto questo aspetto la società avrà il compito di educarlo per bene e insegnargli a rispondere in un modo un po’ meno goliardico.


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Whatsapp e Instagram down: cosa sta succedendo

Problemi per Whatsapp e Instagram nella serata di mercoledì 3 aprile. Le segnalazioni su X sono diverse e, al momento, non ci sono comunicati dell’azienda.


Ancora problemi per Whatsapp e Instagram. Come segnalato su X da molti utenti, nella serata odierna, mercoledì 3 marzo, le due applicazioni sono andate completamente down. Non si tratterebbe di un problema italiano visto che le segnalazioni arrivano da tutto il mondo.
Problemi su whatsapp e Instagram – Notizie.com – foto Pixbay


Per il momento l’azienda non si è soffermata sulla natura del problema e non  chiaro se nelle prossime ore ci sarà un comunicato per spiegare meglio cosa ha portato al down dei due social.


I problemi registrati


I problemi registrati su whatsapp e non solo – Notizie.com – foto Pixbay


Ma quali sono i problemi registrati dagli utenti? Stando a quanto verificato dal nostro sito, su Whatsapp le difficoltà maggiori riguardano l’invio dei messaggi e, in un primo momento, anche l’ingresso sulla parte dedicata al pc dell’applicazione. Quest’ultima situazione sembra essere definitivamente risolta.


Per quanto riguarda Instagram, invece, la maggior parte dei problemi ha toccato l’invio dei messaggi e la visualizzazione delle storie. Ora l’applicazione sembra essere tornata nuovamente alla normalità. Da sottolineare che sui social sono stati segnalati problemi anche per Facebook, ma in questo caso parliamo di piccoli malfunzionamento e non riscontrati da tutti gli utenti.


Utenti scatenati sui social




Utenti scatenati su X dopo i problemi registrati sulle applicazioni. In molti hanno segnalato questi problemi criticando in molto duro Zuckenberg e Meta. “Il whatsapp down mentre stavo rispondendo a raffica a centomila messaggi no eh“, scrive un utente. Mentre un altro aggiunge: “Come sempre #whatsappdown…. Tutti su Twitter“.



il whatsapp down mentre stavo rispondendo a raffica a centomila messaggi no eh


— Mattia Zenzola (@Obvsessmaljk) April 3, 2024





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Premierato, Scotto (Pd) a Notizie.com: “Svolta autoritaria della destra, serve una nuova legge elettorale”

“Alla destra non interessa fare una nuova legge elettorale. Hanno in testa una doppia operazione: far diventare il premier il capo assoluto e dargli modo di scegliersi i parlamentari”.


Non usa mezzi termini Arturo Scotto, deputato Pd, che ai nostri microfoni entra nel dibattito in corso sul premierato, dopo che la Commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato le modifiche al disegno di legge, previste nell’emendamento del governo dei mesi scorsi.


“Siamo dentro a un disegno dal sapore autoritario, perché trasferisce l’idea che in questo Paese non si possa governare, se non attraverso la verticalizzazione del potere e un ridimensionamento della funzione del Parlamento”.
Premierato, Scotto (Pd) a Notizie.com: “Svolta autoritaria della destra, serve una nuova legge elettorale” (Ansa Foto) – notizie.com


Un ridimensionamento che, ricorda il capogruppo Pd in commissione lavoro alla Camera, è in corso da tempo: “Basta guardare i numeri delle fiducie e dei decreti per capire che ormai le Camere sono ridotte al soprammobile dell’esecutivo. Nella XVII legislatura il governo faceva 1,8 decreti al mese, nella XVIII 2,8 e nella XIX 3,8 al mese”. 


I decreti hanno una funzione legata all’urgenza: “Sono un modo del governo per premere sul Parlamento affinché si adegui alle decisioni. La Corte Costituzionale e il presidente della Repubblica più volte hanno richiamato la necessità di ridurre la decretazione d’urgenza – spiega Scotto – ma in questa legislatura, ed è una tendenza di anni, questa pratica è esplosa”. 


