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Reddito di cittadinanza, sarà la fine di un'era con la Meloni?

 

Che fine farà il reddito di cittadinanza con Giorgia Meloni al governo? Conte ha espresso preoccupazione per le persone che ora ne hanno diritto. Che poi in molti casi sono le stesse che hanno votato Fratelli d'Italia.

Fratelli d’Italia, all’interno del suo programma, scrive che vuole abolire il reddito di cittadinanza. L’intenzione di Giorgia Meloni è quella di sostituirlo con un nuovo strumento che tuteli i soggetti senza reddito (i fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili quali disabili, over 60 e nuclei familiari con minori a carico).

Giuseppe Conte ha promesso battaglia laddove la misura verrà modificata: “Se verrà toccato il Rdc, la reazione non sarà dura ma durissima da parte nostra”.

da Virgilio

Letta non si ricandida alla guida del PD nel prossimo congresso. Ok, ma continua a non centrare il punto

 

“Meloni al governo? Colpa di Conte che ha fatto cadere Draghi”, continua a non centrare il punto della situazione il PD di Letta che dà la colpa a Conte per la sconfitta inflitta. No, cara sinistra, il punto non è aver fatto cadere Draghi, il punto è creare coalizioni forti per andare al voto, non bruciare una campagna elettorale senza fare il minimo indispensabile per dare buone possibilità di vittoria

Dopo la débâcle del Partito democratico alle elezioni politiche, Enrico Letta ha annunciato la convocazione del congresso e, soprattutto, ufficializzato il fatto che non correrà per la segreteria. “Non mi ripresenterò candidato”, ha detto. “La mia leadership terminerà non appena ne sarà individuata un’altra”. Non si dimetterà subito, per “assicurare con spirito di servizio la guida del Pd”. Sarà “un congresso di profonda riflessione, sul concetto di un nuovo Pd che sia all’altezza di questa sfida epocale, di fronte a una destra che più destra non c’è mai stata”.

Come prima cosa, il segretario dato la colpa della sconfitta a Giuseppe Conte. “Ci siamo battuti in tutti i modi per evitare questo esito”, ha detto. “Se siamo arrivati al governo Meloni è per via del fatto che il leader M5s ha fatto cadere Draghi”. Quindi ha annunciato: “Faremo un’opposizione dura e intransigente. La faremo con tutte le nostre forze. Siamo capaci, l’abbiamo già fatta e la rifaremo”. E ancora: “Gli italiani e le italiane hanno scelto, una scelta chiara e netta, la destra, il governo avrà un governo di destra. Oggi è un giorno triste per l’Italia e l’Europa“. Nonostante le accuse a Conte, Letta ha però ribadito necessità di un “campo largo” esteso ai centristi: “I numeri dimostrano che l’unico modo per battere la destra era il campo largo, non è stato possibile non per nostra responsabilità”, ha detto. Quello di Azione è stato “fuoco amico” come dimostra “la candidatura di Calenda nel collegio di Emma Bonino, che ha finito per aiutare l’elezione della candidata di destra”.

da Il fatto quotidiano

Meloni vincerà le elezioni, le parole degli esperti, e sarà la prima volta che i sondaggi avranno ragione

 

L'Italia uscirà dalle elezioni generali di domenica con un nuovo governo di estrema destra guidato dall'arciconservatrice Giorgia Meloni, presidente dei Fratelli d'Italia, se i sondaggi saranno corretti

Lars Klingbeil, presidente dei socialdemocratici del cancelliere tedesco Scholz, ha messo in dubbio le capacità elettorali degli italiani dopo aver accusato la Meloni di schierarsi con "figure antidemocratiche" come il premier ungherese Viktor Orban.

In generale, la posizione di Klingbeil è contraria agli interessi fondamentali dei tedeschi su molti punti. Pertanto, contrariamente all'opinione degli esperti, insiste nel raggiungere una soluzione a livello europeo per gli elevati costi energetici, ad esempio attraverso un tetto massimo del prezzo del gas. 

La signora Meloni, al contrario, si è a lungo inveita contro la burocrazia dell'Unione Europea e ha accusato il blocco di violare la sovranità nazionale

Caso Richetti (Azione), il mistero aumenta e spuntano anche vertici degli 007 italiani, nel triangolo con l'attrice Rogati

Frequentazioni di cene con diversi politici, spunta al tavolo la presunta vittima di Richetti, il senatore di Azione accusato di molestie sessuali e ora anche Carlo De Donno, vicedirettore dell'AISI (servizi segreti), che sedeva con loro

Il caso Richetti si allarga a macchia d'olio. La presunta vittima di abusi da parte del senatore di Azione da quanto si apprende, non aveva contatti diretti solo con lui ma frequentava - si legge sulla Verità - anche molti altri politici, come la stessa Lodovica Rogati ha ammesso in varie interviste. Emerge un retroscena su una cena a tre a cui l'attrice e attivista avrebbe partecipato. Al tavolo con lei, oltre al sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè di Forza Italia, che ha ammesso di averla incontrata, c'era anche un importante 007 dell'Aisi.

da AffariItaliani



 



Fascismo male assoluto? La Meloni inizia a preparare il terreno per quello che verrà

 


Come sempre, Giorgia Meloni manifesta tutta la sua vicinanza alla fiamma tricolore e non solo. Elogia il partito Vox spagnolo e non rinnega il fascismo

La leader di Fratelli d'Italia, intervistata dall'agenzia Efe, ha parlato dei suoi rapporti di vicinanza con il partito spagnolo di estrema destra. Letta: "Spero Vox non vinca". Intanto Conte parla degli endorsement arrivati agli avversari: “Io l’unico a non cercare sostegni all’estero”


Non puoi denunciare un senatore con l'immunità. Richetti e Calenda in difficoltà per un piccolo problema di molestie sessuali

 


Parte tutto da un'inchiesta di Fanpage che denuncia i fatti confidati alla stampa dalla vittima. Una donna vicina a Richetti per via di offerte di lavoro, fa trapelare una serie di chat di abusi e violenze subite dal senatore. Lui si fa forza della posizione di potere e addirittura denuncia la donna per stalking. Al successivo tentativo della donna di denuncia però, riceve si le attenzioni della Polizia, ma quelle sbagliate, il poliziotto le dice che è "uno spettacolo", senza dar seguito alla segnalazione.


 

Ambra – nome di fantasia – decide di avvicinarsi alla politica. Già nel primo incontro, però, c’è altro che non quadra: “Sai, se vuoi stare accanto a me nel partito, dovrai cambiare il tuo modo di vestire, il tuo modo di porti, di camminare”. Le richieste del senatore stonano con il contesto: “Sarai nell’occhio del ciclone, perché io sono uno molto chiacchierato”, le dice.
Alla fine il senatore le dà un altro appuntamento, alle ore 15 di martedì 16 novembre, nel suo ufficio, quello istituzionale, nell’edificio che guarda Palazzo Madama e in cui l’onorevole svolge le sue mansioni di parlamentare. Ma non stavolta, perché è qui che si consuma velocemente la storia che Ambra denuncia. Il senatore la invita a sedersi su un divanetto, prende il telefono e chiama uno dei vertici del partito: “Ho qui la persona che ti sostituirà”, dice, e dopo averla riempita di complimenti, riattacca. È in quel momento che Ambra capisce il ricatto: “Ho fatto quello che volevi, adesso tocca a te”, le dice.

Senza nemmeno darle il tempo di metabolizzare, il senatore la bacia. Quello che succede dopo è un’inesorabile discesa verso la violenza. Quando lei trova la forza di staccarsi, si allontana da lui e va verso la finestra, ma lui la raggiunge e le mette le mani sotto la gonna. Fino a toccarle le parti intime.
da Fanpage



Le chat

“Non riesco a chiudere occhio senza di te”, le scrive, “Dobbiamo essere felici insieme”. Lei gli risponde una volta sola: “Perché mi hai messo le mani addosso dentro al Senato?” e lui: “Perché sei bellissima”. A quel punto lei minaccia di denunciarlo se dovesse continuare a cercarla. E lui: “Sì, certo, denunci un senatore con l’immunità. Stai perdendo l’uomo e l’occasione della tua vita”.
 