“Con premierato il Parlamento non conterà più nulla”




Con questo sistema “l’esecutivo già pesa e conta: figuriamoci con l’elezione diretta del premier, che non prenderà nemmeno più la fiducia delle Camere”. Scotto è d’accordo con il suo partito: con la riforma del premierato “il Parlamento nei fatti non conterà più nulla. Si limiterà ad approvare gli ordini del giorno e qualche mozione sempre meno vincolante. È come dire che stiamo passando da una fase repubblicana a una repubblichina: la sensazione è che vogliano costruire la repubblichina del capo”. 


Scotto a Notizie.com: “Subito una nuova legge elettorale”


Giorgia Meloni – Notizie.com – © Ansa


Invece che una riforma che preveda l’elezione diretta del premier, il deputato Dem punta a una nuova legge elettorale, che definisce “fondamentale e urgente. Il Rosatellum produce una distorsione spaventosa della rappresentanza. L’attuale maggioranza governa con il 44% dei voti e oltre il 55% dei seggi. Il rapporto tra elettorato ed elettore è filtrato dalle liste bloccate. Andrebbe aperto un tavolo per una discussione vera: il tasso di astensionismo arriva al 55% della popolazione. C’è un tema che riguarda la rappresentanza. Dobbiamo accantonare la discussione sul premierato ed aprirne una sugli strumenti della democrazia e sulla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, dunque sugli strumenti elettorali. Ma la destra non vuole farlo perché ha una doppia operazione: da un lato vuole che il premier diventi il capo assoluto, dall’altro che si scelga i parlamentari”. 


Scotto ricorda che già in passato ci sono stati tentativi di cambiare la Costituzione e non sono andati a buon fine: “La legge elettorale è urgente, il premierato no ed è anche profondamente sbagliato. Dal 2006 ad oggi sono stati fatti due tentativi di riforma nella direzione del rafforzamento dei poteri dell’esecutivo. Prima con Berlusconi poi con Renzi nel 2016. Nessuno dei due è riuscito perché gli italiani apprezzano l’attuale configurazione costituzionale e piuttosto che rafforzare i poteri dell’esecutivo, credono che vadano rafforzati quelli del Parlamento”.


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Caso Santanchè, premierato e Schlein: gli aggiornamenti in diretta [VIDEO]

In diretta da Montecitorio la giornata politica di oggi: Europee, premierato, caso Santanchè e le ultime novità, attraverso il racconto dei protagonisti.


Mozione di sfiducia Santanchè e Salvini; dopo l’intervista a Belve, il segretario della Lega ha abbassato la soglia per il risultato del partito in vista delle europee e annuncia di non voler mollare la poltrona. Il Pd di Schlein alle prese col nodo liste, e il premierato supera il primo step.
Daniela Santanchè – Notizie.com – © Ansa


Interviste e video a cura della nostra inviata Luigia Luciani


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Taiwan, forti scosse di terremoto: ci sono vittime [VIDEO]

Nelle ultime ore, a Taiwan, ci sono state delle fortissime scosse di terremoto: purtroppo ci sono anche delle vittime


Taiwan sotto shock per le due terribili scosse di terremoto che hanno messo in ginocchio il Paese. Secondo quanto riportato dalle ultime fonti e media locali pare che il bilancio delle vittime sia salito a quota 4. Questo è quello che ha fatto sapere, attraverso una nota, l’Agenzia nazionale dei vigili del fuoco. A quanto pare i morti sono stati segnalati nella contea di Hualien. Quest’ultima città, epicentro del sisma, sta vivendo delle ore di inferno. Tre delle vittime sono rimaste uccise dalla caduta di massi mentre si trovavano su un sentiero in montagna.
Terremoto Taiwan (Ansa Foto) Notizie.com


Uno di loro ha perso la vita mentre si trovava in auto e attraversava un tunnel autostradale. Le agenzie di stampa rivelano che ci sono state due fortissime scosse: una di magnitudo 7,4 (2 in Italia) e 6,5 della scala Richter sono state registrate sulla costa orientale di Taiwan. Almeno 12 cittadini sono stati salvati dall’Uranus Building di Hualien. Mentre a Taipei sono due le persone che sono state soccorse e portate in salvo da un ascensore bloccato in un edificio danneggiato nel distretto di Zhongshan.


Taiwan, due fortissime scosse di terremoto: 4 morti e centinaia di feriti




Nel frattempo arrivano i primi messaggi di cordoglio da parte dei Paesi esteri. Come il messaggio del primo ministro giapponese, Fumio Kishida, che ha mostrato tutta la vicinanza possibile al popolo di Taiwan. Anche la “nemica” Pechino, attraverso Zhu Fenglian, portavoce dell’Ufficio cinese per gli affari di Taiwan del Consiglio di Stato, ha espresso preoccupazione o per il terremoto. Non solo: ci ha tenuto a ribadire che la Cina è disposta “a fornire assistenza in caso di catastrofe”.
Terremoto Taiwan (Ansa Foto) Notizie.com


Fino a questo momento sono 26 gli edifici che sono stati segnalati come “inclinati o crollati” in seguito al forte sisma. Ad Hualien almeno “due edifici sono crollati”. Alcune persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. Più di 87.000 persone sono attualmente senza elettricità. 



Enormous earthquake in Taiwan, early on Wednesday morning


Its estimated magnitude of 7.7. the strongest in 25 years pic.twitter.com/MyRfriD4wU


— Science girl (@gunsnrosesgirl3) April 3, 2024






STRONGEST #earthquake IN 25 YEARS HIT #Taiwan #Japan. MASSIVE DESTRUCTION REPORTED EVERYWHERE💔 #Tsunami IS APPROACHING TOO.

This is a reminder of how life is so temporary. Prayers for them 💔 pic.twitter.com/6YKAYqSFMi


— Shehryar Sajid Khan (@Sskwrites) April 3, 2024





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Candidata sindaco di 38 anni uccisa per strada prima delle elezioni

Si candida per diventare sindaco della città ma viene uccisa da dei colpi di pistola a poco tempo dalle elezioni 


La politica può essere un ambiente tanto affascinante, quanto pericoloso. Presentarsi come soluzione dei problemi con i propri piani risanatori, con i propri progetti presenti e futuri ha la sua bellezza e la sua attrazione. Accadono, però, casi particolari in cui questi pensieri altruisti – e non – possono infastidire personalità locali molto insidiose. Soprattutto in alcuni luoghi il lavoro politico si trasforma così in un gioco con la propria vita, rivelarsi ostile – in senso negativo e positivo del termine – a un oppositore può compromettere la propria esistenza, in alcune situazioni perfino la propria sopravvivenza.
Immagini dell’omicidio di Gisela Gaytán (Ansa Foto) – Notizie.com


Questi sono contesti che si addicono in particolar modo a paesi dove il tasso di criminalità è molto elevato, tra i quali rientra anche il Messico. Qui il 2 giugno si svolgeranno le elezioni presidenziali, parlamentari e regionali e il clima per le strade è molto teso, come dimostra il tragico episodio avvenuto qualche giorno fa in un sobborgo di Celaya. La candidata a sindaco Gisela Gaytán stava camminando con la sua scorta in una zona della città quando, improvvisamente, ci sono stati sparati gli spari. Tre persone sono rimaste ferite, la donna di soli trentotto anni non ce l’ha fatta e, colpita da uno dei proiettili, è morta.


Quattordici politici uccisi nel 2024




La notizia della sua uccisione ha presto fatto il giro del paese e con questo le immagini pubblicate sui social. Nel corso della parata politica, infatti, più di una persona ha usato il proprio cellulare per riprendere il momento e, casualmente, sono riusciti anche a testimoniare quanto successo. Mentre tutti gridavano ‘Morena‘, ovvero il partito di sinistra del presidente Andrés Manuel López Obrador, del quale faceva parte la Gaytán, si sentono in sottofondo dei colpi di pistola. Dalle riprese si vedono persone che fuggono, cadono e il panico che si diffonde per l’intero quartiere.
Militari e polizia sul luogo dell’omicidio di Gisela Gaytán (Ansa Foto) – Notizie.com


Una scena vista e rivista in Messico, la quale non fa altro che aumentare il numero di politici uccisi anche in luoghi pubblici. Solo nel 2023 sono stati uccisi circa 60 agenti di polizia nella regione del Guanajuato, mentre dall’inizio di quest’anno nel paese sono stati assassinati almeno quattordici politici. Il tutto sarebbe riconducibile alle violente battaglie tra il cartello della droga di Jalisco e la banda di Santa Rosa de Lima. Ma perché a esser presta di mira è stata proprio la Gaytán? La risposta è facilmente individuabile nelle sue intenzioni di limitare la libertà di questi criminali, aumentando la sicurezza cittadina. Un ‘torto’ per questi inaccettabile.