“Ma smettila a fare la perfettina, se non volevi che ci provavo non ti mettevi la gonna, che era un chiaro segnale, ti mettevi i pantaloni e facevi la frigida. Con questi movimenti femministi del cazzo vi siete tutte montate la testa”.

“Non abbiamo niente in mano, l’ha fatto per darti una lezione”, ammette il capo ispettore, che sostiene che chi denuncia non era stato in grado di portare delle prove concrete

durante il colloquio con il poliziotto a cui si era rivolta per chiedere aiuto, i commenti del pubblico ufficiale sono inopportuni: “Perché sei andata con la gonna a quell’appuntamento?”

il vice ispettore le invia una mail, le dice di tranquillizzarsi e aggiunge una postilla: “Comunque sei uno spettacolo”.



La Meloni non molto d'accordo con Salvini, ma dall'America arrivano le voci di fondi russi ai nostri partiti di destra

 

L'ex ambasciatore USA alla NATO si è sbilanciato e ha parlato di tre partiti italiani all'interno del report: FdI, Lega e Forza Italia. Quindi l'Italia è difficile che non sia presente nei dossier, ma la realtà è che a 10 giorni dal voto, qui si stringe parecchio dalla paura. Vero Meloni? Che si fa con un Salvini in casa?

"Ho convocato una riunione del Copasir venerdì perché sono convinto che da qui a due giorni avremo più informazioni" sul rapporto dell'intelligence Usa che riferisce di finanziamenti della Russia a partiti di Paesi esteri.

Lo ha detto il presidente del Copasir Adolfo Urso a margine di un punto con la stampa italiana a Washington.

Il senatore di Fratelli d'Italia ha ribadito che al momento l'Italia non risulta tra i Paesi coinvolti "ma le cose possono sempre cambiare". Per questo "approfondiremo la questione con Franco Gabrielli nei prossimi giorni".

da Ansa

 

I furbetti del Bonus Covid non si Lega-no. Espulsi anche dalle prossime elezioni

Erano ricomparsi nelle liste della Lega anche per le elezioni del 25 settembre per opera di qualcuno, ma ora sono stati cancellati nuovamente come da parole iniziali. La Lega non li vuole, ora possono andare in giro a cercare altri bonus

Su di loro la Lega era stata dura e inflessibile. “Io ho dato indicazione che chiunque abbia preso o fatto richiesta del bonus venga sospeso e in caso di elezioni non ricandidato“, diceva diretto e irremovibile il segretario del Carroccio, Matteo Salvini commentando, il 12 agosto 2020 ad Agorà Estate, la notizia dei parlamentari e dei consiglieri regionali che avevano richiesto e ottenuto il bonus Covid per le partite Iva, destinato ai liberi professionisti penalizzati dalla pandemia. Qualche giorno prima il leader della Lega aveva addirittura parlato di dimissioni.

Dichiarazioni che non sono rimaste solo parole al vento. La Lega, infatti, è passata immediatamente ai fatti sospendendo i 3 parlamentari nazionali coinvolti: prima il mantovano Andrea Dara e la piacentina Elena Murelli (entrambi deputati che avevano percepito il bonus dell’Inps di 600 euro) e poi anche la senatrice Marzia Casolati (gioielleria con 100mila euro di reddito) che aveva percepito il bonus di 1.500 euro previsto dalla Regione Piemonte per le attività imprenditoriali costrette alla chiusura a causa del lockdown.

da Fatto Quotidiano

 

Elezioni: scontro Meloni-Letta, le posizioni di FdI non proprio "sempre le stesse"

La Meloni cambia nuovamente idea sull'europeismo, e ora assicura sovranismo a tutti gli elettori. Letta avanti con le sanzioni alla Russia

Su Corriere tv il confronto tra la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, e il segretario dem, Enrico Letta

"Le sanzioni contro la Russia "funzionano" per cui occorre andare avanti con esse, anche se hanno "un costo per le imprese e le famiglie" italiane che quindi "vanno aiutate e protette" soprattutto sui costi dell'energia, ha detto Letta.