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I Tifosi in Lutto: Il Campione Tanto Amato Trovato Morto nella sua Casa in Florida

L’annuncio della morte di Davis, campione amato ha scosso il mondo dello sport, lasciando i suoi tifosi in un profondo dolore e sgomento.


Una tragedia ha colpito il mondo dello sport con la notizia della morte di Davis, il campione adorato da milioni di tifosi in tutto il mondo. A soli 35 anni, il suo tragico decesso ha gettato nell’afflizione non solo la comunità sportiva, ma anche tutti coloro che lo hanno seguito lungo il suo straordinario percorso. La notizia ha scosso profondamente il cuore di chi lo ha ammirato per le sue imprese, lasciando un vuoto incolmabile nell’universo dello sport.
La morte di Davis ha colpito tutti i tifosi Notizie.com fonte foto Ansa


La morte di Davis ha generato un’ondata di dolore e commozione senza precedenti tra coloro che lo hanno ammirato per le sue imprese straordinarie. Davis ha lasciato dietro di sé un vuoto profondo e doloroso nell’universo dello sport. La sua scomparsa improvvisa ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di milioni di tifosi, atleti e appassionati, che ora si ritrovano a confrontarsi con la tristezza di perdere un’icona, un modello e un punto di riferimento nel loro mondo sportivo.













Tifosi in lutto: ecco cosa è successo
















Davis, il talentuoso campione il cui nome è diventato sinonimo di successo, dedizione e ispirazione per generazioni di appassionati dello sport, è stato trovato senza vita nella sua dimora in Florida. Le circostanze precise della sua morte restano ancora avvolte nel mistero. Queste stanno suscitando interrogativi e speculazioni tra coloro che hanno seguito con ammirazione la sua straordinaria carriera. Tuttavia, l’annuncio del suo decesso ha immediatamente scatenato un’ondata travolgente di cordoglio e tributi da parte di atleti, allenatori e tifosi di tutto il mondo. In molti hanno dimostrato l’immenso impatto che Davis ha avuto nel mondo dello sport.
Vontae Davis è morto a soli 35 anni Notizie.com fonte foto profilo ig @Vontaedavis


La notizia ha gettato nell’afflizione non solo la comunità sportiva, ma anche tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino. La sua è stata una influenza duratura e il suo status di icona indiscusso. Nato con un talento naturale e una passione per lo sport, Davis ha conquistato il cuore di milioni di persone, con le sue performance straordinarie e la sua umiltà fuori dal campo. La sua carriera è stata segnata da una serie di successi e trionfi, che lo hanno reso una vera e propria icona dello sport.














La notizia della sua morte ha scosso profondamente il mondo dello sport. Così, atleti e appassionati che si sono riversati sui social media per esprimere il loro dolore e il loro sgomento. I tributi sono affluiti da ogni angolo del mondo. Alla luce della sua tragica scomparsa, si sono sollevate domande sulla sua eredità. Inoltre, grande il suo impatto duraturo nello sport. Il suo ricordo rimarrà vivo nei cuori di coloro che lo hanno amato e rispettato, e il suo contributo al mondo dello sport continuerà a ispirare le generazioni future.






















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Cambia il rito funebre dei pontefici: l’annuncio di Papa Francesco

L’annuncio di Papa Francesco conferma la volontà di cambiare il rito funebre che riguarda i pontefici. E le novità non sono assolutamente finite qui.


Papa Francesco prepara una nuova rivoluzione per la Chiesa. In un libro-intervista con Javier Martinez-Brocal il Pontefice affronta diversi temi e annuncia la sua intenzione di modificare il rito funebre per i pontefici. Niente più doppia veglia e una cerimonia per la chiusura della bara.
Papa Francesco annuncia novità molto importanti – Notizie.com – © Ansa


Bergoglio ha deciso che da ora in poi i pontefici saranno esposti direttamente nella bara e non sul catafalco per un ultimo saluto che sarà fatto “con dignità, ma come ogni cristiano“. Sono state fatte ulteriori modifiche con il cerimoniere, ma resta il massimo riserbo sulle novità.


Papa Francesco: “Ecco dove sarò sepolto”


Papa Francesco annuncia il luogo della sua sepoltura – Notizie.com – © Ansa


L’altra grande novità per quanto riguarda Papa Francesco è il luogo della sepoltura. Tutti i pontefici si trovano al Vaticano, ma Bergoglio ha scelto un luogo diverso. La conferma è arrivata direttamente in questo libro.


Il Santo Padre, infatti, ha confermato la sua volontà di essere sepolto a Santa Maria Maggiore, un luogo molto caro per lui. “C’è una stanza in cui conservano i candelabri ed è quello il luogo scelto. Mi hanno detto che è tutto pronto“, le parole del Pontefice in questo libro.


Bergoglio: “Ratzinger mi difese da alcune accuse”


Francesco e il rapporto con il suo predecessore – Notizie.com – © Ansa


Libro-intervista che è servita a Bergoglio di affrontare anche il tema del suo rapporto con Ratzinger: “Un grande Papa e non attaccato al potere. La sua rinuncia è stato un grande segno di onestà“.


E poi ha svelato anche un particolare: “Benedetto una volta mi difese sulla questione delle unioni civili tra omosessuali. Alcuni andarono da lui a dire che io dicevo eresie e Ratzinger li aiutò a distinguere le cose. Molto probabilmente non era sempre d’accordo sulle decisioni che prendevo, ma le ha sempre rispettate in silenzio. Il libro di Gaenswein? Mi dispiace che il mio predecessore sia stato usato“.


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Cassese a La Stampa: “Giusto chiedere il cessate il fuoco, ma non attraverso le Università”

“Giusto chiedere il cessate il fuoco, ma non attraverso le Università”. 


Sono le parole di Sabino Cassese a commento della scelta del Senato Accademico della Normale di Pisa, di mettere in discussione progetti di ricerca con Israele. Ma non solo, l’ex ministro, giurista e professore emerito della Scuola, ritiene sbagliata la voglia di cancellare interi pezzi di cultura: la cosiddetta cancel culture.
Cassese a La Stampa: “Giusto chiedere il cessate il fuoco, ma non attraverso le Università” (Ansa Foto) – notizie.com


Cassese interviene in un’intervista al quotidiano La Stampa, e commenta: “Ho trovato la finalità giusta (ottenere il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco) ma il mezzo errato. Infatti, le ricerche finanziate dall’accordo culturale, riguardano tecnologie della terra, dell’acqua e ottiche, e attengono al progresso scientifico, non a materie che possono avere incidenza nel settore militare. Una riconsiderazione dell’accordo danneggerebbe la ricerca in Italia e in Israele”. 


Bernini: “Le Università non si schierano”, anche l’Associazione degli amici della Normale contro il Senato accademico




La decisione del Senato Accademico ha creato una profonda frattura. L’Associazione degli amici della Normale di Pisa, si è schierata contro e anche la ministra dell’Università Annamaria Bernini ha dichiarato che si tratta di una decisione “profondamente sbagliata, perché le Università non si schierano”. 
Bernini: “Le Università non si schierano”, anche l’Associazione degli amici della Normale contro il Senato accademico (Ansa Foto) – notizie.com


“Occorre evitare di partecipare a quel brutto orientamento che vede alcune Università americane cancellare pezzi della storia propria e altrui solo perché principi etici e regole giuridiche sono nel frattempo cambiati”, spiega Cassese.


La Normale di Pisa ha preso la decisione dopo un confronto con gli studenti: “I luoghi della cultura sono luoghi di dialogo e discussione. E dal dialogo debbono emergere le razioni degli uni e degli altri, nonché una valutazione sulla bontà dei relativi argomenti”, aggiunge Cassese.


La Scuola Normale ha previsto di attribuire due assegni di ricerca a ricercatori palestinesi e altrettanti a ricercatori israeliani, che approfondiscano le cause del conflitto. “Questo mi sembra positivo”, ritiene l’ex ministro Sabino Cassese.


Infine, si schiera contro la cancel culture: “Parte da un errore, cioè dall’assenza di storicizzazione degli eventi del passato. Se il mondo ha fatto enormi progressi verso la libertà, la democrazia, il rispetto dei diritti umani, la tutela della cultura, non possiamo cancellare tutte le tracce di un passato nel, quale non vi era la democrazia”. 


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