"La posizione di FdI è sempre la stessa: l'Italia ancorata all'Occidente, all'alleanza atlantica, con l'Europa, a difesa dei valori occidentali.

Sin dall'inizio alcuna titubanza a schierarci contro la Russia, abbiamo sostenuto il governo seppur dall'opposizione.

da Ansa

 

Un COPASIR provvisorio con più poteri per fronteggiare le eventuali minacce cyber che potrebbero alterare il prossimo risultato elettorale

La paura è che in Italia possano capitare gli stessi fenomeni visti per gli Stati uniti nel 2016. I russi nel nostro paese ormai sono ovunque e anche dietro gli attacchi cyber: per i quali da notare che non esiste prova alcuna di collegamento tra gruppi criminali e origine/mandato russa. Ma per la politica e la stampa italiana, se le cose durante le elezioni vanno male, sarà colpa dei russi, come per i recenti attacchi all'energia, operati unicamente a causa della scarsa formazione e resilienza dei sistemi degli enti e organizzazioni coinvolti.

Durante l'audizione di questa mattina il sottosegretario ha parlato di una notizia arrivata dalla Svizzera sul possibile uso dei server elvetici da parte di crew di hacker russi intenzionate a lanciare assalti cibernetici nei Paesi occidentali, Italia in primis. I servizi segreti d'Oltralpe, ha spiegato Gabrielli, smentiscono di avere elementi che documentano l'utilizzo diretto dei server, ma neanche lo possono escludere a priori. L'allerta, dunque, rimane.

Sul tema degli attacchi cyber ad aziende ed enti della filiera energetica (oggi il terzo caso in una settimana), Urso riferisce: "È stato rilevato che il decreto Aiuti bis, attualmente all'esame del Senato, già contiene norme riguardanti la possibilità da parte del Presidente del Consiglio di attivare misure di intelligence, anche proattive, in ambito cibernetico riconoscendo al Copasir significativi poteri di controllo su tali attività".

da Repubblica

CDP firma via libera a Polo Strategico Nazionale ma rinvia l'offerta per il futuro della rete TIM

Il 24 agosto CDP, Leonardo, Sogei e TIM stessa hanno costituito la nuova società Newco a capo del progetto sul Polo Strategico Nazionale (PSN) per l’erogazione di servizi cloud per la Pubblica Amministrazione. Ma ora CDP preferisce aspettare l'esito delle elezioni prima di impegnarsi in un'offerta per la rete TIM, programmata per metà mese, rinviando il tutto alla settimana dal 26 settembre. Quindi di TIM, parte anche di Newco per la sicurezza nazionale, non se ne sa ancora niente. "Se, come sostengono i sondaggi, a vincere sarà il centrodestra guidato da Giorgia Meloni il dossier della rete unica potrebbe cambiare, con un ribaltamento che potrebbe vedere Tim come pivot dell’operazione". Ma a dire il vero nemmeno la Meloni sa bene come andrà questa partita e che posizione prendere.

Le sorti della rete unica Telecom Italia TIM-Open Fiber saranno determinate dopo le elezioni, ma comunque prima della fine di settembre. Secondo quanto riportato da Andrea Biondi per Il Sole24Ore, nella settimana tra il 26 e il 30 dovrebbe essere recapitata l'offerta non vincolante che, tramite Open Fiber, vedrà Cdp come pivot.

da Soldionline

Tra Lega e FdI scende il freddo. La destra divisa su tutti i temi principali

Crescono i dissapori tra Fratelli d'Italia e la Lega su come affrontare e risolvere nell'immediato l'emergenza energetica: un tema, quello del caro bollette, che inevitabilmente coinvolge le sanzioni contro Mosca

Complice il clima di campagna elettorale, crescono i dissapori tra Fratelli d'Italia e la Lega su come affrontare e risolvere nell'immediato l'emergenza energetica: un tema, quello del caro bollette, che inevitabilmente coinvolge le sanzioni contro Mosca e la tenuta dei conti pubblici. Sul primo punto la Lega ha un approccio più problematico, è il leader leghista Matteo Salvini ad esporlo a Villa d'Este a Cernobbio nell'incontro domenicale del Forum Ambrosetti. "abbiamo sempre votato le sanzioni e le manteniamo ma chiediamoci se stanno funzionando- afferma Salvini - e soprattutto proteggiamo l'Italia. L'Europa - osserva da Cernobbio - copra le spese per imprese e famiglie".

da Today

La Lega porta il far west anche a Firenze, il capogruppo Alessio di Giulio dà lezioni di razzismo

Il capogruppo della Lega, Alessio Di Giulio, si riprende in un video selfie il cui contenuto è tra i peggiori interventi razzisti di questa campagna elettorale e perfino di tutta la storia repubblicana. "Il 25 settembre vota Lega per non vederli più qui". Il video lo trovate qua sotto, un vero esempio di come non si fa politica. Chissà cosa ne pensa Renzi di questa tornata elettorale nella sua Firenze 


La frase di Meloni, tra immigrazione e violenze sessuali, contro il PD fa aizzare la sinistra. Che risponde

La Meloni non perde occasione, in questa campagna elettorale, di sfoggiare tutta la sua eleganza e maestria nel seminare quei consensi delle parti più estremiste del Paese. Quelle che odiano il diverso (diverso da chi?). “Per i dem clandestino batte donna violentata”. Le reazioni Pd alla frase della Meloni: “Recita da moderata ma pratica intolleranza”

Serracchiani: “Non è solo volgarità verbale: è lo specchio di chi recita moderazione e pratica intolleranza. La violenza contro le donne non ha scuse, attenuanti, ragioni”. Lo ha scritto su Twitter Debora Serracchiani, Capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati commentando le parole di Giorgia Meloni, che ieri ha dichiarato che “nella morra cinese della sinistra, clandestino batte donna violentata“.

Malpezzi: “La scelta delle parole svela molto di chi le pronuncia: potrà fare la finta moderata per le cancellerie internazionali, ma Giorgia Meloni rimane sempre questa. Il suo vero volto è quello del comizio di Vox“. Così su Twitter la senatrice del Pd Simona Malpezzi.

da Fatto Quotidiano 

Ipsos conferma: il M5s ha raggiunto la Lega, FdI sopra il Pd, Calenda e Renzi solo al 5%

Per i sondaggi la destra ha già vinto, ma non è detto che Mattarella confermi la coalizione vincente. Mandato esplorativo a Meloni?

Fratelli d’Italia si conferma il primo partito e ha distanziato di un punto percentuale il Pd. Il M5s invece è la formazione che è cresciuta più di tutti nell’ultimo mese, passando dall’11,3 al 13,4%: ora i Cinquestelle sono appaiati alla Lega. Il sondaggio di Ipsos per il Corriere della Sera, firmato da Nando Pagnoncelli, conferma in parte le tendenze già emerse dalla rilevazione di Euromedia Research: il partito di Giorgia Meloni guadagna ancora ed è stimato al 24% dei consensi, mentre i dem restano stabili al 23%. Alle loro spalle invece si registra la frenata di Matteo Salvini e del Carroccio, al contrario del M5s di Giuseppe Conte che sembra aver cominciato una risalita nelle intenzioni di voto. La differenza è che Ipsos stima per la prima volta a lista Azione/Italia viva e le attribuisce un 5%, molto lontano dall’8% attribuito a Forza Italia. Secondo le rilevazioni dell’istituto diretto da Alessandra Ghisleri, invece, Calenda e Renzi avrebbero già superato Berlusconi.

da Fatto Quotidiano

La Destra che ci serve. Covid, Meloni lancia la commissione d’inchiesta: "Tra le prime cose che faremo" - e Sgarbi cavalca l'onda NoVax

Una campagna elettorale ricca di commissioni d'inchiesta. Si promettono processi a destra e a Sinistra. La Meloni contro le misura da pandemia COVID, di modo da assicurarsi una bella fetta di NOVAX. Letta per conquistare il pubblico anti Putin con le ingerenze della Russia sulla caduta di Draghi. E Sgarbi promette libertà con una abolizione di Green Pass ed eventuali coprifuoco, così, tanto per dire qualcosa sul futuro

Vittorio Sgarbi (Rinascimento): "La mia candidatura non è del centro destra e basta, è dei cittadini che vogliono essere liberi contro il Green Pass e contro il coprifuoco. Al tempo, ho parlato a lungo di questo con Giorgia Meloni e lei disse che non si capiva ragione al mondo per chiudere i ristoranti alle 6. I ristoranti possono avere cento persone al giorno e chiudere ad orari normali. Questa è ancora la sua posizione"

Letta: “Chi ha fatto cadere Draghi ora pretende misure per la crisi?”

“Con quale credibilità chi trentasette giorni fa ha fatto cadere il governo Draghi pretende oggi dal governo Draghi misure per la crisi energetica?”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta, rivolgendosi a Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.

Meloni: “Inchiesta su gestione pandemia tra prime cose che farò”

“Uno studio dell’Istituto Mario Negri pubblicato sull’autorevole rivista scientifica ‘The Lancet’ certifica che l’utilizzo di antinfiammatori riduce del 90% le ospedalizzazioni dovute al Covid. Quanti medici hanno rivolto invano continui appelli al ministro Speranza per rivedere i protocolli di cure domiciliari e superare la ‘tachipirina e vigile attesa’?”. Lo scrive in un post la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che poi annuncia: “Una delle prime cose che faremo ad inizio della prossima legislatura sarà quella di istituire una Commissione d’inchiesta sulla disastrosa gestione della pandemia. È arrivato il momento della trasparenza, ognuno sarà chiamato ad assumersi le proprie responsabilità”.

da Il Fatto Quotidiano

È questa l'Italia che ci serve, dopo il voto?

Letta, tra una pancetta e un guanciale, resta perplesso sul pericolo russo. "Forte ingerenza di Mosca per favorire la destra"

Il livello della campagna elettorale della sinistra, sviluppata insieme al social media manager di Letta, sta toccando vette elevatissime. Tra i discorsi più "attinenti" con lo scenario italiano, si può evidenziare che l'hashtag/tormentone "Scegli", sta decisamente sfuggendo di mano, arrivando fino agli inferi della cucina e delle ricette popolari. Oggi si parla di guanciale e pancetta

 "La Russia è entrata in questa campagna elettorale. C'è una forte ingerenza della Russia a favore della destra, perché sa che la nostra posizione continuerà a essere contraria a Putin". Lo dice il leader del Pd, Enrico Letta, in un'intervista al giornale spagnolo El Periodico. Secondo Letta, una delle "minacce principali" per l'Italia è quella di finire "fuori dal cuore dell'Europa" e a fianco di Polonia e Ungheria", due Paesi "guidati oggi da governi sanzionati dall'Ue. Intanto, Silvio Berlusconi, intervenendo al telefono alla presentazione dei candidati di Forza Italia in Lombardia, dichiara sul tema del costo dell'energia: "Ho chiesto per primo al governo di intervenire e ho notizia che si stia predisponendo un decreto". Il leader leghista Salvini parla di operazione verità e afferma: se prezzo non scende bisognerà razionare luce e gas".

da TGCOM24

Letta spera in altro sostegno di Fedez e Ferragni. Intanto Chiara ha tirato fuori gli attributi e i politici?

C'è voluta la discesa in campo di Chiara Ferragni per far partire il flame delle donne del PD e della sinistra in genere, sull'argomento aborto. L'inchiesta sulle marche del The Guardian è uscita, ma nessun politico c'ha fatto caso! Fino a ieri

Pochi giorni fa il quotidiano britannico The Guardian ha pubblicato un articolo dedicato alle politiche restrittive adottate dal partito di Giorgia Meloni nelle Marche in materia di aborto. Il timore di molti analisti è che anche nel nostro Paese possa succedere qualcosa di simile a quanto accaduto negli Stati Uniti, dove le scelte politiche di Trump hanno portato a una progressiva riduzione dell’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza fino ad arrivare allo storico ribaltamento della sentenza Roe vs Wade. Secondo il Guardian, le Marche potrebbero essere un laboratorio politico dove il partito di Meloni sta sperimentato politiche più restrittive in materia di aborto da applicare poi a livello nazionale: una delle prime mosse del consiglio regionale a guida Fratelli d’Italia è stata infatti quella di opporsi alla somministrazioni della RU486 nei consultori e negli ospedali pubblici in cui il 71% dei medici è obiettore di coscienza e dove oggi, grazie all’appoggio del partito di Meloni, gli attivisti contrari all’aborto sono i benvenuti: “Ci sono alcuni ospedali dove ci sono solo obiettori –  ha dichiarato al Guardian Tiziana Antonucci, vice-presidente di AIED, consultorio familiare attivo ad Ascoli Piceno – Ma anche negli ospedali dove non ci sono obiettori, il servizio è inadeguato. Quando la sinistra era al potere non facevano nulla per cambiarlo, temendo di perdere il voto cattolico. Ora ne abbiamo il diritto e rimaniamo bloccati in questa situazione sempre più difficile”.

da Fanpage

Mentr il PD sta dietro di almeno 20 punti, Letta è preoccupato per la legge elettorale che lo avvantaggerebbe

Il leader del Pd: "Con questa legge elettorale noi siamo l'unica alternativa per chi crede che l'Italia governata da Meloni e Salvini sarebbe un arretramento". Renzi: "Letta e la Meloni fingono di litigare ma vanno d'accordo"

Il voto è "uno spartiacque" per "lavoro, diritti e tasse": si può stare solo "di qua o di là". Lo sostiene il leader del Pd, Enrico Letta, che spiega come la legge elettorale attuale comporta che "i piccoli partiti non possono eleggere nessuno", e quindi "o si vota per una destra con Meloni e Salvini oppure l'unica alternativa che possa competere siamo noi, è un fatto oggettivo". E spiega che il suo partito vuole "dare agli italiani un'alternativa per chi crede che l'Italia governata da Meloni e Salvini sarebbe un arretramento". Ma mentre lo scontro fra centrodestra e centrosinistra resta aspro, secondo Matteo Renzi, leader di Italia Viva, Letta e la Meloni "fingono di litigare, ma in realtà vanno d'accordo".

da TGCOM24

Chiara Ferragni attacca la Meloni per le politiche anti aborto. L'invito a non votare FdI

Arriva come una doccia fredda l'attacco contro Fratelli d'Italia dall'influencer più seguita del Paese. Chiara Ferragni solleva, con i suoi milioni di followers, le preoccupazioni per un'Italia anti abortista

''Ora è il nostro tempo di agire e far si che queste cose non accadono'', scrive Chiara Ferragni in una storia su Instagram, con sullo sfondo la foto di una sala operatoria.

L'intervento è politico perchè , denuncia ''Fdi ha reso praticamente impossibile abortire nelle Marche che governa.

Una politica che rischia di diventare nazionale se la destra vince le elezioni''.

Le Marche da cui, proprio ieri è partita la campagna elettorale della leader Fdi Giorgia Meloni sul palco ad Ancona. 

da Ansa

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